scritto da Redazione Ulisseonline - 16 Novembre 2016 09:31

Vietri, l’architetto cavese Onofrio della Cava raccontato dal professor Paolo Peduto

“I cavesi erano bravi costruttori. La “Strada Statale 19” è stata realizzata da maestranze cavesi. Il ponte di Molina di Vietri è stato costruito, nel 1564, dai cavesi.  Tutte le torri vicereali della nostra zona, fino a Reggio Calabria, sono state costruite dai cavesi. Cavese era l’architetto, ingegnere e scultore, Onofrio Della Cava, che, a Roma, diresse il restauro di Santa Maria di Ponte Rotto e, nel 1436, costruì a Ragusa, l’odierna Dubrovnik, due fontane monumentali denominate: la più grande, “Fontana di Onofrio”, simile ad un piccolo battistero, e la più piccola “Fontana di la Cava”. Onofrio Della Cava ricostruì a Ragusa anche l’impianto idrico cittadino e riedificò l’importante “Palazzo dei Rettori”, gravemente danneggiato da un’esplosione. Nel 1451 Della Cava lavorò alla costruzione di Castel Nuovo a Napoli come ricordato in uno studio, del 1567, dell’Alberti che definì Onofrio Della Cava il “fabbricatore “ di Castel Nuovo di Napoli. Della Cava, personaggio autorevole  del cantiere, svolse altri importanti lavori per conto di Alfonso I D’Aragona”.

E’ stato il professor Paolo Peduto, Ordinario di Archeologia all’Università di Salerno, a tracciare il profilo dell’architetto, ingegnere, scultore Onofrio Della Cava, durante il quinto degli “Incontri di Cultura” organizzato, presso l’Oratorio dell’Arciconfraternita della SS. Annunziata e SS. Rosario di Vietri sul Mare, dal professor Antonio Gazia, Direttore Artistico de “La Congrega Letteraria”, con la collaborazione fattiva di Alfonso Mauro e Francesco Citarella e con il sostegno dell’Amministrazione Comunale, nelle persone del Sindaco, l’avvocato  Francesco  Benincasa, e dell’Assessore alla Cultura, Giovanni De Simone.

Il professor Peduto,  ha ricordato che l’architetto Della Cava, oltre ad avere competenze e conoscenze tecniche,  aveva anche conoscenze di carattere umanistico: “Era un uomo del Rinascimento.  Un uomo completo e straordinario, con  un’esperienza rinascimentale  di tipo tardo gotico  – veneziano e catalano, ”. L’archeologo salernitano ha anche illustrato, attraverso delle slide, alcune delle architetture rinascimentali, presenti sul nostro territorio, come la chiesa di San Giovanni Battista di Vietri sul Mare:” Un’opera degna della grande architettura napoletana”. Il professore Antonio  Gazia  che ha introdotto il professor Peduto,  ha definito gli archeologi:” Sentinelle del territorio”  e ricordato che:” Dell’architetto Onofrio Della Cava parla anche Masuccio Salernitano nel suo” Novellino”.

Il giovane e brillante Alfonso Vincenzo  Mauro, Direttore Artistico del “Premio Poesis”,  ha ricordato di aver partecipato, in veste di giurato, alla cerimonia di premiazione del III Concorso Internazionale di Poesia Parasio – Città Di Imperia:” In quella occasione si è favorevolmente discusso di un gemellaggio con il nostro concorso internazionale di poesia per studenti “Poesis”. L’architetto Daniela Scalese, Presidente dell’Associazione Culturale CEO, ha proposto un confronto tra l’architettura contemporanea e quella rinascimentale. La serata è stata impreziosita dalla presenza di un duo di violiniste dell’associazione “Estate Classica”, diretta dalla professoressa Nella Pinto:  Giovanna Serretiello e Chiara Gaeta che hanno incantato i presenti eseguendo due famosi brani di Ennio Morricone: “C’era una volta il West” e Playng Love” e “Over the Raimbow” di  Harold Arlen.

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