scritto da Nino Maiorino - 15 Aprile 2020 08:08

Conte e la burocrazia

L’ex presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte (foto tratta dal sito della Presidenza del Consiglio dei Ministri)

Non sono stato dolce, in passato, con Giuseppe Conte, particolarmente durante il suo primo governo, nel quale sembrava più uno zombi, una marionetta che si muoveva in maniera disarticolata, probabilmente perché manovrata da due “pupari”, ognuno dei quali tirava dalla propria parte; talvolta l’ho paragonato ad un vaso di coccio tra vasi di ferro, probabilmente sono stato impietoso, ma ero in buona compagnia e Conte non faceva nulla per far cambiare opinione, anzi in molte occasioni il suo comportamento confermava la cattiva opinione che molti avevano di lui, tant’è che quel governo, il Conte 1, quasi sempre veniva individuato come il “governo giallo-verde” oppure “Lega -M5S”.

Sarà perché i suoi due pupari, o, come qualcuno li ha definiti, i due gendarmi che lo accerchiavano, immagine tratta dall’indimenticabile Pinocchio di Carlo Collodi, non lo mollavano un attimo, e il prigioniero non faceva granché per scrollarseli di dosso.

Ma chi ha stoffa, prima o poi lo dimostra e, finalmente, anche Conte lo ha dimostrato emergendo da oltre un anno di frustrazioni e mettendo fuori gioco, con un indimenticabile colpo di teatro, quel bellimbusto, sovranista.

Si sa come è finita e come Conte se ne sia liberato, con garbati ma duri calci nel sedere, riabilitandosi.

Dell’altro “pizzardone” è inutile parlare perché, alla fin fine, non sembra aver contato più di tanto, anzi, seguendo da succube il “compare”, ne ha pagato le conseguenze o ora, benché abbia la carica di Ministro degli affari esteri, sembra contare, in Italia e nel mondo, come una “scartina” nel gioco della briscola.

Tornando a Giuseppe Conte, che, grazie al piglio mostrato in occasione della gestione di questa emergenza pandemica, si è riabilitato, ho letto qualche giorno fa, sul quotidiano La Repubblica, la lettera indirizzata a Corrado Augias da un anziano professionista perugino, l’Avv. Antonio Bagianti, che ha personalmente conosciuto, negli anni passati, l’ancora sconosciuto Avv. Prof. Giuseppe Conte, in occasione di un complesso arbitrato che secondo l’Avv. Bagianti l’attuale Premier condusse brillantemente.

Tant’è che l’Avv. Bagianti confessa di essersi meravigliato allorquando Conte accettò la carica di Premier, cosa che ha confermato nel corso di un cordiale colloquio telefonico.

L’anziano avvocato ha anche indirizzato al nostro Premier una esortazione, mai come ora opportuna, vale a dire di intervenire con pugno ugualmente duro per alleggerire la macchina burocratica che è la vera palla al piede della politica nella trasformazione delle norme di legge in meccanismi operativi, che mai come ora debbono essere sveltiti al massimo.

In mancanza, sebbene Conte e il suo governo stiano facendo i salti mortali per fronteggiare questa gravissima emergenza, saranno sempre frenati dalla pesante palla al piede della burocrazia.

Recentemente altri governanti hanno tentato la sburocratizzazione, ultimo Matteo Renzi, senza riuscirci, speriamo che Conte sia più fortunato.

Classe 1941 – Diploma di Ragioniere e perito commerciale – Dirigente bancario – Appassionato di giornalismo fin dall’adolescenza, ha scritto per diverse testate locali, prima per il “Risorgimento Nocerino” fondato da Giovanni Zoppi, dove scrive ancora oggi, sia pure saltuariamente, e “Il Monitore” di Nocera Inferiore. Trasferitosi a Cava dopo il terremoto del 1980, ha collaborato per anni con “Il Castello” fondato dall’avv. Apicella, con “Confronto” fondato da Pasquale Petrillo e, da anni, con “Ulisse online”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.