Ucraina… un anno dopo
E' triste dirlo, ma ormai a questa guerra ci siamo abituati o quanto meno ci stiamo abituando. Per così dire fa parte del nostro quotidiano.
E’ iniziato oggi il secondo anno della guerra in Ucraina invasa dalle forze armate della Russia di Putin.
E’ triste dirlo, ma ormai a questa guerra ci siamo abituati o quanto meno ci stiamo abituando. Per così dire fa parte del nostro vissuto quotidiano. E’ entrata nelle nostre case come una compagna con la quale, nostro malgrado, quotidianamente conviviamo. Ad onor del vero, una pessima abitudine, la nostra, visto che dalle città ucraine arrivano immagini e notizie di morte, di distruzione, di violenze.
Dopo un anno di guerra, è questo forse l’aspetto più preoccupante. Insieme, ovviamente, alla pressoché totale assenza di qualsiasi, seria iniziativa di pace.
Tutto, ormai, sembra rivolto a sostenere questo gioco al massacro. Da una parte come dall’altra.
Certo, resta indiscutibile la condonna dell’aggressione da parte della Russia ad una nazione indipendente, così come il sacrosanto diritto dell’Ucraina a difendersi. Questo sia sempre chiaro.
Tuttavia, c’è da chiedersi: fino a quando dovrà durare questo massacro? Spiace dirlo, ma finché questa domanda resterà senza risposte, non ci sarà nessuna possibilità di trovare una soluzione accettabile e dignitosa per tutti.
A ciò si aggiunge il rischio dell’allargarsi del conflitto. Un pericolo che tutti dicono di voler scongiurare, ma che resta minaccioso sulla scena internazionale.
Questo è quello che ci sentiamo di dire a distanza di un anno dall’invasione.
La speranza è di non dover raccontare di peggio.