scritto da Alfonso Petrillo - 17 Novembre 2023 13:46

Cava de’ Tirreni, a colloquio con Antonio Pisapia: “Antonella Garofalo sarà la nostra proposta quale prossimo candidato sindaco”

Antonio Pisapia, attuale segretario politico della sezione di Cava de’ Tirreni del Partito Socialista Italiano, già amministratore comunale sia come consigliere con il sindaco Fiorillo e con il sindaco Gravagnuolo sia dal novembre 2009 a maggio 2010 quale assessore alla Solidarietà sociale, oltre ad essere stato segretario politico delle sezioni cavesi del Pds

Cavese, sessantasei anni appena compiuti, laureato in Sociologia all’Università di Salerno, con specializzazione in “ Metodi e tecniche della Ricerca sociale” presso l’Università “ La Sapienza” di Roma. Stiamo parlando di Antonio Pisapia, attuale segretario politico della sezione di Cava de’ Tirreni del Partito Socialista Italiano, già amministratore comunale sia come consigliere con il sindaco Fiorillo e con il sindaco Gravagnuolo sia dal novembre 2009 a maggio 2010 quale assessore alla Solidarietà sociale, oltre ad essere stato segretario politico delle sezioni cavesi del Pds  e dello SDI.

Ha lavorato come Sociologo presso il Ministero del Lavoro ed in qualità di Funzionario direttivo presso il Ministero della Sanità, la Provincia di Salerno e la Giunta della Regione Campania. Ha insegnato  Sociologia e  Psicologia sociale presso alcune scuole della Campania, nonché responsabile del Piano sociale di Zona della Valle dell’Irno.

Incontriamo Antonio Pisapia in occasione della Festa provinciale dell’Avanti! che si tiene domani nella nostra città.

Sì, dalle 10 alle 19 di domani, si terrà presso il Social Tennis Club di Cava la Festa provinciale dell’Avanti!. E’ un momento di confronto politico  del Partito socialista su problematiche nazionali e locali. La nostra sezione ha proposto al Direttivo provinciale di organizzarla a Cava. Siamo soddisfatti che ciò sia stata accolto con grande entusiasmo. E’ stato per noi un importante riconoscimento dell’impegno politico di questi anni a Cava.

E’ vero che il sindaco Servalli, ora che non sta più nel Pd, tornerà nel PSI, alla casa madre, per candidarsi sotto il simbolo del garofano alle prossime regionali?

Il sindaco Enzo Servalli  ha più volte rappresentato, sia in incontri tra i partiti di maggioranza che in occasione di alcuni incontri pubblici , la sua volontà a volersi candidare alle prossime elezioni regionali nella lista del Partito socialista italiano. Per al verità da sempre, partecipando attivamente a incontri pubblici del Psi,ha rivendicato i suoi trascorsi di  giovane socialista e l’interesse per il pensiero liberalsocialista dei fratelli Carlo e Nello Rosselli. Oggi penso sia pronto a riprendere quel cammino, e dovrà farlo in breve tempo perché  la vita di partito e l’elaborazione di proposte da presentare quale contributo del nostro partito allo sviluppo della nostra città, della provincia e della regione Campania richiedono tempi adeguati di elaborazione politica.

Qual è il suo giudizio sull’operato complessivo dell’attuale Amministrazione comunale?

Il giudizio sull’operato dell’amministrazione è sostanzialmente positivo. Amministrare non è facile soprattutto con poco personale e risorse economiche limitate.  Si sta facendo un gran lavoro di riordino dei conti comunali, sicuramente con difficoltà ma anche con grande serietà. Il sindaco Servalli ad appena un anno dall’inizio della consiliatura si è reso conto della congiuntura finanziaria che si era venuta a creare nei conti comunali con l’intreccio tra debiti passati, mancate entrate a causa del Covid e la cancellazione dal bilancio dei crediti considerati inesigibili. Ci ha convocato ed  ha proposto di  far assumere anche la delega al Bilancio al nostro Assessore Antonella Garofalo, dichiarando la fiducia che  riponeva nel suo operato . Pur consapevoli delle difficoltà e del grande impegno   che veniva chiesto al nostro assessore non ci siamo tirati indietro.  Appena si otterrà l’approvazione della Corte dei Conti al piano di riequilibrio possiamo dire che si è dato  l’avvio ad un  nuovo percorso finanziario virtuoso, come nella migliore tradizione amministrativa della nostra città.

