Cava de’ Tirreni, Marco Senatore: “Città dissanguata dal sindaco vampiro Vincenzo Servalli”
Servalli, invece di indossare i panni del buon padre di famiglia, ha ormai politicamente le sembianze del peggiore vampiro
Riceviamo e pubblichiamo
Ennesima mazzata al turismo e al commercio della nostra città.
E’ di questi giorni, ma in verità già aleggiava da tempo, la notizia che il Comune ha aumentato la tassa di soggiorno delle strutture recettive al massimo cioè del 150% e nel contempo ha previsto il pagamento dell’intero periodo di soggiorno e non solo, come ora, dei primi 4 giorni.
Questo provvedimento assurdo, che risponde solo ad una logica di cassa, considerato il buco di 70 milioni di euro e oltre, determinerà ancor più la morte del turismo e del commercio a Cava, che già per tanti altri motivi non gode di buona salute.
Una città che non offre alcun interesse culturale e turistico, basta andare sotto i portici in questo periodo natalizio per rendersi conto della tristezza e desolazione che impera. Un albero natalizio spelacchiato, già criticato ampiamente, e 4 “lumini” a cercare di far percepire lo spirito natalizio.
Se non fosse per le iniziative dei singoli esercizi commerciali, la città sarebbe buia, come lo è questa Amministrazione senza idee, senza lungimiranza, preoccupata solo di sopravvivere, tartassando in tutti i modi i cittadini.
Ma vi è di più.
In questi giorni vengono notificate intimazioni di pagamento entro 7 gg. per il pagamento delle TARI arretrate, pena la chiusura delle attività commerciali.
Per carità, le tasse vanno pagate, ma certamente non è possibile pretendere il pagamento in un’unica soluzione, senza poter accedere ad una rateizzazione, concessa addirittura da Equitalia e soprattutto non in un periodo di crisi del commercio e delle attività produttive come quello che stiamo vivendo e non solo, ovviamente, nella nostra città.
E in questi stessi giorni, come ennesima strenna natalizia di Servalli e soci, i cavesi vedono aumentare le strisce blu anche in zone periferiche dove finora si poteva liberamente parcheggiare. Una vergogna. Questo significa tartassare oltre misura gli automobilisti, in particolare i cittadini che provengono dalle frazioni che per recarsi al centro devono pagare dazio. Servalli, da questo punto di vista, per loro ha istituito una nuova dogana, dove i gabellieri sono, loro malgrado, gli operatori della Metellia.
Che tristezza! In queste condizioni di continuo e diffuso salasso economico a danno dei cavesi operato e ordinato da Servalli e soci, come può avere un futuro la nostra città?
La verità, purtroppo, è chiara ed evidente, questa Amministrazione comunale deve rendere concrete le dichiarazioni fatte in sede di piano di riequilibrio cercando di incassare il più possibile e nel minor tempo.
Diversamente a breve, nel prossimo anno, dovranno ammettere che le previsioni di entrate erano e stranamente gonfiate per non dire di pura fantasia.
Solo loro, politici e dirigenti, potevano pensare che il bilancio di previsione e il piano di riequilibrio potevano reggere alla dura realtà e alla impossibilità in concreto per i cavesi di pagare i balzelli aumentati in modo sproporzionato.
Cava, ormai, a causa del continuo dissanguamento dell’economia cittadina, che concorre non poco all’impoverimento culturale, turistico e commerciale della città, non rappresenta più un modello, un punto di riferimento a livello provinciale e oltre com’era fino a pochi anni fa.
La piccola Svizzera è un lontano ricordo che potrà ritornare solo con una classe politica e una dirigenza di alto profilo che metta al primo posto l’interesse generale e non quello personale.
Nel frattempo -ma fino a quando sarà possibile sopportarlo? – Cava e i cavesi devono subire le angherie di amministratori comunali incapaci e colpevoli del disastro finanziario del Comune e, allo stesso tempo, patire per un sindaco come Servalli, il quale, invece di indossare i panni del buon padre di famiglia, ha ormai politicamente le sembianze del peggiore vampiro che sta succhiando imperterrito il sangue e le migliori energie alla città.
avv. Marco Senatore
Coordinatore Provinciale di Meridione Nazionale