Bifolco & Co. S.r.l., a Pagani un’azienda leader nello smaltimento dei rifiuti sanitari
La storia dei rifiuti, ha scritto qualcuno, è un lungo viaggio di consapevolezza e trasformazione. Ci racconta l’evoluzione delle diverse civiltà e la loro distratta propensione a produrre immondizia. Beh, riconosciamolo, per quasi tutti noi il rifiuto è qualcosa di inutile, che non serve più ad alcuno scopo e che perciò non vediamo l’ora di allontanare da noi, di buttarlo da qualche parte. L’importante è sbarazzarsene.
Poi accade, come nel nostro caso, di far visita ad un’azienda che si occupa del trattamento dei rifiuti, e ci si rende conto, qualora questa consapevolezza non la si fosse già raggiunta, che il rifiuto, anche quello pericoloso, non è uno scarto, un problema, bensì una risorsa. Per ottenere nuovi materiali e nuovi processi produttivi. In altre parole, superare la cultura dell’usa e getta e capire quale ricchezza si depositi ogni giorno nella spazzatura. Ed avere contezza dei vantaggi economici, della riduzione dell’impatto ambientale, riuso e riciclo e valorizzazione energetica del rifiuto.
Parliamo della società Bifolco & Co. S.r.l. Servizi per l’Ambiente, con sede a Pagani, in via Filettine, 109. Attiva da oltre trent’anni nei servizi ambientali, la Bifolco è una realtà produttiva giovane e dinamica, con poco meno di 30 addetti, cresciuta negli ultimi anni con l’attività di trattamento dei rifiuti speciali.
In questi ultimi anni, infatti, Bifolco & Co. S.r.l ha trasformato la struttura di “stoccaggio dei rifiuti sanitari” in struttura “di trattamento e sterilizzazione di rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo”, proprio allo scopo della loro valorizzazione energetica. E’ stato anzi proprio l’emergenza epidemiologica del Covid a spingere la Bifolco Servizi per l’Ambiente, in ragione delle numerose criticità legate soprattutto alle difficoltà di smaltimento dei rifiuti sanitari per il loro aumento esponenziale, all’eco-scelta di installare un impianto che consente la sterilizzazione dei rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo, con la triturazione ed essiccamento per la riduzione del peso e del volume del rifiuto, trasformandolo in un prodotto combustibile.
“La Bifolco & Co. S.r.l. –ci spiega con dovizia di particolari il direttore tecnico Dionisio Santaniello- fa parte del Consorzio di aziende vincitore dell’ultima gara della So.Re.Sa., la società regionale per la sanità, per l’affidamento nei prossimi cinque anni del servizio di raccolta trasporto e conferimento ad impianto di smaltimento dei rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi, derivanti da attività delle aziende sanitarie nella nostra Regione”.
“In questo consorzio –spiega ancora il direttore Santaniello- la nostra azienda detiene il 20% dei rifiuti speciali sanitari prodotti in Campania”.
“L’azienda –ricorda l’amministratore Luciana Bifolco– nasce agli inizi degli anni ottanta dalla trasformazione dell’azienda familiare, attiva nella raccolta e trasporto dei rifiuti solidi urbani già dagli anni sessanta”.
“Nel tempo – puntualizza la Bifolco- con l’introduzione della nuova normativa in materia, l’azienda ha rivolto la sua attenzione alla raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti ospedalieri. Da allora ha avviato un percorso di crescita costante nel settore dello smaltimento dei rifiuti sanitari fino ad essere un punto di riferimento per pubbliche amministrazioni, enti, istituzioni, aziende private, professionisti”.
“Per dare continuità e completare il ciclo di gestione dei rifiuti –precisa l’amministratore Bifolco- ha esteso, alla gamma dei servizi di raccolta e trasporto offerti, anche lo stoccaggio ed il trattamento dei rifiuti speciali”.
Un’azienda, quindi, all’avanguardia oltre che efficiente, capace di garantire un servizio capillare, in ragione dei circa 2.000 clienti, assicurando l’eventuale rapida evasione di richiesta di intervento ed anche per quantitativi minimi disponendo di furgoni di piccole e medie dimensioni.