Sono in corso  di realizzazione molti  progetti di opere pubbliche e di rigenerazione urbana di grande impatto per la città . Quello che ritengo  più importante è la continuazione del sottovia veicolare, di cui è stato redatto il progetto preliminare e che spero prima del termine della consiliatura nel 2026 possano essere avviati i lavori.

Lei è un politico di lungo corso. Ci può indicare, anche in termini di valore, le differenze politiche, amministrative e umane che lei riscontra tra il sindaco Fiorillo e il sindaco Servalli, ma anche tra Gravagnuolo e Servalli.

Innanzitutto è importante sottolineare cosa accomuna i Sindaci Raffaele Fiorillo, Luigi Gravagnuolo  e Vincenzo Servalli, con cui ho strettamente condiviso oltre trent’anni di vita politica cittadina. Hanno tutti una lunga e solida passione politica. Hanno fatto, e fanno,  vita di partito che insegna a mediare interessi, ad ascoltare le esigenze  dei cittadini, a confrontarsi, ad elaborare proposte e programmi per la città, a dedicarsi anima e corpo al tentativo di migliorare la condizione di vita della comunità. La vita politica per tutti noi è una missione.

Altra cosa in comune è la forte tensione a far prevalere l’interesse generale  della collettività ed il loro  profondo senso del limite democratico politico a cui fermarsi.

Hanno ovviamente caratteri diversi e stili di amministrare diversi, legati al diverso momento storico vissuto: Fiorillo  riflessivo e partecipativo, Gravagnuolo decisionista ed instancabile, Servalli metodico e rassicurante.

Tutti e tre di grande cultura personale, capaci di farsi apprezzare anche oltre i confini della nostra città e della nostra regione.

Fanno parte a pieno titolo della migliore tradizione di amministratori  della nostra città.

E la sua sincera opinione sul sindaco Servalli, come uomo e come politico nonché amministratore?

Come già dicevo in precedenza, Servalli ha fatto una lunga gavetta politica che gli ha fornito tutti gli strumenti per poter essere un amministratore politico.

Il modo di amministrare è sicuramente influenzato dal carattere della persona. Servalli trasmette tranquillità, che significa anche prendere decisioni dopo una lunga elaborazione fino al pieno convincimento della scelta. Spesso non condivide neanche con i collaboratori il percorso di valutazione effettuato, lasciandoli interdetti . Diciamo che fa analisi con molti, separatamente,ma la sintesi la fa da solo. E’ uno dei suoi limiti, quando si deve fare gioco di squadra bisogna condividere le scelte se no si ingenerano incertezze e delusioni e lui spesso lo dimentica. Diciamo che ama più includere, a largo raggio politico per ridurre il dissenso, che condividere. Il suo carattere definito flemmatico si è evidenziato nel momento più tempestoso delle incertezze sul bilancio comunale quando alle agitazioni e preoccupazioni dei consiglieri di maggioranza ed agli attacchi incessanti della minoranza ha contrapposto la sua pacatezza, che in questo caso è servita a rasserenare gli animi.

Ad ogni modo, ci indica un pregio, un merito dell’attuale Amminisitrazione comunale?

Il pregio è di trasmettere tranquillità, pochissima arroganza di potere, capacità di incassare le critiche anche dure, diciamo  una ottima resilienza.

E un difetto, o meglio un errore di sicuro compiuto e che doveva essere evitato?

E’ stato un errore sicuramente non aver valutato nel tempo l’evoluzione delle necessità dell’ organizzazione comunale . I pensionamenti e pertanto la riduzione del numero di personale ha limitato notevolmente la capacità di poter dare risposte celeri nei servizi comunali. Oggi sicuramente va analizzata   la dotazione  del personale per valorizzare le capacità e le competenze dei singoli dipendenti.  Per il futuro  penso che la parte politica debba fare scelte di quali settori potenziare ed agire di conseguenza.

Una domanda all’apparenza banale. L’unico vostro consigliere eletto è andato via. Qual è il motivo per cui restate ancora nella maggioranza che sostiene Servalli? Forse solo perché avete comunque un vostro assessore in Giunta?

