Il Napoli è Campione d’Italia.
Gli Azzurri hanno raggiunto il traguardo, dopo aver atteso trentatré lunghissimi anni, pareggiando contro l’Udinese grazie a una rete segnata dall’attaccante nigeriano Victor Osimhen. Lo Scudetto è ritornato a Partenope in seguito al fallimento societario del 2004; attraverso l’impegno profuso e la strategia imprenditoriale di Aurelio De Laurentiis, la compagine partenopea è riuscita a tornare tra le grandi squadre d’Italia.
Serie C, Serie B, Serie A, notti europee che resteranno vive nella mente di qualsiasi tifoso: una vera climax di emozioni, che passa anche per le tre Coppe Italia vinte e la Supercoppa del 2014 vinta ai danni della Juventus.
Fino ad arrivare alle 22:37 del 4 maggio 2023.
In quel momento si è fatta la storia, il sogno si è materializzato. Napoli campione! La vittoria di una città intera, di un popolo, di un’intera regione (o quasi), dell’intero Mezzogiorno. Una vittoria che ha profumo di rivalsa; una vittoria che ha fatto sognare a occhi aperti tutte e tutti coloro che non hanno potuto vivere le gesta di questa squadra nella seconda metà degli anni Ottanta; una vittoria che ha posto il capoluogo campano – nonché tutta la Penisola – in un fortissimo impatto mediatico in Europa e nel mondo; una vittoria dedicata a chi non c’è più, che sicuramente sta festeggiando da qualche parte nell’etere.
Non solo Napoli si è resa palcoscenico dei festeggiamenti, ma anche altre città.
Da Torino e Milano, le due più grandi roccheforti del pallone italiano, passando per New York, fino ad arrivare a città più piccole, le quali, sebbene siano fortemente legate alle squadre cittadine, non hanno fatto mancare la loro felicità per il traguardo dello Scudetto.
Una di queste città è Cava de’ Tirreni, la quale, malgrado il tifo consolidato per la Cavese, ha voluto rendere omaggio alla vittoria del campionato di Serie A del Napoli con una gioia palpitante al centro.
Una lezione che forse, a via dei Mercanti e dintorni, dovrebbero apprendere…