“Grazie all’esperienza trentennale acquisita nel settore della raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti sanitari –ci dichiara l’amministratore Luciana Bifolco- siamo in grado di offrire un servizio di microraccolta personalizzato per case di cura e di riposo, cliniche private, centri dialisi, ambulatori e studi medici specialistici, veterinari, dentisti, odontotecnici, medici generici, laboratori di analisi, tatuatori, centri estetici”.
La Bifolco nella sua attività procede alla selezione e cernita per il recupero di rifiuti non pericolosi come carta, cartone, ferro, plastica, computer, elettromedicali. I rifiuti speciali pericolosi invece vengono immessi, come scrivevamo prima, in uno specifico macchinario, un tritatore, dove vengono sanificati mediante il metodo di sterilizzazione al “calore umido” in forma di vapore e lavorati fino ad essere trasformati in un prodotto combustibile.
“Come azienda -ci informa l’amministratore Luciana Bifolco- provvediamo anche al ritiro dei rifiuti speciali prodotti da piccole e medie imprese che svolgono lavorazioni industriali e artigianali. Allo stesso modo di quelli prodotti da attività amministrative, come ad esempio toner esausti, apparecchiature elettroniche pericolose e non pericolose (stampanti, fax, computer, monitor, fotocopiatrici, ecc.), favorendo il recupero e la valorizzazione dei RAEE, evitando così uno spreco di risorse che potranno essere reimpiegate per la fabbricazione di nuovi dispositivi”.
Quello del riciclo dei materiali è un punto di forza del nostro Paese che, povero di materie prime, si è trovato costretto a sviluppare un’industria basata proprio sulle materie prime seconde. Tanto per fare degli esempi in proposito, i rottami di ferro costituiscono la fonte principale per l’industria siderurgica nazionale, che ne ricicla circa 20 milioni di tonnellate all’anno. Per l’alluminio secondario, invece, l’Italia è la terza produttrice al mondo con circa 800.000 tonnellate annue. L’industria degli imballaggi utilizza al 90% cartone riciclato.
Da qui si comprende il ruolo decisivo che hanno aziende come la Bifolco & Co. s.r.l. in quella che viene chiamata economia circolare e che vede i rifiuti diventare materie prime secondarie a impatto zero.
“La nostra azienda –chiarisce il direttore Santaniello- svolge altri numerosi servizi. Forniamo, ad esempio, gli specifici contenitori idonei all’imballaggio ed al contenimento degli stessi. Così come forniamo in noleggio container scarrabili e presscontainer per il deposito temporaneo dei rifiuti speciali assimilabili agli urbani (carta, legno, plastica, metalli). Siamo poi dotati di un impianto lavacontenitori a tunnel continuo”.
“Allo stesso modo –prosegue il Direttore tecnico- offriamo come servizio quello delle bonifiche e ripristino di siti inquinati, siano essi ex insediamenti industriali, discariche abusive o aree soggette ad altro genere di inquinamento, così come la consulenza tecnico-amministrativa sulle problematiche ambientali”.
Servizio di punta della Bifolco & Co. s.r.l. è comunque lo smaltimento dei rifiuti sanitari.
“Possiamo dire –conclude il dottore Santaniello- che il 90% dell’attività della nostra azienda riguarda i rifiuti speciali”.
Non è affatto difficile da credere, visto che tra i “clienti” della Bifolco vi sono l’ASL di Salerno, e strutture ospedaliere come il Cotugno, il CTO, il Monaldi, l’Università Federico II e così via.
Un’azienda leader nel settore a livello della nostra regione tanto da essere premiata dall’ANGAM (Associazione nazionale gestori ambientali) come “Azienda Green 2023” lo scorso 15 aprile a Caserta. Un riconoscimento che non arriva a caso, ma al contrario guadagnato sul campo, anzi, su un campo spesso minato, da professionisti capaci di coniugare le leggi di mercato e dell’imprenditoria con quella della tutela ambientale, contribuendo così ogni giorno alla crescita dell’economia del Paese.