Di salute e ambiente si è parlato in un convegno organizzato al Teatro Don Bosco di Vietri sul Mare dall’Amministrazione Comunale in sinergia con il Movimento della Salute dei Nostri Figli di Dragonea, al quale hanno partecipato illustri relatori.
Il sindaco Francesco Benincasa e l’assessore alle Politiche Ambientali Mario Pagano, da tempo particolarmente attenti al tema dell’ambiente, hanno fortemente voluto che si organizzasse il convegno per verificare se il territorio vietrese presenta dei rischi ambientali. “Nel nostro territorio abbiamo due aree nelle quali vi è una maggiore incidenza di malattie tumorali: quello di Dragonea e quello prospiciente il fiume Bonea” ha spiegato il sindaco Benincasa.
“Tutti insieme, uniti, e con qualsiasi sacrificio dobbiamo trovare le modalità per attenuare questo fenomeno di cui non conosciamo esattamente la fonte. Una seria preoccupazione deriva dall’inquinamento proveniente dalle onde elettromagnetiche. Per ben due volte abbiamo fatto effettuare degli studi sulle antenne posizionate nella frazione di Dragonea, sia da parte di ingegneri dell’Università di Salerno che ci assicurarono che non sussistevano motivi di preoccupazione, sia con un camper, fornito di centralina di monitoraggio, che ha stazionato per alcuni mesi nella Frazione di Dragonea constatando che i valori delle onde elettromagnetiche rientravano nei limiti. A noi interessa la salute dei nostri cittadini e l’incontro di questa sera è soltanto l’inizio di un percorso per arrivare alla soluzione del problema”.
L’assessore Mario Pagano ha ricordato che il percorso da intraprendere prevede uno stanziamento di fondi per l’effettuazione di un nuovo monitoraggio delle onde elettromagnetiche, dopo quello già fatto nel 2011, un censimento degli impianti presenti sul territorio e una regolamentazione che possa conformarsi al codice delle telecomunicazione del 2003, oltre ad una campagna di sensibilizzazione nelle scuole”.
L’avvocato Gerardo Calabrese, assessore alle Politiche Ambientali di Salerno ha raccontato l’esperienza del Comune di Salerno riguardo la problematica dell’inquinamento elettromagnetico: “Ci siamo dotati, di un regolamento comunale con l’individuazione di siti di proprietà comunale dove, in accordo con gli operatori di telefonia mobile, installare le antenne che vengono monitorate in modo continuo con centraline che monitorano tutte le fonti di inquinamento elettromagnetico. Con questo sistema il Comune introita i canoni di locazione versati dall’operatore che vengono vincolati ed utilizzati proprio per finanziare queste operazioni di monitoraggio”.
Il dottor Luigi Cremone, Chirurgo Oncologo, già Coordinatore Registro Tumori Provincia di Salerno ha spiegato che al Sud i tumori sono minori rispetto al Nord anche se in Campania, per la presenza della “Terra dei Fuochi”, alcuni tumori, come quelli del fegato, della vescica e della tiroide sono in aumento: “L’incidenza dei tumori cerebrali in provincia di Salerno è dell’1,7%”.
Il professor Carmine Lubritto, del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Ambientali, Biologiche e Farmaceutiche della II Università di Napoli ha dato alcuni consigli pratici: “Il telefonino è una sorgente di inquinamento elettromagnetico che portiamo a meno di un centimetro dall’orecchio. E’ consigliabile parlare con l’auricolare dotato di filo e, quando si chiama una persona, è preferibile tenere il telefonino lontano dall’orecchio perché in quel momento c’è una emissione maggiore di campi elettromagnetici”.
Il professor Lubritto ha anche precisato che dagli studi scientifici sulle stazioni radio base, quelle di telefonia mobile, non sono stati riscontrati effetti biologici: “I Comuni possono cercare di avere un controllo del territorio con monitoraggi continui e regolamentare e pianificare gli interventi”.
Il professor Vincenzo Belgiorno, Dipartimento di Ingegneria Civile dell’Università degli Studi di Salerno, ha spiegato come vengono definiti i limiti normativi:” Il limite normativo è il rischio che possiamo accettare. Possiamo controllarlo attraverso un monitoraggio continuo”.
Il dottor Giancarlo Chiavazzo, Responsabile Scientifico di Legambiente Campania, ha spiegato quali dovrebbero essere le strategie per affrontare i rischi dei quali ancora non c’è certezza: “C’è molto da lavorare sulla regolamentazione, a livello locale, per pianificare l’installazione di stazioni radio base. Bisogna condividere con i gestori le esigenze di copertura di servizio con il livello di protezione della collettività”.
Il signor Giuseppe Apuzzo, presidente del “Movimento della Salute dei Nostri Figli” di Dragonea, padre di Michele che è deceduto a soli 10 anni per una malattia rara, ha chiesto la delocalizzazione delle antenne e un monitoraggio continuo dell’emanazione dei campi magnetici: “Chiediamo anche un censimento delle antenne presenti a Dragonea”.
Il signor Antonino Petrillo, Presidente dell’associazione “Sospasitalia – Progetto ambiente e sociale”, ha illustrato gli scopi dell’associazione, che conta circa 33.000 soci, che ha l’obiettivo di raccogliere, porta a porta, gli oli domestici esausti in provincia di Salerno.