Abbiamo partecipato alle ultime elezioni amministrative a sostegno del candidato sindaco Servalli con la presentazione della nostra lista che per poche decine di voti non ha eletto un secondo consigliere. Circa due anni dopo si sono determinate delle diversità di valutazione politiche in merito alla votazione dei bilanci di previsione e consuntivo con il consigliere eletto Gaetano Gambardella che  ha portato ad una sua fuoriuscita dalla maggioranza ed a restare in Consiglio in posizione indipendente. Se questo avesse creato un problema politico per la presenza in Giunta ne avremmo preso atto e  proseguito per la nostra strada. Per noi è rimasto l’impegno a lavorare per la città a fianco del sindaco Servalli per la realizzazione del programma presentato, anzi lo stesso ci ha richiesto un maggiore impegno  con la delega al Bilancio. La posizione del partito rimane integra, anche se abbiamo spesso invitato il Sindaco ad una maggiore condivisione degli obiettivi con i partiti della coalizione.

Quali sono, a suo avviso, almeno tre questioni che Servalli e la maggioranza dovrebbero prioritariamente affrontare in quest’ultimo scorcio di consiliatura?

Sinteticamente: l’organizzazione della macchina amministrativa; la gestione del patrimonio comunale anche in vista del completamento delle ristrutturazioni di immobili comunali e della realizzazione delle nuove opere pubbliche, ad esempio i parchi urbani,  da porre alla fruizione dei cittadini; il miglioramento della qualità dei servizi dei settori Sportivo, Teatrale e del Cimitero.

Una domanda per il politico ma anche per il sociologo esperto di politiche sociali. Il Piano di Zona Ambito S2 in questi ultimi tre anni è stato praticamente smantellato con carenza di personale peraltro pure in part-time mentre i servizi sociali comunali sono pressoché inesistenti ridotti come sono con una sola assistente sociale e due impiegati amministrativi. Una situazione denunciata a più riprese ma invano dai sindacati. A suo avviso questo è in linea con quello che la gente si aspetta da un’amministrazione di centrosinistra?

Certamente i cittadini si aspettano dall’amministrazione comunale che intervenga laddove ci siano situazione di difficoltà sociale, soprattutto da una amministrazione di centro-sinistra che viene ritenuta maggiormente sensibile alle problematiche sociali. Si sono create diverse incomprensioni con i Sindaci della Costiera Amalfitana che insieme a Cava formano il Piano sociale di zona. Il nostro Comune che è il Capofila deve avere quella capacità di mediazione affinché ciò non avvenga. Va chiarito che i servizi sociali non sono svolti dai singoli comuni ma in forma associata come stabilito dalla legge nazionale e regionale. C’è la possibilità di costituire una azienda speciale intercomunale  per i servizi sociali per cui la Regione ha previsto premialità aggiuntive al Fondo economico di gestione. Va valutata la possibilità. Sicuramente l’incremento degli assistenti sociali, ed altre figure professionali necessarie,  in rapporto agli oltre 90 mila abitanti della zona,  è una priorità. Essi rappresentano singolarmente un servizio e non solo un numero di personale.

In vista delle prossime comunali quali saranno le strategie e gli obiettivi del suo partito?

Siamo ancora molto lontani dalle prossime elezioni comunali, con scadenza naturale nel 2026. Si dice in politica che un anno è un secolo, per la possibilità che possano esserci cambiamenti tali da modificare il corso delle alleanze politiche. A noi interessa mettere insieme una maggioranza politica, non un raggruppamento raccogliticcio solo per tentare di andare al governo della città. Molto dipenderà della volontà dei singoli partiti o movimenti civici di ricercare le intese per una coalizione di governo della città con un programma condiviso. Dobbiamo iniziare a ragionare su possibili progetti per la città, anche alla luce delle variazioni sociali che stanno intervenendo. Mi riferisco in particolare alla riduzione degli abitanti, alla riduzione delle nascite e all’invecchiamento della popolazione.

Un candidato sindaco donna, ad esempio il vostro assessore Antonella Garofalo, sarà nell’agenda politica dei socialisti cavesi?

Certamente Antonella Garofalo, avvocato, ha dimostrato sul campo di avere i requisiti necessari per essere una ottima candidata a sindaco della città e sarà sicuramente una nostra proposta.

Un’ultima domanda. Qual è il messaggio che da socialista si sente di rivolgere ai cavesi?

Dico ai Cavesi di avere fiducia, perché a Cava esiste una classe dirigente politica che ama  la città, che lavora con impegno e serietà. Saranno i cittadini che, oltre alle proposte, valuteranno  la credibilità, la serietà e l’affidabilità delle forze politiche. E ciò farà sicuramente la differenza.

Nato nel 1986, laureando in Scienze Politiche, attualmente dipendente di Iperceramica, ha collaborato con "Le Cronache di Salerno" e sin dall'inizio con Ulisse on line.

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