scritto da Redazione Ulisseonline - 30 Luglio 2020 11:35

Vietri sul Mare, il Comune acchiappasoldi dove “si paga pure l’aria”

Continuano le polemiche sulla fruizione delle spiagge libere a Vietri sul Mare, Comune costiero nel quale come traspare dai commenti sui canali social “ormai si paga pure l’aria”.

Dopo l’euro imposto per l’accesso agli arenili pubblici per chi non risiede nel comune, è stata la volta delle strisce blu piazzate ovunque, pure sui marciapiedi, per la sosta dei motorini ad un euro l’ora. Infatti, ormai, si fatica pure a trovare un parcometro per la sosta delle auto, tanti sono quelli posizionati per il ticket dei mezzi a due ruote.

E di parcometri complessivamente ce ne sono in quantità industriale a cominciare da quelli per pagare l’accesso alle spiagge libere. E proprio a questo si riferisce l’ultima polemica amplificata dalla rete.

In base alla delibera di Giunta comunale n° 61 del 4 luglio scorso, con la quale è stato approvato il “Piano comunale anti Covid 19 per la fruizione delle spiagge libere”, infatti, è stabilito che: “Il cittadino-turista che intende effettuare solo il bagno o noleggiare natanti da diporto (pedalò, canoe…) potrà accedere senza prenotazione e senza pagamento.”.

Quindi, è possibile fare il bagno, fittare una canoa, noleggiare una barca senza dover pagare alcun obolo. Ovviamente il tutto senza sostare sulla spiaggia.

Di conseguenza, la richiesta degli addetti posizionati all’ingresso della spiaggia di via Petrarca per chi si reca a fittare una canoa oppure che intenda utilizzare le barche che effettuano il servizio per le spiagge del litorale vietrese risulta del tutto illegittima. Siamo ai limiti dell’estorsione. In altre parole, un fatto da denunciare alla locale stazione dell’Arma dei Carabinieri e alla Procura della Repubblica di Salerno.

Vale la pena di ricordare che il Comune di Vietri fa cassa dal ticket sulle spiagge libere, viaggiando, come trapela da qualche addetto ai lavori, ad una media di circa 600 euro al giorno. Un vero sollievo per il bilancio comunale che, specie in questo momento, non se la passa bene.

La delibera parla della necessità di imporre il pagamento ai non residenti per non far gravare i costi dovuti alle nuove norme sull’emergenza Covid sui contribuenti vietresi.

Di fatto, l’accesso è presidiato e viene annotato nominativo e telefono della persona che accede alla spiaggia ed ovviamente viene effettuato il controllo circa il pagamento dell’euro. In quanto alla vigilanza ed al distanziamento questo viene lasciato ai bagnanti. La delibera di Giunta comunale però parla espressamente della presenza di vigili urbani, protezione civile e associazioni di volontariato che al momento non si sono visti.

Inoltre, l’atto della Giunta De Simone menziona anche altri aspetti per la sicurezza che non vengono rispettati: la misurazione della temperatura corporea all’ingresso, la disponibilità di sanificanti per l’igiene delle mani sia presso i punti di accesso alle spiagge libere sia presso i parcometri, verifica sul rispetto delle distanze e delle misure di sicurezza. Tutto sulla carta ovviamente. Quella dove è scritto il Piano Spiaggia.

In ultimo, c’è la pulizia spiagge a ogni fine turno.

Ultimo punto, questo, che, a quanto pare, non è compreso nell’euro versato dai bagnanti al comune, ma  sarebbe demandato direttamente e quindi graverebbe sulle attività che hanno in concessione sulle spiagge libere il noleggio di lettini ed ombrelloni.

Sempre dai social si apprende che il comune di Vietri ha adottato un’altra delibera la n. 67 del 17 luglio scorso con la quale vengono dimezzati i costi di abbonamento per la sosta dei cittadini residenti e quindi da qui la necessità di recuperare quattrini a scapito di turisti e non residenti.

In conclusione, il Covid 19 per quanto appare al momento non ha penalizzato il centro costiero, anzi, forse è servito a rimpinguarne le casse comunali.

Rivista on line di politica, lavoro, impresa e società fondata e diretta da Pasquale Petrillo - Proprietà editoriale: Comunicazione & Territorio di Cava de' Tirreni, presieduta da Silvia Lamberti.

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