SP 75 Avvocatella: Gaetano Vicinanza del Comitato Civico Dragonea: “Strada non sicura, la Provincia dovrebbe attivarsi”
La Provincia di Salerno sta proseguendo i lavori per la riapertura della SP 75 Avvocatella, iniziati tre giorni fa, dopo la conclusione dei lavori di messa in sicurezza da parte dei proprietari del costone roccioso che sporge sulla strada.
La strada è interdetta al traffico da sette mesi e i lavori sono cominciati, tra molti affanni, lo scorso febbraio. La Provincia sta ora provvedendo alla sistemazione della zona sottostante il costone e alla messa in posa delle reti paramass, dopo che l’arteria stradale, importante strada di collegamento tra Cava de’ Tirreni, Vietri sul Mare e la Costiera Amalfitana, è stata aperta al transito dei residenti per una quindicina di giorni, permettendo loro di prendere una boccata d’ossigeno dai tanti disagi patiti per la chiusura.
Il presidente della Provincia, Michele Strianese, ha parlato di intervento atto a migliorare la sicurezza della rete viaria e di lavori di messa in sicurezza. Immediata è giunta la replica del geometra Gaetano Vicinanza, membro del Comitato Civico Dragonea, che in tutti questi mesi si è battuto per il superamento degli ostacoli burocratici che ostavano alla riapertura della SP 75.
“Ci fa piacere apprendere questa notizia – replica il signor Vicinanza in una nota stampa – che comunque arriva dopo circa 8 mesi di attesa”.
“Ecco – conclude Gaetano Vicinanza – il presidente Strianese prima di parlare di messa in sicurezza dovrebbe farsi una passeggiata e rendersi conto di persona. Pur comprendendo la necessità di apparire e di essere sempre pronti a prendersi meriti che non si hanno, abbiate il buon senso di verificare quello che scrivete e/o condividete!”.
Una attenta e minuziosa analisi tecnica questa esposta da Vicinanza, ricca di trasporto e di veemenza giustificate da una lunga e frustrante attesa che hanno patito anche le altre migliaia di cittadini delle frazioni di Vietri e Cava che hanno dovuto subire per troppi mesi pesanti disagi e che spesso si sono sentiti “sotto sequestro” o come topi in trappola.
Condivido quanto evidenziato nell’articolo e dal rappresentante Vicinanza, viene decantata l’importanza di un’arteria con tanto di propaganda e di sponsorizzazione mentre invece non si è mai fatto nulla per manutenerla nel limite dell’essenziale, con pulizia cunette, erbacce, arbusti e le tonnellate di rifiuti anche tossici nascosti per strada e nelle zone adiacenti la carreggiata e nei dirupi sovrastanti il Bonea, questa è la vera arte di valorizzare il nostro territorio. Per non parlare di frequenti casi di incidenti e di vere e proprie rappresaglie di delinquenti alcolizzati o drogati che utilizzano la zona per ogni sorta di faccenda malavitosa e di aggressioni. Si parlava di illuminazione dell’intera arteria “anni fa” nonché di una più ampia vigilanza della zona, purtroppo però come spesso accade sono i voti che smuovono le “montagne”. Per giunta è venuto a mancare anche il rettore del Santuario Don Gennaro, che aveva sempre un occhio di riguardo con la pulizia della zona quale luogo religioso e di silenzio. Ora più che mai chi di dovere si dovrà assumere le responsabilità che gli competete perché la pazienza è scaduta già da molto.