Pure sottolineando, per correttezza professionale e per non destare inutili allarmismi, che l’argomento che andiamo a trattare è circoscritto al campo delle ipotesi, tuttavia è bene, con i tempi che corrono, non “abbassare la guardia” su alcuni fenomeni e segnali che potrebbero preludere ad azioni dannose per il singolo e, magari, per la comunità, e prestare la massima attenzione ad ogni sintomo e elemento inconsueto che potrebbe portare a poco piacevoli sorprese.
Tutti noi sappiamo che i ladri (giacché di tale fenomeno parliamo) specialmente quelli stranieri, oltre alla violenza che spesso accompagna le loro azioni, non sono tanto sprovveduti da agire su impulsi improvvisi e sono abituati a studiare il territorio e, quindi, le abitazioni che possono “visitare”.
Non ci persuadono, infatti, alcuni episodi ai quali spesso assistiamo, ad esempio i ricomparsi fisarmonicisti ambulanti i quali, se si esibiscono in strade affollate, magari sotto i portici metelliani, sono anche piacevoli da ascoltare e nulla fanno sospettare, specialmente se sono abitudinari.
Ma vi sono fisarmonicisti o sonatori di strada che girovagano per strade periferiche, in parchi quasi interamente disabitati durante la mattinata, magari privi di sorveglianza giacché i portieri, se pure ci sono, in quelle ore sono quasi sempre adibiti alle operazioni di pulizia e, perciò, la loro sorveglianza è pressoché inesistente.
E se, in quelle ore, la maggior parte della abitazioni risultano vuote per impegni di lavoro, professionali o magari solo perché i proprietari sono usciti per le quotidiane spese, sorgono non pochi dubbi e perplessità sulle ragioni che inducono gli sconosciuti “concertisti” di strada ad esibirsi in quegli orari e in quel luoghi senza poter sperare nell’obolo di qualcuno.
Dal che sorge legittimo il sospetto che essi, fingendosi suonatori, in realtà hanno il solo scopo di controllare le abitazioni, le abitudini dei portieri e dei proprietari, essere, in pratica, l’avanguardia dei ladri per rubare negli appartamenti a colpo sicuro sulla base delle informazioni proprio da essi fornite.
Tali “avanguardie” hanno un sistema molto semplice di comunicare: lasciano segni accanto ai citofoni, o talvolta accanto alle porte di ingresso, dei segni, sulla base dei quali i veri ladri sanno se possono o meno operare, in quali orari, con quali rischi e benefici.
Il ladro, o chi per esso, studia le persone che abitano la casa: per essi è importante, ad esempio, capire se un appartamento è abitato da donne sole o da persone anziane, in quanto più vulnerabili. La donna sola “pare” venga identificata con un triangolo (anche se, secondo altre interpretazioni, il triangolo può significare anche “pericolo”). Allo stesso modo viene segnalato se nel palazzo abitano anche forze dell’ordine.
Nel corso degli anni i ladri, quindi, hanno elaborato vari linguaggi simbolici, alcuni dei quali classificati anche dalle Forse dell’ordine o da confederazioni edilizie attente al fenomeno, e che a parte riportiamo.
Ci preme comunque esaminare alcuni di tali simboli, riportando le spiegazioni che esperti del settore della prevenzione hanno fornito.
I potenziali pericoli: rappresentano degli elementi importanti, certamente deterrenti, la presenza di allarmi o telecamere e la presenza di cani (in genere indicati con una sorta di scaletta distesa per terra).
Le abitudini delle potenziali vittime: fondamentale per la riuscita del colpo è studiare gli orari e i movimenti degli abitanti dell’abitazione che si intende visitare. Bisogna cioè capire quando e per quanto tempo non c’è nessuno in casa. È per questo che segnali frequenti sono quelli che indicano il “momento giusto”: la mattina (M), la notte (N), il pomeriggio (AM), la domenica (D). Allo stesso modo viene indicato se la casa è sempre abitata e se la famiglia probabilmente è partita per le vacanze. La casa disabitata, invece, sarebbe indicata con un rombo.
Buon obiettivo: il simbolo sul quale l’interpretazione è più unanime è la “X”, che starebbe a significare “buon obiettivo”. Altrettanto dicasi per i “4 cerchietti” tra loro ravvicinati, che vorrebbe dire “da rubare”.
Obiettivo da abbandonare: nella simbologia dei ladri, pare che tutti i segni che prevedano un cerchio siano negativi, ossia indichino di non proseguire nel disegno criminoso poiché l’appartamento non è interessante o poiché è una casa “amichevole”. Altri obiettivi da abbandonare sarebbero quelli “già visitati” o visitati da poco e quelli i cui proprietari possono dare lavoro.
Ma a questa casistica di carattere generale è opportuno affiancare le sottostanti tabelle compilate da Forze di polizia e da siti specializzati.
È da sottolineare che si resta nel campo delle ipotesi. Nel dubbio, però, trovando un simbolo apparentemente insignificante sul citofono o di fianco alla porta di casa, è bene tenere alto il livello di guardia ed eventualmente segnalare l’accaduto alle autorità.
In conclusione è opportuno ancora raccomandare ai cittadini, specialmente nei periodi di vacanze che svotano città, frazioni e fabbricati, di essere sempre molto vigili e attenti a ciò che accade intorno a noi e a non tralasciare mai nessun segnale che può destare qualche sospetto, informandone immediatamente le forze dell’ordine e restando in attesa che esse intervengano.