Con il concerto: ”La Vita è in… canto” organizzato venerdì sera, nell’atrio del Duomo di Salerno, da Don Michele Pecoraro, parroco della Cattedrale, sono iniziati, in anteprima, i festeggiamenti in onore di San Matteo che, ogni anno, il 21 agosto, sono preceduti dall’alzata del Panno.
Don Michele, con la sua bella e limpida voce, per più di due ore, ha incantato le circa 500 persone che hanno gremito il quadriportico romanico. Don Michele, illuminato da un fascio di luce di forma circolare (occhio di bue), ha iniziato il concerto cantando il brano “Strada facendo”, di Claudio Baglioni, non dal palco, posto al centro del quadriportico, ma dalla parte finale del loggiato con balaustra che sormonta il nartece. Accompagnato dall’orchestra “St. Louis Band” composta da: Nicola De Angelis, alle tastiere; Enzo Celentano, al piano; Gerardo Genovese, alla chitarra; Maurizio Maiorino, al basso; Roberto Pipolo, alla batteria , e con le voci di Maria e Gerardo Postiglione, don Michele Pecoraro, presentato dalla giornalista Concita De Luca, ha proposto un repertorio di canzoni di successo di tutti i tempi, dagli anni ’50 ad oggi, come: “Nel blu dipinto di blu” di Domenico Modugno; “Uomini soli” dei Pooh; “Un’avventura” di Lucio Battisti; “Il Mondo” di Jimmy Fontana; “Il Pescatore” di Fabrizio De Andrè; “Rose rosse” di Massimo Ranieri; “ L’Italiano” di Toto Cutugno. Don Michele, che è anche sceso tra il pubblico e invitato tutti a cantare, ha anche cantato brani di contenuto sociale, come “Maddalena”, di don Giuseppe Moscati, e spirituali, come “Fili di Cuore” di Marcello Marrocchi, oltre ad una parafrasi del Vangelo e perfino una preghiera.
C’è stata poi una parentesi dedicata a brani della canzone classica napoletana come “O surdato ‘nnammurato”, “Te voglio bene assaje” e la coinvolgente tarantella “Simme e’Napule,paisà”. Don Michele ha cantato anche il famoso brano dei Nomadi, “Io Vagabondo” insieme al piccolo Francesco Pio, di cinque anni, e la bellissima “Grazie perché” di Gianni Morandi insieme alla bravissima cantante del gruppo, Maria. Don Michele ha anche cantato alcune canzoni del repertorio classico romano, dedicate al Vescovo Moretti, tra le quali: “Tanto pe’ cantà”, “Chitarra romana” e “Ma che ce frega ma che ce importa”.
Il Vescovo, Monsignor Luigi Moretti, ha apprezzato l’interpretazione di don Michele:” E’ un vero Vulcano! Momenti come questi sono utili per costruire una dimensione comunitaria. Oggi la “relazione” è in crisi e tutto ciò che favorisce l’incontro, la condivisione e la conoscenza, è ricchezza”. Entusiasta il Cardinale Raffaele Martino che non aveva mai ascoltato don Michele:” E’ splendido. Per me è stato una sorpresa. Il suo canto è la maniera più bella per esprimere la Fede”. Il giornalista Paolo Romano, ha portato i saluti dei componenti del neocostituito “Comitato per i Festeggiamenti di San Matteo” , composto da 18 persone di varia estrazione sociale tra i quali anche l’Onorevole Alfonso Andria. ”Tante idee saranno portate avanti per ridare nuova linfa a questa tradizione di fede e di cultura che ci lega al Santo Patrono” ha spiegato Romano. Il portavoce del “Gruppo dei Portatori di San Matteo”, Alfonso De Simone, ha ricordato che i portatori sono circa 150 e che il Consiglio Direttivo, composto da Ciro De Caro, Raffaele Amoroso, Angelo De Angelis, Salvatore Senatore, Alfonso De Simone e Ciro Borsa, ha contribuito a stilare un documento, (dopo i fatti accaduti durante la processione del 2014), nel quale si disciplina il corretto espletamento del servizio di portatore:” E’ stato raggiunto un importante risultato di “riqualificazione” della figura del portatore. Un nostro rappresentante, inoltre, parteciperà alle riunioni del “Comitato per i Festeggiamenti Patronali”. La nostra presenza è finalizzata a fornire un contributo di esperienza maturata su strada con l’obiettivo di vivere la processione di San Matteo come un momento di profonda fede , per rinnovare e consolidare il legame tra la comunità cristiana e quella civile della nostra citta”.
In rappresentanza di tutti i fedeli, la professoressa Maria Rosaria Pellegrino ha confermato la grande devozione dei fedeli a San Matteo: ” Dobbiamo e vogliamo avvicinarci alla sua meravigliosa figura di Apostolo, per conoscerlo meglio, accoglierlo come grande dono di Dio, per costruire insieme una comunità cittadina cristiana più impegnata e fedele”. Don Michele ha annunciato le prossime iniziative come la “ La Peregrinatio di San Matteo”.
”Il 2 settembre porteremo il busto di San Matteo in alcune parrocchie della Zona Orientale. Ci saranno poi le giornate giubilari per gli sposi, per i portatori e per tutti i volontari. Celebreremo anche una messa per tutti quelli che a Salerno si chiamano Matteo. Venerdì 5 agosto, nell’atrio del Duomo, ci sarà il concerto: ”Viaggio a Napoli” con cantanti lirici, provenienti da tutta Italia. Alla fine del concerto tutti i fedeli hanno lasciato un contributo volontario, necessario per restaurare il maestoso organo della Cattedrale.