scritto da Redazione Ulisseonline - 12 Febbraio 2016 08:47

Sequestro depuratori in Costiera: le dichiarazioni del Sindaco di Praiano e le precisazioni dell’Ausino

«Esprimo anzitutto rispetto verso l’operato della Magistratura, alla quale forniremo tutta la collaborazione necessaria». E’ quanto dichiara il sindaco di Praiano Giovanni Di Martino dopo il sequestro giudiziario dell’mpianto di depurazione a seguito della maxi indagine della magistratura.

«Auspico -dichiara ancora il Sindaco- che questa attività possa servire ad accelerare l’iter amministrativo per la conclusione dell’appalto dell’impianto di depurazione consortile Praiano – Conca dei Marini – Furore, i cui lavori sono stati aggiudicati dall’impresa esecutrice e si è in attesa del definitivo sblocco dei fondi da parte della Regione Campania».

«A tal proposito -prosegue- rivolgo un appello alla Regione affinché ponga in essere tutto quanto necessario per dare immediato inizio ai lavori che la comunità locale attende da decenni. Le lungaggini burocratiche sovracomunali sono state il primo ostacolo alla definizione del progetto “Risanamento Ambientale dei corpi idrici superficiali della Provincia di Salerno”, all’interno del quale è compreso il progetto di costruzione dell’impianto di depurazione di Praiano, per un importo complessivo di € 4.208.904,00».

«I Comuni -afferma il Sindaco di Praiano- in sinergia tra loro, hanno fatto tutto quanto in loro potere per risolvere tale annosa vicenda; adesso è necessario lo sforzo conclusivo da parte della Regione. Nel frattempo, insieme all’Ausino S.p.A., ente gestore del ciclo integrato delle acque, continueremo nell’attività di monitoraggio e manutenzione della rete esistente, a tutela e a salvaguardia della salute pubblica e dell’immagine del nostro territorio».

«Plaudiamo all’iniziativa della Procura, augurandoci che questo sia il primo passo verso la soluzione definitiva dell’annosa problematica» è quanto a sua volta dichiara in una nota la dirigenza dell’Ausino S.p.A. – Servizi Idrici Integrati, a commento del sequestro preventivo e l’affidamento in custodia giudiziaria degli impianti di trattamento delle acque reflue in gestione proprio all’Ausino S.p.A., siti ad Amalfi (in località Porto ed in località Cieco) ed a Praiano (in località Vettica Maggiore ed in via Roma) a seguito di un’inchiesta che ha portato all’iscrizione del registro degli indagati anche  «alcuni esponenti tecnici” dello stesso Ausino.

L’iniziativa giudiziaria, continua la nota, «nasce anche dopo la trasmissione di copiosa documentazione richiesta dalla Procura alla nostra Azienda ed in seguito alle innumerevoli nostre sollecitazioni agli Enti competenti perché attuassero gli interventi, che in massima parte sono stati progettati proprio dalla nostra Azienda».

«La nostra Azienda -è ancora l’Ausino a parlare- da oggi in poi avrà modo di mettere in evidenza le tante difficoltà operative che deve affrontare quotidianamente e potrà, inoltre, avere un interlocutore altamente referenziato nominato dalla Procura di Salerno a garanzia del rispetto della legge, al quale dovrà rapportarsi per tutte le attività gestionali e di programmazione».

«L’operazione odierna  -osserva l’Ausino- appare  scontata ed inevitabile dopo  decenni  di inerzia.  Ancor più tenendo presente, malgrado l’assegnazione più di recente di finanziamenti di ingente entità, i tanti ritardi nella realizzazione dei nuovi impianti di depurazione, la cui attuazione non è stata affidata dalla Regione Campania alla nostra Azienda, ma nella fattispecie rispettivamente alla Provincia di Salerno ed al Comune di Amalfi».

«Ad ogni buon conto -precisa la nota dell’Ausino- la gestione di tali impianti, ancorché strutturalmente carenti, ha comunque garantito il rispetto dei parametri di legge per le acque di balneazione, classificate da anni come “eccellenti”  dall’ARPAC  nelle zone interessate».

«D’altra parte -conclude- dopo il commissariamento delle attività durato 12 anni (dal 1999 al 2011) e con l’attribuzione dei fondi per la realizzazione degli impianti ad altri Enti, l’Ausino S.p.A. ha potuto solamente dare un suo contributo nella fase di progettazione delle opere, restando fuori dall’attuazione, prevista a carico di altri Enti».

Rivista on line di politica, lavoro, impresa e società fondata e diretta da Pasquale Petrillo - Proprietà editoriale: Comunicazione & Territorio di Cava de' Tirreni, presieduta da Silvia Lamberti.

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