scritto da Nino Maiorino - 28 Febbraio 2020 08:39

Coronavirus, verità vere e finte

 

Troppo si sta parlando in questi giorni di questo virus che sembrerebbe letale e che non sta facendo dormire sonni tranquilli all’intera popolazione; e nonostante i virologi come Burioni, Tarro ed altri stiano tranquillizzando i cittadini, sembra che l’allarme non si arresti.

Il fatto è che noi italiani ci allarmiamo molto, troppo facilmente, qualsiasi notizia, vera, parzialmente vera o falsa, ci scuote, e, aggravata dal fatto che siamo un popolo di chiacchieroni, di tuttologi, che presumiamo di sapere e capire tutto, informati prevalentemente dai media Tv popolari, ci addentriamo in argomenti per i quali spesso anche i veri specialisti hanno difficoltà a raccapezzarsi mentre per il popolino di addottorati dalla Tv sembrano chiarissimi.

Siamo chiacchieroni, e contemporaneamente abbiamo un grande desiderio di metterci in mostra, anche al costo di voler essere o apparire ammalati.

Molto probabilmente a questa smania contribuiscono anche i nostri parlamentari e i responsabili delle istituzioni, che non sono immuni dal “virus” del chiacchiericcio, per cui se i vari Conte, Borrelli e compagnia non comparissero almeno trenta volte al giorno in Tv a precisare, disporre, chiarire, ecc., non si sentirebbero realizzati, e il popolo si sentirebbe trascurato.

Ma com’è che in altri paesi con noi confinanti finora non sembra ci sia stato alcun contagio? è questa la prima considerazione da fare, e viene subito il dubbio che, mentre noi italiani abbiamo dato grande enfasi ai casi risultati positivi o sospetti, nei paesi confinanti probabilmente hanno pensato che il chiacchiericcio sarebbe stato inutile e dannoso e avrebbe creato solo allarmismi, e per questo motivo i loro casi se li sono tenuti ben nascosti; solo oggi, infatti, infatti, sembra che incomincino a trapelare notizie di contagi anche in Francia e Germania, ed è molto strano che questo maledetto virus sia da noi è in auge da oltre un mese mentre da loro solo da qualche giorno. E se questo non si chiama “mistero”, non saprei come definirlo.

Ovviamente hanno effetto anche teatrale le immagini dell’isolamento di intere città, magari si vorrebbero isolare intere regioni, e le regioni al momento non interessate dal virus sembra si sentono penalizzate in quanto di esse non si parla, e per farne parlare qualche governatore ha pensato bene di introdurre frontiere regionali, mettere sulle strade le transenne, magari chiedere la carta di identità a chi vuole entrare.

“Cose da pazzi accadono in questo manicomio”, direbbe il mio amico sapiente, frattanto noi ci sorbiamo il bombardamento di notizie vere, semi-vere e anche di quelle numerose false che in tanti siamo portati a prendere come oro colato.

Per questo motivo, e con tutte le cautele che la ragione impone, cerchiamo di fare un poco di chiarezza.

Le notizie vere non sono molte; il virus c’è, si è propagato dalla Cina ad altri paesi, ma essendo di nuovo tipo non c’è ancora un vaccino che possa fermarlo, a differenza di altri per i quali vi sono i vaccini, quelli che gran parte della popolazione, specialmente quella anziana, fa regolarmente all’inizio dell’inverno.

Ma non sembra che questo nuovo virus debba allarmare più di tanto in quanto può ben essere paragonato agli altri (con la sola aggravante della mancanza del vaccino) e tutti dovremmo proteggerci come facciamo per gli altri virus influenzali: non stare a contatto fisico con chi è raffreddato e influenzato, e cercare di evitare i contagiarsi; se, ad esempio, qualcuno ci starnutisce in faccia il virus del raffreddore rischiamo di infettarci anche noi, che sia il nuovo “Covid-19” o quello precedente; quindi è buona norma che chi ha il raffreddore, anche per buona educazione, non vada a starnutire in faccia agli altri, e che gli altri che ricevono lo starnuto, si tutelino in qualche modo dal respirare le dannose goccioline.

