scritto da Gennaro Pierri - 30 Settembre 2024 10:12

La morte interroga la vita

Non conoscendo ancora le responsabilità e la dinamica dell’incidente che, ieri pomeriggio in località Tengana, ha spezzato la vita di un giovane, penso sia opportuno fare un attimo di silenzio

Ancora una volta una giovane vita è improvvisamente stoppata, ancora una volta un incidente stradale e in un tratto di strada già denominato “strada della morte”!

Inizio a leggere commenti di ogni tipo, si cercano colpe, responsabilità, fatalità. Non conoscendo ancora le responsabilità e la dinamica dell’incidente che, ieri pomeriggio in località Tengana, ha spezzato la vita di un giovane, penso sia opportuno fare un attimo di silenzio. Ma qualsiasi sarà il responso delle indagini sappiamo che la morte bussa ancora prepotentemente alla porta della nostra riflessione, della nostra vita e anche della nostra fede.

Non sappiamo quando, dove e come sarà il nostro appuntamento con la morte, ma sappiamo quando è il nostro appuntamento con la vita? Fra qualche tempo ci sarà l’ennesima lapide sistemata sul luogo dell’incidente ma, guardandola, le nostre vite non cambieranno granché.

E’ veramente solo quella la strada della morte? No! Si muore in ogni posto dove non si riesce a fiorire, dove non si semina bellezza, dove non si lasciano segni e semi di speranza.

Finito il tempo dello zucchero e del caffè (come ebbe a dire durante un’omelia funebre un sacerdote cavese riferendosi alle visite che si fanno a casa del defunto portando normalmente generi di conforto), resteranno interrogativi non risolti, un dolore sordo che corroderà la vita dei familiari del giovane, tanta rabbia; ma la nostra passione, la cura, l’attenzione per il dono della vita che ci scorre tra le mani non avrà nessun sussulto.

Continueremo forse a vivere con la stessa noia con cui si fa la fila alla posta; probabilmente la fede cercherà sommessamente di raccontare parole di eternità, di speranza, di semi piantati che germogliano e germoglieranno.

La morte interroga la vita, anche la mia e mi viene un po’ di magone… Signore aiutami ad avere ancora fede!

Ha conseguito la licenza in teologia spirituale e in teologia morale presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale di Napoli. E’ stato recensionista per la rivista Il Cooperatore Paolino, docente di teologia spirituale presso l’Istituto Diocesano di Scienze Religiose dell’Arcidiocesi di Amalfi-Cava de’ Tirreni, direttore editoriale del mensile diocesano Fermento, bioeticista nel Comitato Etico dell’ASL Salerno. E’ cultore di materie filosofiche e teologiche, docente di I.R.C. in alcune Scuole Superiori di Cava de’ Tirreni e Presidente del sodalizio Cavalieri della Bolla Pontificia.

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