Vietri sul Mare, a colloquio con il sindaco e consigliere provinciale Giovanni De Simone: “In questi cinque anni di lavoro abbiamo fatto tanto, ma resta ancora molto da fare”
Nel panorama del centrosinistra provinciale è indubbiamente una figura politica emergente e sempre più di primo piano. Quest'anno dovrà sottoporsi al giudizio degli elettori vietresi che il prossimo 8 e 9 giugno saranno chiamati alle urne anche per il rinnovo del Consiglio comunale e l'elezione del Sindaco
Giovanni De Simone, sindaco di Vietri sul Mare da 2019, lo scorso dicembre è stato eletto consigliere provinciale e, da appena una settimana, il presidente della Provincia Franco Alfieri gli ha assegnato la delega per l’Ambiente e mare. Nel panorama del centrosinistra provinciale è indubbiamente una figura politica emergente e sempre più di primo piano. Quest’anno dovrà sottoporsi al giudizio degli elettori vietresi che il prossimo 8 e 9 giugno saranno chiamati alle urne anche per il rinnovo del Consiglio comunale e l’elezione del Sindaco. Una competizione, ovviamente, che vedrà protagonista anche e soprattutto il sindaco uscente De Simone, il quale si candida per ottenere dai vietresi il secondo mandato da primo cittadino.
“Il bilancio di questi cinque anni da primo cittadino? Positivo, nonostante il Covid”
Iniziamo questa intervista dalle prossime elezioni comunali e chiediamo al sindaco De Simone di provare a tracciare un bilancio di questo primo mandato.
Fare un bilancio non è semplice, perché da un elenco che ho buttato giù siamo a 290 punti tra opere realizzate ed in corso di realizzazione. Comunque il bilancio è positivo, nonostante lo stop praticamente totale alle opere pubbliche dovuto al Covid. Dei cinque anni anni di mandato sindacale in realtà siamo riusciti a farne quattro, soprattutto per quanto riguarda le ditte che lavorano sul territorio che sono state ferme. Da qui qualche problema che ci siamo portati ancora dietro come quello che concerne la scuola a Dragonea.
“Il «prodotto Vietri sul Mare» si vende, è conosciuto ed è in crescita esponenziale”
Proviamo a indicare qualche punto qualificante…
Siamo arrivati in estate a 50 mila presenze al giorno. Ciò vuol dire che il “prodotto Vietri sul Mare” si vende è conosciuto ed è in crescita esponenziale. Ovviamente, questo comporta anche dei disagi per i nostri cittadini e di cui siamo consapevoli. A questo fa da contraltare il calo demografico che porta ad un progressivo spopolamento. Basti dire che quindici anni fa, quando mi sono candidato la prima volta a consigliere comunale, Vietri contava 9.200 abitanti, ogg i siamo scesi 7.144 residenti. Negli anni ’80 Vietri aveva addirittura 12 mila abitanti. Oggi, purtroppo, il calo delle nascite è un fenomeno nazionale. Poi, incide il problema dei prezzi che lievitano sia per i fitti che per l’acquisto di abitazione, anche per il boom del fenomeno dei bed&breakfast.
Come si può intervenire?
Occorre una legge regionale di regolamentazione dei B&B perché con la modifica dell’articolo V della Costituzione il turismo ora è materia di competenza regionale. Va adottato un regolamento un po’ più restrittivo, altrimenti come paese siamo destinati a scomparire. Vi è poi un’altra questione che è quella dei vincoli del PUT (Piano Urbanistico territoriale). Come Comune di Vietri sul Mare stiamo redigendo il PUC (Piano urbanistico Comunale) e per fortuna si evidenzia la possibilità di realizzare cento abitazioni. Non ne realizzeremo tante, ma sicuramente riattiveremo alcune strutture che sono vuote. Cercando di fare investimenti come Comune, privati, anche sotto forme di cooperative per dare la possibilità ai vietresi di vivere sul proprio territorio. Porremo dei vincoli, come ad esempio per cinquanta anni non potrà essere modificata la destinazione in commerciale, il requisito della residenza, così come già fatto dal comune di Cetara. Con il PUC abbiamo previsto anche di realizzare delle strade che alleggeriscano i centri storici tra Dragonea, Raito ed Albori, creando aree di parcheggio dove è possibile.
C’è un rimpianto per qualcosa non realizzata in questi cinque anni?
Sicuramente si poteva fare di più e e meglio ed in tempi più celeri. In cinque anni abbiamo fatto tanto, come ad esempio il pontile e la fermata del traghetto per la Costiera, ma occorre fare ancora tanto altro, come ad esempio intervenire sulla sede comunale, ora situata in una civile abitazione e va dislocata altrove.
Abbiamo parlato di turismo, ma a Vietri vi è anche il comparto Ceramica….
Si, certo, sotto l’aspetto prettamente artistico è cresciuto tantissimo ma abbiamo avuto un calo per quanto riguarda l’artigianato di tipo industriale che produceva oggetti esportati all’estero. Il grosso delle maestranze che era impiegato nel settore ceramico non c’è più. Questo è dovuto ad una politica sbagliata dove il Comune non c’entra per niente, ma alla gestione nazionale ed europea che ha portato ai rincari del costo del lavoro e che non ha avuto nessuna tutela. Questo tema va affrontato in vista delle elezioni europee, dove non abbiamo avuto una rappresentanza che abbia portato le nostre istanze. Questo perché in Europa hanno paragonato le piccole industrie ceramiche alle grandi industrie, come ad esempio quelle automobilistiche. La normativa è la stessa. Questo è assurdo e testimonia l’assenza della nostra politica nel suo complesso su questi temi che interessano la nostra realtà, a destra come a sinistra.
