scritto da Pasquale Petrillo - 30 Aprile 2018 11:16

Matteo Renzi e il contratto di governo impossibile con i Cinque Stelle

foto tratta dal profilo Fb

Ieri sera, intervistato da Fazio su Rai Uno, Matteo Renzi, com’era largamente prevedibile, ha bocciato senza nessunissima prova di appello l’ipotesi di un governo del Pd con i Cinque Stelle.

Difficile dargli torto: siamo stati sconfitti e chi perde non può far finta di niente pur di guadagnarsi qualche poltrona. E’ questo il ragionamento di fondo che fa Renzi.

E poi, dopo quello che i pentastellati hanno detto del Pd, non solo di Renzi, qualificato né più né meno come una banda di criminali, corrotti ed incapaci, è assai difficile che si possa mettere una pietra sopra e far finta di niente. E il programma delle cose da fare? Per in pentastellati il jobs act, la buona scuola e quasi tutto quello realizzato dai governi dem in questi ultimi cinque anni è da cassare. E il reddito di cittadinanza può essere accettato dal Pd? E sui vaccini chi dei due deve cambiare idea? Insomma, ci saranno pure dei punti programmatici di contatto tra Pd e M5S, ma di sicuro quel che divide è assai di più, e in modo stridente e persino traumatico.

Posizioni, in buona sostanza, politicamente inconciliabili. E resta da capire, a questo punto, visto che ora i pentastellati ritengono il Pd degno di essere un alleato di governo, mentre prima era il perfetto archetipo della cattiva politica, dove e quale sia la verità o, se si preferisce, quand’è che mentivano: ieri o adesso?

Tornando alla formazione del nuovo governo, com’era nelle previsioni si perderà ancora qualche giorno ma alla fine tra Cinque Stelle e Pd non ci sarà alcun alleanza o, come preferisce dire Di Maio, nessunissimo contratto di governo.

Questo, però, è uno sviluppo che il presidente Mattarella ha abbondantemente messo in conto, ma è un suo dovere provarle tutte per togliere qualsiasi alibi a chicchessia, per poi puntare a inventarsi qualcosa pur di evitare nuove elezioni in autunno.

Per la verità, Matteo Renzi ha dichiarato la disponibilità ad un governo istituzionale che punti a portare a casa in tempi brevi una riforma elettorale e una revisione costituzionale avendo come modello l’assetto normativo francese, a partire dal doppio turno elettorale, con ballottaggio tra i due concorrenti meglio piazzati al primo, e con una sola camera.

Non è affatto una cattiva idea, ma i tempi non sembrano ancora maturi per le nostre forze politiche.

In conclusione, ci sarà ancora da fare qualche giro di valzer. Molto probabilmente, fallito il tentativo di accordo M5s-Pd, l’incarico di tentare di formare il governo potrebbe toccare al centrodestra, in particolare al leader leghista Salvini, anche sulla spinta del successo elettorale del voto alle regionali in Friuli.

Poi, si vedrà. Per ora, l’Italia deve aspettare per forza di cose. I bizantinismi e la ritualità della politica nostrana questo ci propina. E così agli italiani, almeno quelli che possono, non resterà altro da fare che andare a lavorare durante la settimana e a mare nei week-end.

Meglio di così…

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

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