San Francesco
Dove è odio, ch'io porti l'Amore, dove è offesa, ch'io porti il Perdono, dove è discordia, ch'io porti l'Unione, dove è dubbio, ch'io porti la Fede, dove è errore, ch'io porti la Verità, dove è disperazione, ch'io porti la Speranza, dove è tristezza, ch'io porti la Gioia, dove sono le tenebre, ch'io porti la Luce…
4 ottobre san Francesco. Un santo la cui spiritualità ha segnato e segna ancora la storia della nostra città, dove esistono ancora due conventi di frati francescani. Sarà per il fascino del saio, sarà per la potente semplicità del saluto “pace e bene” che irrompe nel turbinio vorticoso delle parole quotidiane, ma la presenza francescana è ancora un segno e un richiamo a qualcosa di radicalmente evangelico.
Richiamo alla povertà, ovvero a un corretto e condiviso uso dei beni che ci vengono donati, richiamo alla vita evangelica, richiamo alla semplicità dei gesti e delle parole: tutti elementi che parlano di una visione di uomo sempre e comunque immerso nella bellezza della santità di Dio.
Mi pare che per essere un po’ più attenti alla testimonianza di Francesco potremmo iniziare a vivere una conversione intellettuale, ovvero un nuovo modo di leggere la realtà, di uscire dagli schemi e pregiudizi per lasciarci interrogare e trovare nuove prospettive, nuovi stili, nuovi linguaggi per annunciare la sostenibilità del Vangelo.
Potremmo convertirci ad una morale che riprenda nella nostra prassi e nel nostro pensiero valori che attingono dal Vangelo e che talvolta sono dimenticati: accoglienza, perdono, ascolto, carità, giustizia, rispetto.
E infine potremmo iniziare a percepire l’esigenza di una vera conversione religiosa: come cristiani siamo chiamati ancora una volta a interrogarci su chi è per noi Gesù Cristo (se crediamo veramente in qusta persona).
Chiudo il mio pensiero di oggi usando una parte della “preghiera semplice” che mi pare possa farci ulteriormente riflettere: «… Dove è odio, ch’io porti l’Amore, dove è offesa, ch’io porti il Perdono, dove è discordia, ch’io porti l’Unione, dove è dubbio, ch’io porti la Fede, dove è errore, ch’io porti la Verità, dove è disperazione, ch’io porti la Speranza, dove è tristezza, ch’io porti la Gioia, dove sono le tenebre, ch’io porti la Luce…».