I più anziani, o se si preferisce i meno giovani, ricorderanno di sicuro quella che fu definita la politica dell’effimero del geniale assessore alla cultura del Comune di Roma Renato Nicolini, ideatore, nella seconda metà degli anni settanta del secolo scorso, delle “Estate romane”, imitate poi ovunque nel Paese.
Bene, fatte le dovute differenze, anche per non essere irriverenti -in primo luogo perché Nicolini proponeva eventi culturali di spessore in una capitale mondiale e non in una piccola città di provincia- la politica dell’effimero viene in mente oggi osservando le tante e peraltro riuscite iniziative natalizie cavesi.
E’ un fatto, d’altronde, che il calendario degli eventi programmati dal Comune metelliano ha ricevuto l’indubbio apprezzamento della cittadinanza, anzi, in giro, al di là dei disagi per il traffico letteralmente paralizzato in alcune ore in diverse arterie cittadine, si registra un clima frizzante, entusiastico e di generale approvazione.
L’Amministrazione Servalli, per farla breve, forse con poco, ha imbroccato la risposta giusta da dare ad una città che negli ultimi anni, anche e soprattutto per la crisi economica in cui è sprofondato il nostro Paese, è apparsa ingrigita, rabbuiata, piegata su se stessa, forse impaurita sulle prospettive per il futuro. In altre parole, era tempo di dare la stura ad un clima di festa e di divertimento e l’assessore ai grandi eventi Enrico Polichetti ha il merito di aver saputo cogliere bene l’attimo.
D’altra parte, passano i secoli, ma certe dinamiche sono sempre le stesse, con qualche necessario accorgimento legato all’epoca storica. Al tempo dei romani, si ricorderà, c’era il panem et circenses, così come a Napoli con i Borbone trionfavano le tre effe, ovvero festa, farina e forca, nell’era di Servalli sembra imperare musica e fontane danzanti, almeno a Natale e dintorni.
Nell’intervista che pubblichiamo oggi sul nostro giornale, il sindaco Servalli al riguardo ha decisamente confutato questa nostra impressione, precisando che quella di questi giorni non è stato affatto una politica effimera, bensì, al contrario, di sostanza, con numerosi visitatori presenti in città richiamati dagli eventi in calendario e, quindi, con un conseguente ritorno economico per i nostri commercianti e, in generale, per l’economia cittadina. Non abbiamo motivi per dubitare di ciò, anzi, ci rallegra la circostanza che finalmente non avremo più i soliti e legittimi, anche se scontati e forse anche rituali, piagnistei dei nostri commercianti. Almeno in ciò, la città ci ha guadagnato di sicuro.
Questo per dire, senza esaltarsi più di tanto, che la città da questi giorni natalizi ne sta uscendo rinfrancata, lasciando intravedere segni di ripresa, che ora però vanno coltivati e preservati. In altri termini, nei prossimi mesi l’Amministrazione Servalli dovrà dare risposte a questioni indubbiamente più sostanziose e soprattutto complesse e complicate.
Staremo a vedere. L’impressione, leggendo l’intervista, è che il sindaco Servalli sembra avere le idee sufficientemente chiare e, nonostante il suo passo sempre molto felpato, anche la giusta determinazione per ottenere dei risultati politico-amministrativi nell’interesse della città.
In ultimo, a nessuno può sfuggire che l’attuale Amministrazione sembra avere accresciuto e non diminuito il consenso popolare per meriti propri oltre che per demerito degli avversari politici. Al netto di quanti gli danno un credito di attesa, quindi con una scadenza temporale più o meno breve, il clima favorevole nell’opinione pubblica cittadina per il sindaco Servalli è diventato quasi idilliaco, tant’è che dopo sei mesi più che di luna di miele si deve parlare ormai di un matrimonio riuscito.
Certo, i problemi da risolvere sono tanti e dietro l’angolo: dall’ospedale all’abusivismo edilizio, dalla ripresa economica all’assetto urbanistico, dalla tutela dell’ambiente alla gestione dei rifiuti, dal contenimento della spesa alla sicurezza… Se l’attuale Amministrazione riuscirà, entro il prossimo anno, a dare delle risposte positive almeno al 30% di quanto bolle in pentola, allora vorrà dire che quella che ora appare come una politica dell’effimero sarà invece sostanziosa e sostanziale per il futuro della città.
E siamo certi che, a prescindere da ogni valutazione strettamente politica, saranno in molti a fare il tifo a che Servalli e i suoi riescano a dare, in tempi ragionevolmente brevi, le risposte giuste ed adeguate alla città.
Alla fine, a guadagnarci saranno praticamente tutti i cittadini cavesi, importa poco se di destra o di sinistra, se pro o contro gli attuali amministratori.
Buon anno nuovo. (foto Gabriele Durante)