scritto da Pino Pisicchio - 23 Novembre 2016 12:06

L’usato che avanza

Una parte ancora maggioritaria del corpo elettorale fa riferimento a figure collaudate per l’esercizio delle funzioni di governo

Trump e Clinton, Sanders e Giuliani. Fillon, Juppè e Sarkozy. Merkel e Putin. E, dall’altra parte dell’emisfero, Xi Jinping. Somma totale dell’età 665. Media: 66,5. Somma dell’universo dei cittadini amministrati: più di due miliardi e mezzo di esseri umani.

Un’onda generazionale di adulti vaccinati con le medicine e i primi omogeneizzati che usavano negli anni cinquanta, si abbatte, dunque, sugli scogli del mondo, da occidente ad oriente. Un’onda di persone non native digitali, scampate a qualche rottamazione di massa, che hanno rappresentato il bouquet della classe dirigente da cui estrarre i nuovi capi o che rappresentano leader saldamente al governo: gente tra i sessantadue e i settantaquattro anni.

Domandiamoci come mai.

Non c’è dubbio alcuno sul fatto che il mondo non se la passi benissimo. L’egemonia della finanza sulla politica, ormai affermatasi dappertutto nel nuovo millennio, ha causato il vacillamento della struttura portante del welfare nelle società occidentali, particolarmente
avvertito a partire dalla crisi americana del 2008 ed acuito dalle migrazioni bibliche delle popolazioni più deprivate.

La crisi ha causato il depauperamento di masse di cittadini espulsi dal mercato del lavoro e costretti a ridimensionare drasticamente il tenore di vita precedente.
Praticamente è stato distrutto il ceto medio nelle società occidentali, mentre numeri impressionanti di giovani non riescono a coltivare un’idea plausibile di cittadinanza a causa della difficoltà d’ingresso nel mondo del lavoro.

E’ in questo contesto che nasce il male che sta attraversando il nuovo mondo, trovando una eco capace di riprodurre in modo virale il sentimento popolare attraverso la Rete.
Questo clima, insieme alla morte per asfissia della vecchia forma-partito, ha generato la forte onda anti-istituzionale che sta sferzando tutte le democrazie.

Non è così strano, allora, che una parte ancora maggioritaria del corpo elettorale, faccia riferimento a figure collaudate per l’esercizio delle funzioni di governo.

E’ come se in un momento di difficoltà si avesse meno voglia di sperimentare e ci si affidasse a chi ha già collaudato la vita con qualche risultato.  Affidarsi a chi si ritiene più saggio nel momento più difficile.

Resta poi da vedere quanta saggezza alberghi nelle tante primavere di questi personaggi. Ma questo è un altro discorso.

Pino Pisicchio

Presidente del Gruppo Misto alla Camera dei deputati

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