“Obiettivi per il prossimo mandato? Molti, di sicuro la realizzazione di nuove aree di parcheggio e la funicolare per Marina”
Iniziative per il prossimo mandato, ci dice almeno tre obiettivi?
Proseguire nelle iniziative culturali che già stiamo portando avanti, E devo dire che sotto questo aspetto davvero siamo invidiati anche dai comuni viciniori. Siamo riusciti a fare tanto con la presentazione in media di due libri a settimana. Abbiamo manifestazioni ed eventi tutto l’anno, a maggior ragione nel periodo estivo. Per quanto riguarda i lavori pubblici inizieremo lo svuotamento del parcheggio della stazione per farne uno di tre piani più quello esistente, per complessivi 850 posti e con ingresso dalla statale 18. Siamo alla conclusione dell’iter per il parcheggio nella zona della scuola media dove prevediamo di realizzare un parcheggio di 350 posti con un project financing; mentre sotto all’autostrada un parcheggio per gli autobus. Il tutto sarà integrato con il vettore Vietri-Marina. In pratica, una funicolare che scende partendo da dove è situato il nostro Ufficio tecnico comunale ed arriva a Marina. Il progetto è già pronto. Stiamo parlando in investimenti per complessivi 50-60 milioni di euro.
“Tra gli obiettivi c’è sempre il sogno di realizzare una darsena e recuperare il rapporto con il mare”
E poi?
Pensiamo poi di implementare il pontile a Marina e poi c’è sempre il sogno di realizzare una darsena perché c’è il problema dell’insabbiamento. Vietri e Cava hanno perso il rapporto con il mare. Cava aveva il porto dell’Abbazia benedettina nella zona del Fuenti. Dopo l’alluvione del 1954 abbiamo perso l’attracco ed il fondale alto. E abbiamo perso anche la cantieristica, spostata a Salerno e poi è andata via anche da lì. Raito era un paese di marittimi che andavano a lavorare pure all’estero. Ecco, da vietresi, come dicevo prima, dobbiamo riprendere il rapporto con il mare. Infine, realizzare l’uscita e l’entrata per Salerno sull’autostrada perché la frana che in questi giorni blocca la ferrovia, per non parlare delle frane che si sono verificate sulla statale 18, bloccando così la circolazione per Salerno. In ultimo, stiamo andando avanti con il Comune di Cetara e l’Ente parco per realizzare un’area marina protetta.
“Come consigliere provinciale sono chiamato a rappresentare le problematiche di Cava così come della Costiera amalfitana”
A proposito di quest’ultimo obiettivo, di recente quale consigliere provinciale ha avuto la delega al mare ed all’ambiente…
Ho già partecipato ad un incontro per quanto riguarda il depuratore di Maiori e Minori anche con il vice presidente regionale Fulvio Bonavitacola. Credo che abbiamo superato alcuni interrogativi posti dal comune di Maiori e Minori. Mi dovrò occupare dei ripascimenti della costa sui quali vi sono dei progetti per Sapri, Pisciotta e più in generale la costiera cilentana. Ma vedremo di portare avanti anche quelli già approntati da Maiori e Minori ed a seguire Vietri che però deve predisporre il progetto.
Nella sua elezione a consigliere provinciale ha avuto anche il sostegno del PD cavese. Si parla anzi di un progetto comune tra Pd cavese e vietrese. Ce lo conferma?
Si, abbiamo fatto già un primo incontro in tal senso. Pensiamo ad una squadra un po’ più coesa tra Cava e Vietri perché condividiamo le stesse problematiche, A partire dalla viabilità. Non dimentichiamo, ad esempio, la morte lo scorso anno di due cavesi e due vietresi sulla strada provinciale che collega i due comuni. Insomma, da soli facciamo poco rumore, insieme possiamo puntare ad ottenere maggiori risultati. In questa fase abbiamo coinvolto Cava e Vietri, ma cercheremo di allargare il discorso agli altri comuni della Costiera a cominciare da Cetara.
Insomma, Cava de’ Tirreni ora è rappresentata da lei in Provincia?
Il consigliere provinciale deve rappresentare tutta la provincia, essendo io in particolare “vietri-cavese” sono chiamato a rappresentare le problematiche di Cava così come della Costiera amalfitana. Ripeto, non possiamo più pensare di essere due tifoserie. Dobbiamo pensarci come una sola comunità. Inviterò il sindaco Servalli a fare qualcosa insieme riguardo al PNRR. Lavoriamo insieme, con un rapporto di stima reciproca ad esempio pensando di fare un percorso naturalistico lungo il fiume Bonea che risalga fino a sotto l’ospedale di Cava.
“Cava, Cetara e Vietri non possono pensare di essere realtà divise, bensì porsi in sinergia”
Basta, quindi, alla politica del campanile?
Sicuramente. Cava ha molti spazi, possiamo pensare di ospitare i pullman turistici con i visitatori che al mattino stanno al mare da noi ed il pomeriggio possono trascorrere del tempo visitando Cava ed i suoi portici e fare shopping nei negozi cittadini. Pensare di essere due realtà divise è oggi quanto mai anacronistico e sbagliato. Lo stesso vale per Cetara. Possiamo pensare anche di riprendere i sentieri naturalistici che porta con sé una fetta di turismo. Così come non ha senso farsi la guerra nel settore ceramico. Cava ha degli spazi industriali e noi invece la parte artistica, possiamo portare avanti un discorso territoriale più ampio come avviene a Faenza, a Deruta, a Montelupo Fiorentino.
In conclusione possiamo dire che Cava e Vietri devono procedere in sinergia e che il loro futuro li deve vedere uniti nel conseguire obiettivi comuni per la loro crescita e sviluppo?
Assolutamente sì.