In via del tutto informale, attraverso i social, si apprende che il sindaco Servalli ha nominato il consulente politico alla spending review e che lo stesso, a titolo gratuito, è già al lavoro da tre settimane. Ne prendiamo atto con viva e vibrante soddisfazione.
Certo è che la vicenda è singolare. C’è voluto un articolo, pubblicato ieri dal nostro giornale, per avere, comunque in via ufficiosa, la notizia di una nomina che, a detta dello stesso sindaco Servalli in campagna elettorale, riveste una certa importanza e un ruolo oseremmo dire addirittura strategico.
Mah, a questo punto, che dire!? Apprendere una notizia di questo genere dai social è quantomeno stravagante, non fosse altro perché, al riguardo, se non una conferenza stampa di presentazione, quantomeno un comunicato stampa poteva pure essere diffuso. D’altro canto, con un Ufficio di Staff del Sindaco provvisto di un portavoce e di un addetto stampa, peraltro solerti e validi colleghi, una nota al riguardo poteva tranquillamente essere inviata alla stampa. E ad onor del vero, l’ufficio stampa del comune, bisogna dargliene atto, è assai puntuale ed efficiente, come da tempo non succedeva, nel fornire alla stampa locale notizie sui vari aspetti, anche quello meno importanti e significativi, della vita ammnistrativa.
E’ evidente, non trattandosi certo di una dimenticanza, che il sindaco Servalli ha preferito non dare pubblicità a questa sua nomina e, forse, con il tempo conosceremo le recondite ragioni di questa scelta.
Oddio, motivi di trasparenza avrebbero consigliato il contrario, ma, ripetiamo, forse il sindaco Servalli preferisce che il lavoro del consulente alla spending review sia immerso nel silenzio, ritenendo probabilmente questa modalità più utile e propizia ai fini dei risultati da conseguire.
Per il resto, c’è poco da dire. Restano i dubbi. Sulla reale mission del consulente. Sulla sua reale competenza. Sugli obiettivi e le modalità. Sul suo reale potere di incidere e la sua reale moral suasion.
Detto ciò, abbiamo due convinzioni.
La prima, è la personale fiducia, fino a prova contraria, nel sindaco Servalli. La seconda, è che contano i risultati. Questo per dire che quel che interessa sono i risparmi che il consulente alla revisione della spesa pubblica riuscirà a far realizzare all’attuale Amministrazione.
In conclusione, se nel giro di qualche anno, con il contributo del consulente in questione, si riuscirà a far risparmiare, fra rifiuti e altri servizi, un paio di milioni di euro ai contribuenti cavesi, e magari a migliorare la qualità dei servizi stessi, saremo ben lieti di intonare il nostro sincero peana. Almeno per quanto ci riguarda, non tanto per ragioni di cuore, bensì, molto più prosaicamente, di portafoglio.