Ucraina, una guerra che continua a seminare morte e distruzione
nessuno lontanamente supponeva che gli ucraini si sarebbero così eroicamente opposti e come leoni combattuto gli invasori russi.
Si chiude il 2022 con un conflitto sanguinoso nel cuore del Vecchio Continente. Una guerra che continua a seminare morte e distruzione.
L’invasione russa dell’Ucraina doveva, come tutti immaginavano, concludersi nel giro di pochi giorni. Al più, in un paio settimane.
In fondo, anche se è poco elegante dirlo, era questa una speranza generalizzata oltre che una plausibile previsione.
Tutto sommato, nessuno lontanamente supponeva che gli ucraini si sarebbero così eroicamente opposti ed avrebbero come leoni combattuto gli invasori russi.
Allo stesso tempo, nessuno ipotizzava che le truppe russe fossero così malmesse e disorganizzate. Così come era difficile ritenere che le armi inviate dalle democrazie occidentali fossero utilizzate al meglio dagli ucraini. Tanto da ribaltare le sorti della guerra, voluta dallo zar Putin e mai dichiarata come tale.
Ora, dopo oltre dieci mesi della cosiddetta operazione speciale, è chiaro che la guerra in terra ucraina difficilmente si concluderà a breve. Anzi, sembra molto più ragionevole presumere che durerà anni. Molto probabilmente finché non ci sarà il collasso politico e/o militare di almeno uno dei due contendenti.
A fare la differenza in questa guerra è, tuttavia, la ferrea volontà del popolo ucraino e la sua strenua resistenza all’invasore russo. Le armi americane e degli altri paesi occidentali, ovviamente, fanno il resto.
A rischiare di più, per quello che si intuisce, è l’orso russo. Il regime putiniano, almeno in superficie, sembra ben saldo nelle mani dell’inquilino del Cremlino, ma fino a quando reggerà alle sanzioni occidentali che indeboliscono la sua economia?
A ciò si aggiunge un altro elemento, quello psicologico, non meno rilevante. Anzi. E’ quello delle motivazioni dei militari russi. Non sanno bene per cosa stanno combattendo e morendo. Al contrario degli ucraini, più che motivati nell’indomita difesa di ogni centimetro della loro terra.
Infine, per la Russia mantenere in piedi e attivo un esercito di alcune centinaia di migliaia di uomini in Ucraina richiede uno sforzo militare, logistico ed economico a dir poco colossale. Fino a quando la Russia sopporterà un impegno così gravoso?
Ad ogni modo, nell’immediato futuro, a meno di colpi di scena, non si intravede nulla che possa portare in tempi brevi alla fine di questa guerra assurda e fratricida.
Nell’auspicio, ovviamente, che non ci sia una escalation con il pericolo che il conflitto vada fuori controllo.