Cava, appello ai candidati sindaco per una campagna elettorale corretta e civile
Questa mattina alle 12 scade il termine per la presentazione delle candidature a sindaco e consigliere comunale. In altre parole, inizia ufficialmente la campagna elettorale che in verità per la stragrande maggioranza dei candidati è iniziata già da un bel po’.
Sarà una lunga volta che durerà un mese per concludersi con il voto domenica 31 maggio.
In campo un esercito di candidati: una decina a sindaco, una ventina di liste e poco meno di cinquecento a consigliere comunale. Sono numeri che fanno una certa impressione e che testimoniano quale sia il livello di stato confusionale della politica cittadina.
Manca, ad oggi, una leadership riconosciuta, mentre entrambi gli schieramenti tradizionali, ovvero centrodestra e centrosinistra, si sono frantumati, nel frattempo, rispetto a cinque anni fa, ci sono nuovi soggetti, come i grillini e soprattutto la proliferazione sospetta e drogata di liste civiche.
Oggi conosceremo la composizione delle liste, ma par di capire che, grazie alle nuove norme in materia elettorale, ci sarà innanzi tutto una massiccia presenza di donne e, in secondo luogo, di moltissimi giovani d’ambo i sessi, non fosse altro perché ora fa ancora più tendenza il nuovo generazionale.
Ad ogni modo, un po’ di ricambio, generazionale e di genere, non fa affatto male. In fondo, non è che poi gli amministratori uscenti abbiano dato tutti e sempre prova di competenza e neanche di particolari qualità politiche. Insomma, questo Consiglio comunale che si congeda non è che abbia brillato e di certo non sarà ricordato tra quelli più significativi. Anzi.
Fasciarsi, allora, la testa per la presenza tra i candidati di tanti ragazzini a digiuno di tutto, o quasi, lascia il tempo che trova. In altre parole, un po’ di sangue fresco e pulito nella vita politica cittadina non guasterà affatto. D’altro canto, sarà difficile che l’attuale livello del nostro ceto politico subirà un ulteriore calo. Forse il fondo l’abbiamo già toccato da un po’. Almeno si spera.
Ad ogni modo, più che dei giovani che entrano in politica con l’incoscienza dell’inesperienza, sarebbe molto più giusto lamentarsi per quanti -pur essendo di fatto classe dirigente, avendo età, energie, competenze e professionalità da mettere a disposizione della comunità- preferiscono stare alla larga dall’agone politico. E’, la loro, una scelta legittima e finanche comprensibile, ma neanche si può pretendere di avere la moglie ubriaca e la botta piena.
Detto ciò, questa campagna elettorale di sicuro sarà all’insegna della confusione non fosse altro per il numero esorbitante di candidati. In ogni caso, sarebbe auspicabile che i candidati sindaco assumessero pubblicamente l’impegno di svolgere una campagna elettorale corretta e in un clima di civiltà.
Cinque anni fa, se non erro, i candidati sindaco firmarono, davanti al Commissario Straordinario che reggeva le sorti del nostro Comune, un patto per evitare comportamenti che potessero istigare alla rissa e garantire il pieno rispetto del decoro urbano, impedendo l’affissione dei manifesti elettorali al di fuori degli spazi previsti.
Non sarebbe male fare altrettanto adesso, o almeno prendere un solenne impegno morale in tal senso. Oggi sarebbe più utile e necessario di cinque anni fa.
Chi si candida a governare la città, almeno cominci a dare proprio in campagna elettorale il buon esempio nel rispettare il suo decoro e la sua immagine. (foto Angelo Tortorella)