Un raggio di sole illumina l’Arechi: Salernitana 2 – Ischia Isolaverde 1
La Salernitana ritrova la vittoria nelle mura amiche dopo il pareggio strappato coi capelli la settimana scorsa alla Vigor Lamezia. Pareggio, recuperato in extremis, visto il doppio vantaggio ospite, che aveva messo sulla graticola mister Menichini, tanto che nel concitato post partita voci confuse e diffuse paventavano addirittura un possibile esonero.
La pioggia di critiche al tecnico e alla squadra, e il tam tam sui media locali, hanno alzato molto la tensione per questa partita contro gli onesti e rimaneggiatissimi isolani che galleggiano a fondo classifica nel girone C. Un’alluvione di parole, spesso estemporanee e gratuite, che facevano il paio alla pioggia incessante dei giorni scorsi.
Una partita quindi che si preannunciava abbastanza agevole e che era stata trasformata, anche per la concomitante chiusura del calciomercato (senza colpi granata), in qualcosa di molto più importante. Attesa e tensione avvertita in campo e sugli spalti anche per il presunto “aut-aut” che la società avrebbe dato al tecnico, obbligato a vincere – e vincere bene – le gare contro l’Ischia e poi contro il Melfi in trasferta. Andiamo con ordine e vediamo le risposte date dal campo e dal patron Lotito nel dopogara.
La gara. La Salernitana vince 2–1 contro l’Ischia in maniera molto più larga di quanto il risultato non dica. La gara stenta a decollare, in un’Arechi finalmente baciato da un timido sole quasi primaverile, con circa settemila spettatori, nonostante una prevendita più fiacca del solito.
Dopo l’avvio soporifero al 25’ Nalini sorprende Ioime con una perfetta parabola su calcio di punizione per l’1–0 granata. Sbloccato il risultato, la Salernitana gioca con tranquillità mostrando finalmente buone trame e il tanto agognato gioco. In scioltezza e col vantaggio di un goal i granata sfiorano il raddoppio con Moro, la cui conclusione è sporcata in angolo da un avversario. Subito dopo ci prova Favasuli, Ioime (protagonista di una zuffa nel finale con Gabionetta) fa buona guardia. Si va negli spogliatoi, a prendere un tè caldo, con i padroni di casa avanti di un gol.
La ripresa ricomincia nel segno granata, la Salernitana raddoppia: Favasuli (sempre discusso!) serve al centro dell’area bomber Calil, che con un perfetto tocco in anticipo sul primo palo firma il tredicesimo gol stagionale e mette i suoi nella comoda posizione del doppio vantaggio. Reti che potrebbero aumentare al 12’ per chiudere definitivamente la contesa, se il testardo Favasuli, impossessatosi della sfera, dopo aver conquistato un dubbio calcio di rigore, non si fosse ostinato a calciare, togliendo la possibilità a Calil di fare doppietta, e facendosi respingere da Ioime la conclusione sbilenca a mezza altezza. La legge del calcio non si smentisce mai, goal sbagliato goal subito, alla mezz’ora circa un altro rigore dubbio, stavolta concesso agli ospiti per un fallo di uno straordinario Colombo, visto dall’arbitro e da pochi altri, viene realizzato da Infantino.
Manca un quarto d’ora più recupero e la partita è virtualmente aperta ma onestamente gli ospiti, a dispetto di quanto poi dica il loro mister in sala stampa, non riescono a impensierire la retroguardia granata, né a memoria lo hanno fatto granché durante la gara. La Salernitana risponde presente e porta a casa una vittoria che la riproietta temporaneamente al primo posto in classifica, in attesa di Benevento – Lupa Roma, e, soprattutto, la tira fuori dalle secche di polemiche e strumentalizzazioni nelle quali si era, per propri demeriti, cacciata.
Gli uomini. Con il gruppo quasi al completo Menichini, a furor di popolo, rispolvera il 4-3-3 con Pestrin diga e regista di centrocampo ai cui lati giostrano il fischiato Favasuli e l’ottimo e concreto Moro.
La difesa confermata coi suoi uomini migliori, col solo ballottaggio Franco-Bocchetti vinto nell’occasione da quest’ultimo; in attacco invece Negro e Nalini ai lati del capocannoniere Calil. Prestazione di grande livello di tutta la retroguardia con Colombo e Lanzaro sugli altri, Pestrin solita garanzia e un ottimo Moro, mai visto a questi livelli a Salerno. Buona anche la prova di Favasuli a dispetto del rigore calciato malamente, impreziosita dall’assist per il secondo goal. Garanzia Calil, verve ritrovata per Nalini e abulia atavica di un Negro ancora palesemente in ritardo di condizione.
L’ingresso in campo di Gabionetta, distintosi solo per una polemica con il portiere ospite, Perrulli e Mendicino buono solo per gli amanti delle statistiche. Tocca mettersi in forma per il rush finale e per la madre di tutte le sfide in calendario l’8 marzo contro il Benevento.
Sala Stampa. .“L’episodio del rigore poteva sicuramente chiudere prima la gara, ma il calcio è anche questo. Nonostante il goal dell’Ischia, il risultato non è mai stato in discussione e da domani penseremo alla prossima partita”. Così il Patron Claudio Lotito alquanto nervoso è intervenuto in sala stampa al termine di Salernitana – Ischia.
“La squadra è stata messa in campo con il modulo giusto e funzionale alle caratteristiche dei nostri giocatori, bisogna essere soddisfatti della prova di una difesa che non ha concesso niente all’avversario. Ora sento dire che servono ancora altri giocatori, con tutto il rispetto credo che tutta la rosa sia formata da elementi di categoria superiore, provenienti dalla B o dalla A. Da correggere c’è poco, ma al meglio non c’è mai fine”.
Lotito prosegue alzando i toni: “Un conto è parlare di pallone, un conto è parlare di calcio. Mi dicono che Nalini può giocare da mezz’ala, poi si dice che manca un centrocampista, la realtà è che la Salernitana ha Favasuli, Pestrin, Bovo e Moro che hanno caratteristiche importanti grazie alle quali non abbiamo difficoltà. – Continua ancora l’imprenditore romano – Ci vuole rispetto dei ruoli e delle competenze, vediamo a fine campionato dove sarà la Salernitana prima di emettere giudizi affrettati”. Il Patron chiude evidenziando: “Come più volte ribadito, la squadra è molto competitiva ma, come altrettanto sottolineato, qualora dovesse esserci necessità la Società non si tirerà indietro”.
Un Menichini serafico come sempre arriva in sala stampa dopo il ciclone Lotito: “Oggi non siamo stati bravi a chiudere la partita. – così il tecnico – Non abbiamo rischiato praticamente nulla, costruendo diverse palle goal per arrotondare il risultato. Il rigore sbagliato è stato l’episodio più nitido, ma la squadra ha giocato, ha lottato e ha disputato una buona partita. Oggi abbiamo raggiunto la quota 51 punti, che rappresentano un bottino molto significativo”.
Le sorti del campionato si decidono, in primavera, e la Salernitana, dopo il passaggio a vuoto invernale, con allenamenti mirati e spirito di gruppo, saprà riconquistare il primato, col gioco e i punti, a cominciare da sabato prossimo col Melfi in trasferta, ove sarà chiaro se la stagione è finalmente ad una svolta definitiva.
In attesa ovviamente della corazzata Benevento…