E pure le mascherine, ormai introvabili, servono a ben poco, se non a niente, sembrano più una componente teatrale del problema che la soluzione vera per la tutela.

Altra verità è che con questo bailamme di informazioni e disinformazioni anche l’economia di mezzo mondo sta subendo seri contraccolpi, e giacché il periodo, per noi e per tanti altri paesi, non è certamente roseo, questa ulteriore batosta rischia veramente di mettere in ginocchio mezzo mondo.

Ovviamente nulla è da sottovalutare, ma nemmeno da ingigantire.

Veniamo, poi, alle mezze verità, o alle menzogne che, consapevolmente, vengono divulgate, attraverso i mezzi che la moderna tecnologia ha messo a disposizione, specialmente i “social” sui quali da due giorni sta impazzando l’audio di un pseudo medico, peraltro campano, il quale stupido non è, probabilmente è uno specialista nel creare disinformazione, tant’è che inizialmente il messaggio, della durata di un quarto d’ora circa, ti avvince.

Sto parlando di un tale dott. D. B., che per semplicità chiamerò Mimmo, casertano, che su questa vicenda del Coronavirus ha creato una sua ricostruzione che sa tanto di fanta-politica e fanta-economia globale, una storiella che potrebbe anche essere piacevole ascoltare se non ci fosse in giro tanta paura e tanta disinformazione.

Questo Mimmo è un millantatore e per averne la conferma basta andare sulla sua pagina FB dove asserisce di avere una miriade di lauree, dottorati, specializzazioni anche all’estero, di dirigere una miriade di organismi scientifici, e via dicendo: asserisce anche di essere dipendente dell’Azienza Ospedaliera casertana di Sant’Anna e San Sebastiano, che telefonicamente mi ha riferito di non conoscerlo.

Questo signore, già smascherato da alcuni specialisti a caccia di “fake-news”, uno per tutti il “Blog – Butac a caccia di bufale”, è stato individuato come millantatore già da alcuni anni e non è stato ancora possibile neutralizzarlo anche perché, come in questo caso, egli costruisce una storiella, prendendo spunto da argomenti veri e traendone conclusioni fantasiose, appunto di fanta-politica o fanta- economia.

Negli anni passati la cronaca e la Magistratura si sono già occupate di questo Mimmo in quanto era in società con un altro noto personaggio, quel Davide Vannoni che si spacciava per grande medico, insieme al quale tentò di esportare in Africa il Metodo Di Bella per la cura dei tumori; Il Vannoni, deceduto a 53 anni a dicembre dello scorso anno, è noto per avere inventata una cura denominata “metodo stamina” con la quale asseriva di poter guarire malattie neurodegenerative, basandosi sulla conversione di cellule staminali in neuroni.

Nessuno, tanto meno lui, è riuscito a dimostrare la fondatezza di questo metodo, ma lui e i suoi collaboratori entrarono nel mirino della magistratura per associazione a delinquere finalizzata alla truffa, somministrazione di farmaci dannosi e uso abusivo della professione medica, cosa che lo portò alla radiazione dall’albo e ad una condanna penale; il nostro Mimmo era suo socio.

In un articolo su “La Stampa” del 26 aprile 2014, aggiornato il 25 giugno 2019, Mimmo veniva così descritto: «D. B., 46 anni, di Caserta. Si laurea a stento in farmacia a quasi quarant’anni ma nel suo curriculum si spaccia per medico anatomo-patologo, nonché internista, con studi condotti alla seconda Università di Bologna e a New York. Titoli che affianca a quelli di ispettore di Polizia e istruttore di arti marziali. Nel 2005 viene arrestato per associazione a delinquere e riciclaggio e sempre in quegli anni sbarca a Capoverde, … Parte vendendo acque minerali, poi mette piede nella clinica di Murdeira dell’isola di Sal, dove inizia a dispensare a piene mani la «cura Di Bella». D.B. esercita abusivamente la professione anche in Italia, prima che i Carabinieri facciano irruzione nel suo studio di patologia anatomica a Caserta, sequestrando pacchi di ricette fotocopia della fantomatica cura anticancro».

