scritto da Roberto Ruocco - 24 Agosto 2022 12:52

Una scelta di vita: Gaspare di Lieto, minorese doc, racconta la sua passione per il jazz

Gaspare Di Lieto
Foto di Michele Pappalardo

Dalla musica classica al blues e al jazz

La Costa d’ Amalfi ha da sempre esercitato un fascino ammaliatore che ha conquistato artisti e uomini di cultura internazionali, basta citare nomi come Stefano Andres, Riccardo Bacchelli, Emilio Cecchi, Kurt Craemer, Escher, Eduardo De Filippo, Anna Magnani e Roberto Rossellini e tanti altri che a partire dall’800 hanno visitato o soggiornato per lunghi periodi nella Divina Costa.

Non di meno poeti come Alfonso Gatto e Giannino di Lieto, seguiti nel tempo da Antonio Trucillo, hanno preso da essa ispirazione per le loro liriche. Una magia che si ripete ancora oggi, ammaliando schiere di poeti, scrittori, musicisti. La Costiera Amalfitana ha un humus poetico ed artistico che coinvolge tutto il territorio, con i suoi anfratti, i suoi giardini sospesi, i suoi orti curati con meticolosità e tenacia, con i suoi abitanti, “caparbiamente” attaccati alla propria terra.

Non poteva tutto questo non produrre frutti, su un intero territorio, magico e fiabesco, ma pure ricco di problemi frastagliati come la sua costa. Chi è nato in Costiera non può dimenticare la propria origine, ed anche se si allontana per vari motivi dal suo borgo di origine, la malia trova radice profondo nel proprio cuore.

Non si sottrae a tutto questo Gaspare Di Lieto, minorese doc, noto pianista e compositore jazz, che incontriamo in un momento di riposo e di tranquillità.

Ci colpisce il timbro di voce, il parlare calmo e riflessivo del musicista, che da oltre mezzo secolo calca la scena musicale del jazz.

Genere musicale che in questi giorni, con la scomparsa di Piero Angela, anch’egli appassionato ed eccellente esecutore di jazz, è balzato all’attenzione anche dei non addetti ai lavori.

Sicuramente un genere musicale di nicchia, ma con un suo grande e particolare fascino.

Ripercorriamo, con Gaspare Di Lieto, il suo itinerario artistico, partito da lontano, quando a 7 anni, la mamma, in gioventù pianista dilettante, lo invogliò ad intraprendere lo studio del pianoforte.

Ci dice il musicista:“All’inizio accolsi l’invito di mia madre più per affetto filiale che per reale convinzione. Ma poi, trasferendomi a Salerno con la famiglia, iniziai a prendere lezioni, mi iscrissi come privatista alla sezione staccata del Conservatorio San Pietro a Maiella, ospitata allora presso il Liceo Musicale sito in piazza Porta Nova, e la passione per la musica sbocciò come d ‘incanto.. Da qui inizia il lungo viaggio, dalla musica classica al blues, e poi come percorso naturale, si passa all’amore sconfinato per il jazz”.

E continua:”Da lì prese avvio la mia crescita musicale, con esperienze adolescenziali con ragazzi come me, creando una piccola band, animati dalla passione per il blues. Molti di loro hanno poi fatto scelte di vita diverse e le mie frequentazioni musicali si sono poi allargate a tanti altri validi musicisti, assumendo man mano una veste professionale.

Ricorda con nostalgia: “La prima volta che, ancora bambino, ho messo le mani sulla tastiera del pianoforte è stato sotto la guida del maestro Raffaele Galibardi della Banda musicale di Minori, istituita all’inizio del novecento dal fratello di mio nonno Luigi Di Lieto, parroco della parrocchia di San Michele a Torre”. Un’istituzione nata dalla forte passione per la musica del sacerdote. Infatti, don Luigi suonava molti strumenti musicali e mise su questa banda per aggregare i ragazzini delle scuole medie che erano svantaggiati rispetto ai loro coetanei del centro del paese, essendo il villaggio di Torre collegato solo con numerose scale”.

La passione per il jazz non poteva non dare i suoi frutti, ed infatti nel corso degli anni Gaspare Di Lieto, ha collaborato con alcuni fra i migliori musicisti italiani ed internazionali con i quali ha inciso diversi cd fra i quali :“Dance of the whales” con Giovanni Amato, Alfonso Deidda, Daniel Studer e Pietro Iodice, ” Lemon Lips” e “Live at Jazz on the Coast” con il grande sassofonista Larry Schneider, Dario Deidda e Amedeo Ariano, e “Waltz for My Son”, una prestigiosa collaborazione con i magnifici Billy Harper, Fabrizio Bosso, Reuben Rogers e Eric Harland.

Incisioni di gran valore rivolte ad un pubblico scelto ed attento, nelle quali risalta non solo la sua sensibilità di musicista, ma anche la sua squisita vena compositiva, quale autore di gran parte dei brani inclusi in queste registrazioni.

Nel 2021 ha poi composto ed eseguito al pianoforte le musiche per la colonna sonora del film “La Casa della Poesia – Una passione resistente“, del regista Giuseppe De Marco.

Dal 1995 al 2012 è stato il direttore artistico del prestigioso festival internazionale “Jazz on the Coast” che ha annoverato fra i suoi ospiti musicisti come Joe Zawinul, Herbie Hancock, Randy Weston, Wayne Shorter, Amhad Jamal, Hank Jones, Roy Hargrove, Joe Lovano, Dave Holland, Chucho Valdés, Johnny Griffin, solo per citarne alcuni fra i tanti.

Da più di venti anni inoltre Gaspare Di Lieto è impegnato in una proficua collaborazione in readings di “Jazz poetry” con alcuni dei più grandi poeti della beat generation statunitense come Amiri Baraka, Sonia Sànchez, Jack Hirschman, Lawrence Ferlinghetti, Michael McClure, Martin Matz.

È prevista a breve la pubblicazione di un Cd con alcune delle registrazioni più significative di questi incontri, effettuate nel corso di questi anni.

Un artista a tutto tondo che ama e vive il jazz.

Giornalista pubblicista, ha collaborato con numerose testate quali E'Costiera, ECOmagazine, Fermento, Agire, Il Salvagente, Cronache del Mezzogiorno. E' tra i giornalisti che presentano le pubblicazioni partecipanti alla Rassegna letteraria Premio Com&Te. Sin dall'inizio collabora con Ulisse on line, di cui è il referente è il punto di riferimento per l'intera Costiera Amalfitana.

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