“Ha dedicato la sua vita alla famiglia, alla scuola e alla cultura”, ha ricordato il dottor Marcello Pinto, figlio del professor Alfonso Pinto al quale è stato intitolato l’Istituto Comprensivo di Vietri Sul Mare che comprende anche la scuola d’infanzia, primaria e secondaria del Comune di Cetara, con una emozionante cerimonia durante la quale è stato ricordato il grande uomo di cultura. Nato a Vietri sul Mare nel 1895, Pinto ha dedicato la sua vita al mondo della scuola: prima da docente, poi da Preside e in ultimo da Provveditore agli studi, incarico che purtroppo non riuscì a svolgere per la sua prematura scomparsa, avvenuta il 1° marzo del 1950.
Il dottor Marcello Pinto, intervistato dagli alunni, ha ricordato che Alfonso Pinto si era laureato in lettere all’Università degli studi di Napoli nel 1919 e che iniziò la carriera di docente negli istituti magistrali “Villari”, “Settembrini” e “Fonseca” di Napoli. ” Dal matrimonio con Teresa Chieffi, che diventò insegnante elementare all’età di diciotto anni, nacquero tre figli: Maria Rosaria, che tutti chiamavamo Mimma, sposata poi con Fausto Andria che è stato Provveditore agli studi di Salerno; Rita e io”.
L’ottantacinquenne dottore salernitano ha ricordato, inoltre, che il padre fu nominato preside nel 1931, e che fondò e diresse l’istituto magistrale “Teresa Confalonieri” di Campagna.”Fu Preside per quattro anni del liceo-ginnasio “Pietro Colletta” di Avellino, nel 1941 – 1942 fu distaccato alla conduzione dell’istituto Froebeliano di Napoli e l’anno seguente divenne preside a Salerno dell’istituto magistrale “Regina Margherita”. Il dottor Marcello Andria, Direttore del Centro Bibliotecario di Ateneo, ha ricordato che il nonno scrisse anche l’importante opera: “Il mimo latino come espressione dell’anima popolare”, elaborato negli anni di prigionia in Germania: “E’ stato pubblicato a Salerno nel 1925 da Spadafora. Attualmente è conservato nella biblioteca dell’Archivio di Stato, ma ho fatto digitalizzare il testo originale ed è quindi consultabile liberamente anche in internet”.
Il dottor Marcello Pinto ha ricordato che il padre era un dantista:”Dedicò i suoi studi soprattutto alla Commedia dantesca. Durante i periodi di permanenza a Salerno fu invitato ai “Giovedì Letterari”, che il professor Francesco Cantarella organizzava nella propria abitazione di Via Lungomare Trieste dove ancora c’è una targa, e dove conobbe anche Benedetto Croce”. e che negli anni del regime impartì lezioni per la preparazione agli esami di licenza liceale ad un ebreo di nome Leon, che accolse ed ospitò nella sua casa di Via Nizza in Salerno”. Il nipote Alfonso Pinto ha ricordato che il 1 marzo del 1950, durante la cerimonia funebre, gli furono tributati gli onori militari, avendo egli raggiunto il grado di tenente colonnello di complemento: “Le sue spoglie riposano in una cappella nel cimitero di Benincasa di Vietri sul Mare”.
Presenti alla cerimonia anche gli altri nipoti: Teresa Pinto, il Senatore Alfonso Andria; il Giudice Pasquale Andria; il pronipote Ambrogio Ietto, e il più piccolo della famiglia, Giacomo Pinto e Maria Pietrofeso Andria e Lucia Bucciarelli.
La Dirigente Scolastica dell’Istituto Comprensivo, la professoressa Carla Romano, ha ricordato che già nel 2000 la sola scuola media era intitolata ad Alfonso Pinto: “E’ un’occasione unica intitolare tutto l’Istituto Comprensivo alla memoria di un uomo di scuola, un educatore che sapeva “graffiare l’anima”, un uomo di grande cultura . Un protagonista straordinario della cultura di questo territorio che ha dedicato la sua vita alla comunità scolastica. Oggi si realizza un sogno”.
Il Sindaco di Vietri sul Mare, l’avvocato Francesco Benincasa, ha sottolineato l’importanza del momento:”Alfonso Pinto figlio di questa terra ha dato lustro alla nostra cittadina: è stato l’unico Provveditore agli studi espresso dal nostro Comune. Questa cerimonia è carica di suggestioni e di emozioni anche per la presenza del figlio e dei nipoti”. L’assessore alla Pubblica Istruzione, Antonietta Raimondi, si è detta orgogliosa di intitolare la scuola ad un educatore come Alfonso Pinto:” E’ stato una bandiera del pensiero libero”. L’ingegnere Alfonso Pinto, a nome di tutta la famiglia, ha ricordato il legame affettivo esistente tra la famiglia Pinto e la città di Vietri sul Mare:”La memoria non sempre soccombe rispetto al tempo che preserva e custodisce i ricordi degni di essere conservati. La memoria vive ancora, oltre che nella nostra famiglia, anche nella città di Vietri sul Mare”.
Dopo “L’Inno alla Scuola” recitato da Nicola Maffei, la lettura di una breve biografia scritta da Claudia Cogliani e una riflessione di Gaia Santoriello, è stata inscenata una simpatica e virtuale intervista ad Alfonso Pinto, da due alunni: Giovanni Maffei , e Francesco Pio Tedesco. Il momento musicale è stato affidato all’Orchestra dell’Istituto, composta da più di venticinque elementi che, diretta dal Maestro Paolo D’Amato, ha eseguito: “Pomp and Circumstance”, “La vita è Bella” e l’Inno di Mameli, preparati con i professori Maurizio Cogliani, Modestina Senatore, Oscar Caporaso e Maria Pia Leo. Don Mario Masullo ha benedetto la targa in ceramica che è stata scoperta dal dottor Marcello Pinto e dall’Assessore Raimondi.
Presenti il Presidente del Consiglio d’Istituto, Giuseppe Liguori; la Vice Preside Nunzia Maisto, le professoresse Rosaria Cataldi e Nella Pinto; il professor Antonio Gallo; l’Assessore Mario Pagano; il Vice Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Vietri sul Mare, Isidoro Coppola; il Consigliere Comunale Vincenzo Alfani; l’architetto Angela Infante, Assessore con delega ai Lavori Pubblici; l’Assessore alla Cultura del Comune di Cetara Angela Speranza.
Il buffet è stato preparato dall’Associazione Ristoratori Città di Vietri – Costa d’Amalfi.