Lo sport non si ferma mai: da Spalletti a Mancini, passando per il rugby, fino al Sud America
Se la mancanza della Serie A e degli altri campionati nazionali ha provocato un senso di noia, è bene ricordare che in questi dieci giorni di gare di qualificazioni europee è successo veramente di tutto!
Si potrebbe parlare in primis della Nazionale italiana di calcio. Le due partite contro la Macedonia del Nord e l’Ucraina sono state le prime in assoluto per Spalletti alla guida degli Azzurri; per l’uomo di Certaldo sarà necessaria tanta fatica per risanare una Nazionale allo sbaraglio, anche se non c’è bisogno di stigmatizzare il suo operato perché ha abituato la tifoseria a imprese per “uomini forti”.
La stessa tifoseria, in particolar modo quella del Milan, ha riservato una bordata di fischi per Donnarumma, il cui trasferimento al Paris Saint Germain non è mai stato visto di buon occhio.
In un momento in cui gli Azzurri hanno cambiato guida tecnica, non si può fare altro che menzionare l’ormai ex CT Roberto Mancini, il quale non ha iniziato nel migliore dei modi la sua avventura (dorata) come selezionatore dell’Arabia Saudita – ha rimediato due sconfitte in altrettante partite contro Costa Rica e Corea del Sud, disputate al St James’ Park di Newcastle upon Tyne.
Al calcio si sono sovrapposte in maniera fortunosa le vicende delle varie selezioni sportive durante queste (quasi) due settimane di assenza dei campionati nazionali: l’Italrugby ha vinto nella gara d’esordio del mondiale francese, mentre la selezione di pallavolo maschile dovrà affrontare la Francia nella semifinale di Roma.
Malgrado i buoni risultati rimediati dalle due Nazionali azzurre, l’Italbasket non riesce nell’impresa di battere il corazzato Team USA, concludendo il mondiale al settimo posto; la rassegna pertanto è stata vinta dalla Germania per la prima volta nella storia.
Ed è proprio in Germania che sono stati vissuti due sentimenti contrapposti tra pallacanestro e calcio: se la felicità è trasparita irrimediabilmente sui volti dei cestisti, la Federazione calcistica ha deciso di esonerare Hansi Flick come Bundestrainer: decisiva la sconfitta per 4-1 contro il Giappone.
È stato nominato come allenatore ad interim Rudi Völler, il quale ha condotto la Mannschaft alla vittoria contro la Francia nell’amichevole di Dortmund; lo stesso ex calciatore della Roma ha affermato che il prossimo selezionatore della Germania sarà presentato tra poche settimane (si tratta presumibilmente di Julian Nagelsmann).
Le nazionali della Penisola iberica nel frattempo hanno dato spettacolo: i Lusitani hanno rifilato 9 gol al Lussemburgo, registrando così la più larga vittoria nella storia della Nazionale, e si avvicinano a punteggio pieno all’Europeo; la Roja invece ha segnato ben tredici gol in due partite, esattamente contro la Georgia di Kvaratskhelia e Cipro, ponendo in secondo piano l’effetto domino creato dal bacio non concesso di Luis Rubiales alla calciatrice Jenni Hermoso. “… y al finalrenunció”: così ha intitolato Marca l’edizione dell’11 settembre per annunciare le dimissioni definitive come capo federazione, mentre in basso a sinistra della stessa pagina si legge che Victor Mollejo, attaccante della Real Saragozza, sarà denunciato per via del gesto osceno durante l’esultanza nella partita contro il Cartagena (Segunda División).
Ultimi ma non per importanza sono i successi di Ungheria e Romania. La squadra allenata da Marco Rossi (ex allenatore della Cavese nella stagione 2010-11) si dimostra essere una Nazionale in costante ascesa: dopo essere stata lo spauracchio nel gruppo di ferro di Nations League – battendo Inghilterra e Germania –, attualmente è in testa al girone di qualificazione insieme alla Serbia, ma con una partita in meno.
Nell’altra partita, per quanto concerne il gruppo I di qualificazione, è stata caratterizzatadalle polemiche in quanto sono comparsi degli striscioni pro-Serbia nel match contro il Kosovo all’Arena Națională di Bucarest: si è verificata la sospensione del match al sedicesimo minuto di gioco, ma si è ripreso e ha visto i padroni di casa vincere per due reti a zero; MërgimVojvoda, calciatore attualmente in forza al Torino, al termine dell’incontro accusa i tifosi romeni per il loro pensiero irrispettoso e chiama in causa la FIFA, affinché faccia il suo dovere, tramite una storia su Instagram.
Bisogna ricordare anche il record battuto da Neymar, il quale diventa il marcatore più prolifico di tutti i tempi della Seleção superando Pelé a quota 77, e le vittorie dell’Argentina Campione del Mondo nelle prime due partite di qualificazione al Mondiale del 2026, in attesa degli incontri di questo fine settimana (prima su tutte il Derby della Madonnina) e la prima giornata di coppe europee la settimana prossima.