scritto da Nino Maiorino - 04 Ottobre 2017 10:20

Grillini? A me viene l’orticaria

Secondo il “Dizionario dei modi di dire” della Hoepli editore, “asino calzato e vestito  si dice di persona ignorante o stupida, come un asino che resterebbe tale pur indossando abiti e calzature”.

Non so perché questa frase mi viene in mente quando i grillini invadono la mia “privacy”, e ciò avviene frequentemente, anche più volte al giorno, con i loro messaggi osannanti i loro meriti, indicanti quanto sono bravi, quanto sono belli, quanto sono buoni, quanti sacrifici fanno per il paese, quanti quattrini donano agli altri autotassandosi, e chiedono se vogliamo mandare a casa Gentiloni, Renzi, Monti, Napolitano, ecc. ecc.

E quanto sono democratici, avendo eletto con la democrazia del web, tramite una piattaforma informatica che si chiama “Rousseau”, la quale peraltro è di proprietà della Fondazione Casaleggio, il loro candidato alla carica di premier nelle prossime elezioni.

Confesso di aver avuto qualche perplessità a commentare questa elezione, giacché ciascuno di noi, specialmente noi poveri scrivani che abbiamo l’ambizione di esprimerci in merito agli avvenimenti politici affinché i nostri lettori riflettano sui loro orientamenti e decisioni politiche, dobbiamo sempre essere molto attenti a trasmettere messaggi, positivi o negativi, impropriamente giacché abbiamo la responsabilità morale di indurre i lettori in errore, o almeno ci illudiamo.

Ed ho molto riflettuto ma, dopo aver ripercorso la storia del movimento e di questi personaggi che ci troveremo, probabilmente, a governare il paese, non mi sono ricreduto.

Tutti sanno, non ho mai fatto mistero, e questo mio scritto ancora una volta lo conferma, che non amo i pantastellati, e che i loro discorsi e le loro azioni mi fanno venire l’orticaria; e sono in buona compagnia, giacché tantissimi, e non solo orientati a sinistra, hanno la mia stessa reazione; ultimo Brunetta, che nemmeno gode delle mie simpatie, ma che in confronto a questi “personaggetti” pantastellati, che pretendono di essere degli statisti dimostra di essere un gigante: almeno è una persona colta.

Ma chi mi ha ulteriormente convinto che un somaro, pure se calzato e vestito, rimane irrimediabilmente un somaro, è stato il commento di Vincenzo De Luca il quale, benché Governatore della nostra difficile regione, e sempre impegnato nelle sue attività istituzionali, trova il tempo di deliziarci con i suoi lucidi commenti, e uno degli ultimi è dedicato anche al pseudo-premier-in-pectore del M5S.

Io qui mi limito a compendiare la sua lucida analisi con la quale ancora una volta duramente attacca il M5S.

Una frecciata la indirizza inizialmente a Virginia Raggi la quale, da Sindaco di Roma, ha detto «noi siamo qui per imparare».

“A me vengono i brividi -dice De Luca- tu per imparare vai a fare il Consigliere di Circoscrizione, o Comunale, vai a fare i corsi di recupero, ma non vai a governare la capitale d’Italia”, e prosegue poi sulle varie vicissitudini che la Raggi, per imperizia e pressapochismo, ha vissuto, e delle quali la città ancora sopporta le conseguenze.

E’ palese che la Raggi viene tirata in ballo per evidenziare l’ignoranza politica e amministrativa dei grillini che si candidano a guidare il paese.

De Luca prosegue: “E’ del tutto evidente che alcuni esponenti di questo gruppo dirigente M5S sono improbabili e in qualche caso impresentabili. Grillo, ad esempio, è una persona di grande intelligenza e di grande vivacità e per tanti versi di grande coraggio; ma con la politica non c’entra niente. E intendo la politica nel senso di capacità di governo, conoscenza delle istituzioni e della pubblica amministrazione, cioè conoscenza del sistema per trasformare le parole in realtà, perché questa è la cosa complicata della politica seria.”

E incalza:  “Com’è possibile che personaggi del genere abbiano acquistato tanto spazio politico in Italia? E quindi prima di ironizzare sugli altri dovremmo interrogare noi stessi e capire quante immagini deprimenti abbiamo dato all’Italia per portarla a un punto tale di disperazione”.

E sulle pseudo primarie con le quali è stato designato De Maio commenta:  “Le primarie M5S? Uno se le immagina tra persone credibili sulla base di programmi definiti. Avete notizia di questi programmi? Avete mai visto questi candidati seduti a un tavolo per dire all’Italia e agli elettori del M5S i propri programmi? Quello che mi impressiona in questa vicenda del M5S è la propensione alla truffa, all’imbroglio, alla mistificazione“.

Poi rincara: “Hanno introdotto l’offesa permanente, l’aggressione, la violenza verbale e poi si presentano come portatori del Vangelo.”

E a proposito della “democrazia” del M5S dice De Luca: “Il loro primo imbroglio è la democrazia del M5S. Mi pare del tutto evidente che decidono due persone. Qualcuno ha capito come funziona Rousseau? E’ solo una piattaforma che serve a fare soldi in maniera occulta, sicuramente non trasparente. Siamo di fronte a una truffa clamorosa, perché nessuno è in grado di controllare il funzionamento democratico di quella piattaforma.”

Poi l’affondo: “Nessuno sa chi finanzia questi signori. C’è davvero una persona in Italia che crede che si faccia attività politica aggratis?”.

4Inevitabile la citazione di Luigi Di Maio: “Il principale candidato M5S si mette in tasca, da 4 anni, 13mila euro netti al mese e ha documentato per 2 anni spese elettorali per 200mila euro. Di cosa ha vissuto se non dello stipendio di parlamentare?”

E conclude: “E’ una cosa sconvolgente. Sono personaggi improbabili che si presentano a guidare un Paese moderno e civile ma non sanno governare neanche in un condominio.“

Come gli si può dar torto?

Classe 1941 – Diploma di Ragioniere e perito commerciale – Dirigente bancario – Appassionato di giornalismo fin dall’adolescenza, ha scritto per diverse testate locali, prima per il “Risorgimento Nocerino” fondato da Giovanni Zoppi, dove scrive ancora oggi, sia pure saltuariamente, e “Il Monitore” di Nocera Inferiore. Trasferitosi a Cava dopo il terremoto del 1980, ha collaborato per anni con “Il Castello” fondato dall’avv. Apicella, con “Confronto” fondato da Pasquale Petrillo e, da anni, con “Ulisse online”.

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