La tragedia del treno, le storie di quelle 23 persone che più di ogni perfezione statistica rappresentano lo spicchio migliore della società italiana, quella che manda avanti la baracca col suo lavoro, con i suoi sogni, con la forza silenziosa della sua cittadinanza, ha fatto emergere giacimenti emotivi nella pubblica opinione che il Capo dello Stato ha saputo interpretare con la dignità che gli spetta ma anche con grandissima umanità.
Del mesto catalogo delle colpe e delle responsabilità si sta dicendo e si continuerà a dire, ci auguriamo (e, per quel che potremo ci adopereremo) portando risultati concludenti e rapidi. Soprattutto per garantire ciò che la tecnologia moderna può in termini di sicurezza, ciò che era nelle disponibilità finanziarie ma non trovò applicazione.
Qualche luce, però,si scorge, anche nella mestizia.
La esemplare compostezza dei famigliari, pur trafitti da dolore indicibile.
La solidarietà dei pugliesi, in gara per donare sangue, per fare qualcosa di concreto, utile, immediato, per quella gente sopravvissuta alla tragedia.
La impeccabile risposta dei soccorsi, dai vigili del fuoco all’apparato sanitario, dalla protezione civile alle forze dell’ordine, dai volontari alle autorità municipali agli organi di stampa.
Fuori da ogni retorica di circostanza e da improprie autocelebrazioni, la gente di Puglia ha dato al mondo una prova di sé di cui potrà andare fiera. La più bella regione del mondo, come
ebbero a certificare il National Geographic e la Lonely Planet, è anche una terra dove la solidarietà umana non si è svaporata con la modernità.
La pietas dei pugliesi, che già il mondo contemporaneo aveva conosciuto con i primi sbarchi degli immigrati albanesi, quelli della nave Vlora agli inizi degli anni ’90, quando le donne di Bari Vecchia provvedevano a sfamare i fuggitivi, è un connotato che vogliamo cogliere in questa drammatica vicenda che non ha nessun altro riparo psicologico. Ma che trova, forse, un po’ di consolazione proprio nel gesto collettivo della solidarietà.
Non è che il lutto possa essere lenito dalle parole: quando però si è in molti a stringersi e un poco di dolore viene assunto da tutti, ecco che quel grumo maledetto di sofferenza un poco si scioglie. Si “elabora”, come dicono i dotti. La Puglia sta elaborando il suo lutto.
La più bella regione del mondo, dunque, non è solo bella, ma ha anche un cuore grande.
Pino Pisicchio
Presidente del gruppo Misto alla Camera