Questo tizio, quindi, probabilmente è solo un dentista che ha avuto anche difficoltà a laurearsi.

Chi vuole prendersi la briga di approfondire può ascoltare il suo messaggio vocale su You-Tube, all’indirizzo https://www.youtube.com/watch?v=xb1LH-fZz1Y”, alla fine del quale egli si qualifica con nome e cognome.

Chi vuole saperne di più, può anche approfondire il discorso consultando il “Blog – Butac a caccia di bufale” all’indirizzo https://www.butac.it/il-dottor-domenico-biscardi-e-il-covid-19/”, scoprendo tanti altri particolari che per brevità evito di riportare.

Il nostro Mimmo giustifica il Coronavirus costruendo intorno all’accaduto una storia che parte da Luigi Di Maio, che sarebbe stata la involontaria causa del problema, allorquando, quale Ministro per lo sviluppo economico del primo Governo Conte, sottoscrisse una intesa commerciale con la Cina. Tale azione avrebbe suscitato le ire del Presidente Usa Donald Trump il quale, non solo impose pesanti dazi su molti prodotti italiani, ma avrebbe coinvolto in una azione di rappresaglia il governo francese il quale già era in contatto con un laboratorio cinese proprio nella città di Wuhan per studiare un vaccino contro il virus “Covid-19” del quale già sarebbe stato a conoscenza; l’intervento di Trump avrebbe determinato la volontaria diffusione di tale virus alla popolazione in maniera da punire la Cina per l’accordo con l’Italia; secondo questa fantasiosa ricostruzione la cosa sarebbe sfuggita di mano ai medici che stavano lavorando al vaccino, e da questo sarebbe scaturita la diffusione del virus in Cina e poi altrove.

Sembra un soggetto da film che, purtroppo, è stato ampiamente divulgato sui social aumentando disinformazione, paura e rabbia.

Ho ritenuto di soffermarmi su questa vicenda per mettere in guardia i creduloni da questo e dai tanti altri imbonitori e millantatori e tornare alla realtà dei fatti.

In conclusione, e chiedendo venia ai miei fedeli cinque lettori per la lunghezza di questo articolo , le vere cose da fare è principalmente non lasciarsi prendere dal panico, ascoltare i consigli dei veri specialisti, quale Burioni o Tarro, evitare di dare ascolto a tutti gli altri pseudo scienziati o esperti, non essere maniacalmente con occhi e orecchi legati alla Tv, ponderare bene le notizie divulgate con altri mezzi, compresi i “social” ed essere anche un poco fatalisti.

Personalmente sono convinto che ciascuno di noi abbia il suo percorso di vita già tracciato e che, contrariamente a cosa ci fanno credere, nessuno di noi può cambiarlo; perciò è meglio vivere tranquilli perché, se veramente sono finiti i giorni, non c’è mascherina o scafandro che tenga, e se non sarà un virus ad ammazzarci, può essere anche una tegola che ci cade in testa e ci spedisce nel mondo dell’aldilà, se esiste.

Classe 1941 – Diploma di Ragioniere e perito commerciale – Dirigente bancario – Appassionato di giornalismo fin dall’adolescenza, ha scritto per diverse testate locali, prima per il “Risorgimento Nocerino” fondato da Giovanni Zoppi, dove scrive ancora oggi, sia pure saltuariamente, e “Il Monitore” di Nocera Inferiore. Trasferitosi a Cava dopo il terremoto del 1980, ha collaborato per anni con “Il Castello” fondato dall’avv. Apicella, con “Confronto” fondato da Pasquale Petrillo e, da anni, con “Ulisse online”.

Una risposta a “Coronavirus, verità vere e finte”

  1. 28.02.2020 – By Nino Maiorino – Trascorso il periodo invernale e questo bailamme del cronovirus, magari a metà marzo, sarà opportuno comparare i decessi verificatisi nel periodo novembre 2019/marzo 2020, con quelli dello stesso periodo dell’anno 2018/2019; magari approfondendo l’indagine all’età media e alle varie patologie dei deceduti: potremmo scoprirne delle belle.

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