Per la IX stagione di Mutaverso Teatro diretta da Vincenzo Albano e curata da Ablativo stasera 14 marzo alle 21.00 presso il Piccolo Teatro del Giullare di Salerno in scena “Sergio”, uno spettacolo di e con Francesca Sarteanesi in collaborazione drammaturgica con Tommaso Cheli, una produzione Kronoteatro e Scarti – Centro di Produzione Teatrale d’Innovazione con il sostegno di Armunia Residenze Artistiche – Festival Inequilibrio.
“Sergio” è una voce sola in una scena vuota, quella di Francesca Sarteanesi, finalista Premi Ubu 2021 come miglior attrice. Lo spettacolo è un monologo moderatamente brillante con qualche piccola impurità tendente all’opaco su un piccolo frammento di una vita qualsiasi, ma anche un dialogo intimo e affettivo o un colloquio interiore a cui il pubblico assiste come se stesse origliando una telefonata: si possono ascoltare soltanto le parole di chi è presente, mentre bisogna provare a riempire da soli, per dare un senso al discorso, le parole di chi si trova dall’altro lato della cornetta, guidati soprattutto dalle sensazioni che ci comunica chi viene “spiato”. Il tono della sua voce, le reazioni, la scelta delle priorità nei discorsi: “Quando s’andava a mangiare il pesce, Sergio. Alla tu mamma gli garbava tanto andà a mangià il pesce là, come ci si chiamava? Come era il ristorante? Come si mangiava. Te hai sempre scelto tutto giusto te. Tutto. Hai sempre avuto dei gusti, sempre avuto gusto anche nel mangiare, sempre le scelte giuste. Tutti prendevano il branzino, te lo ricordi? Noi si prendeva le triglie” oppure: “Scusami tanto Sergio, ma il sagittario non è mai contento. Se hai sposato un sagittario non è certo colpa tua”.