Sarno, operazione antibracconaggio dell’Enpa Salerno: “Caccia chiusa solo sulla carta”
Ennesima operazione antibracconaggio delle guardie Enpa (Ente Nazione Protezione Animali) di Salerno nell’agro nocerino. Questa volta in piena area Parco regionale fiume Sarno, dove è stato individuato un appostamento di caccia agli anatidi con tanto di stampi in plastica, richiami vivi e capanno con cartucce e bombe carta.
L’operazione ha avuto inizio prima dell’alba su segnalazione di alcuni cittadini. Un primo appostamento ha permesso di individuare l’area, nel comune di Scafati. Una volta sul posto gli agenti hanno notato una grossa gabbia a forma di colonna contenente dei tordi e lungo la sponda del fiume un appostamento con stampi riproducenti germani reali, alzavole, canapiglie, pavoncelle, chiurli e pivieri. In una gabbia erano detenuti tre germani reali in condizioni igieniche precarie. E a pochi metri un appostamento di caccia non autorizzato costruito con materiale ferroso e canna comune. All’interno dell’appostamento venivano rinvenute cartucce integre e quattro bombe carta, la più grande con almeno 4 kg di polvere da sparo.
Veniva individuato il proprietario del fondo e deferito all’Autorità Giudiziaria, gli animali idonei al volo venivano liberati sul posto e gli altri trasportati presso il CRAS (Centro Recupero Animali Selvatici) di Napoli.
“Il fiume Sarno costituisce zona Parco Regionale e vige il di divieto di attività venatoria, ma lungo il suo corso sono disseminati centinaia di stampi in plastica per attirare avifauna da abbattere, oltre a reti e nasse per la pesca di frodo -commenta Rocco Caiazza, guardia dell’Enpa di Salerno- agli animali non viene concessa nessuna tregua“.