scritto da Elvira Coppola Amabile - 05 Gennaio 2024 11:23

Non ti pago! di Castellitto: una caricatura, non un lavoro rivisitato

Ambiente cafonissimo. Questa l’interpretazione della napoletanità? Evocando l’immaginario collettivo di Casamonica. Disturbava

Non ti pago!

L’abbiamo atteso con ansia pur sapendo che Eduardo non si sarebbe potuto eguagliare.

É importante riproporre antichi capolavori. Ma bisogna calarsi veramente nelle opere.

Tuttavia, da un attore bravo e intelligente come Castellitto mi sarei aspettato un lavoro rivisitato rinfrescato non una caricatura.

La rappresentazione era inadeguata.

Mancava d’ironia e leggerezza.

Era violenta e inquadrata in una realtà inconsistente irreale.

Eduardo era un gigante ma si calava in una Napoli reale. E dov’era Napoli!

Qui non c’era Napoli. Non palpitava nessun sentimento di partecipazione.

Addirittura era grottesco l’abbigliamento! I maschi personaggi di operetta.

La moglie vestita come una pariolina fresca di parrucchiere con unghie laccate e splendido viso truccato e liftato. Tacchetto a spillo. Ma quando mai in casa si sta con i decoltè. Nemmeno le signore dell’alta società. Magari non con le ciabatte ma certamente non con i tacchetti a spillo.

Ambiente cafonissimo. Questa l’interpretazione della napoletanità? Evocando l’immaginario collettivo di Casamonica. Disturbava.

Hanno inteso e realizzato esagerato e presuntuoso lo sfondo al personaggio un po surreale ma poetico, creato dall’autore. Dove la superstizione dei sogni e della cabala prendono il valore di un’avemmaria.

Gli scatti di furore sopra le righe.

I personaggi intorno sbiaditi senza senso né anima. Sciatti e in inutile contrasto col resto.

Un povero ciuchino a non significare niente.

Peccato! Un’intuizione sprecata.

Sembrava tutto fuori posto.

Tutto sprecato! Attori recitanti senza nessuna convinzione.

Erano bravi attori che recitavano bene. Appunto recitavano.

Non esistevano. Recitavano.

Mi spiace! I paragoni con le rivisitazioni degli altri lavori già interpretati da Eduardo sono inevitabili.

Questo ha deluso. Gli altri rifacimenti forse non all’altezza dell’originale ma comunque pregevoli.

Bravi attori questi di “non ti pago”. Attori che recitavano.

Non esistevano.

Recitavano.

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