La vera storia di Adamo Guerra: le lettere, il finto suicidio, le figlie, la fuga in Grecia, «Chi l’ha visto?»
Il 55 enne ha abbandonato le due figlie che all’epoca avevano 12 e 16 anni. Rintracciato dalle telecamere di Chi l’ha visto? Aveva scritto: «Voglio farla finita». La ex moglie: «Non è un uomo, non è un padre. È diventato nonno e neanche lo sa».
Tranquilli: la notizia non ha a che fare con nessun cavese ma penso possa interrogare chiunque. Perché si fugge, perché si sceglie di vivere una vita “altra” rispetto a quello che si è vissuta fino a quel momento? Non sta a noi giudicare assolutamente le scelte però le modalità con cui le proprie scelte vengono portate innanzi sono le coordinate che definiscono le persone!
Al di là del fatto in sé, è la fuga che mi fa pensare e che ci deve far pensare, perché di una fuga qui si parla. E solo una fuga può giustificare questa mancata assunzione di responsabilità almeno dinanzi alle figlie che avrebbero meritato una spiegazione “de visu”.
Pensavo che uno dei tanti “peccati” che ci affliggono sia proprio la fuga, il non voler affrontare le situazioni e avere il coraggio di cambiare la realtà con scelte che poi saranno in un modo o nell’altro, nel bene e nel male, nostre e solo nostre.
La fuga: tra miracoli e avventura, tra disonore e impegno, tra vergogna e scelta. Il fuggire merita sempre una risposta, qualsiasi essa sia. Perché stranamente le risposte riescono anche a far porre alle persone le domande giuste! E non mi pare poco.