La follia della guerra
Chi ha ragione e chi ha torto? E intanto la gente muore
E siamo nuovamente facendo i conti con la follia della guerra.
Si stanno versando fiumi e fiumi di inchiostro, occupando ore e ore di trasmissioni di cui si parla e si discute, si moltiplicano incontri per cercare una mediazione politica… ma mentre tutto ciò accade della gente sta morendo.
E la morte è una cosa seria, esiste veramente, il sangue che scorre e che macchia le strade esiste realmente, i corpi di soldati e civili morti diventano motivo di disperazione, lutto, pianto, rabbia per familiari e amici. Mentre io scrivo c’è gente che non avrà più un domani, c’è gente che sta programmando attacchi mirati, altra gente che prepara vendetta, ancora altra gente che studia a tavolino quale virgola mettere e quale termine usare a un improbabile protocollo d’intesa o di pace perché si possa fermare questa spirale di morte… ma nel frattempo della gente muore.
Chi ha ragione e chi ha torto? Non mi pongo il problema di chi abbia ragione ma – se vi fosse motivo di ragione – questa diventa torto marcio perché ingoiata dalla violenza: le armi sono l’unico strumento che non permette di vincere nulla ma di perdere tutto.
Vediamo immagini di morte e distruzione mentre la nostra vita scorre tranquilla: cosa potrà mai succederci? Quello che doveva succedere è già successo, e quello che accadrà sarà la conseguenza di voler sempre salvare capra e cavoli, senza che nessuno si ponga una domanda facile facile: ma a questi pazzi chi vende le armi?
Ascolto espressioni del tipo: ci vuole diplomazia, che non vuol dire assolutamente nulla perché della gente muore perché altra gente non riesce o non vuole disarmare la mano di Caino.
Qualcuno potrebbe chiedere dov’è Dio in questo momento? Prima di scomodare Dio (con tutto il rispetto) mi chiedo dove è arrivato e dove potrà mai arrivare l’uomo… E dinanzi agli scenari che la risposta mi propone inizio ad avere paura!