Salerno, stamani si è tenuto il Consiglio generale della Fnp Cisl: “Per i pensionati salernitani dati preoccupanti”
L’82% dei 160mila pensionati presenti in provincia di Salerno vive con una pensione al di sotto dei 1.000 euro e il 50% non supera la soglia dei 500 euro.
I dati, superiori alla media nazionale, sono stati resi noto questa mattina, durante il Consiglio generale della Fnp Cisl di Salerno tenutosi presso la sede della Camera di Commercio di via Allende.
«Purtroppo la fotografia del territorio non è confortante, anche se i segnali positivi ci sono», ha detto Giovanni Dell’Isola, segretario generale dei pensionati salernitani della Cisl.
«Grazie all’ultimo accordo tra il Governo Renzi e i sindacati confederali di Cgil, Cisl e Uil, infatti, a dicembre i pensionati riceveranno la cosiddetta quattordicesima. Si tratta di un aumento che va dai 35 ai 50 euro. Sicuramente è poco, ma nelle tasche di chi percepisce solo 500 euro al mese è già un segnale. Inoltre abbiamo ottenuto l’innalzamento della “No Tax Area”, da 7.500 euro a 8.125 euro, arrivando così all’auspicata equiparazione con i dipendenti pubblici. Sono piccoli segnali ma ancora tanto dobbiamo fare. Non è possibile, infatti, che la gente debba scegliere se curarsi o mettere il piatto a tavola. Non si può arrivare sempre a settembre con i tetti di spesa esauriti e le visite specialistiche convenzionate che si possono eseguire solo a pagamento».
Sulla stessa lunghezza d’onda anche Giuseppe Gargiulo, segretario regionale della Fnp Cisl campana. «I dati salernitani sono leggermente superiori a quelli regionali e parecchio distanti da quello nazionale. Qui la crisi si sente di più. Certo è che dei piccoli passi si sono iniziati a fare, ma serve ancora tanto per poter davvero dire che il momento peggiore ce lo siamo lasciati alle spalle».
A dare man forte alle battaglie dei pensionati anche Matteo Buono, segretario generale della Cisl Salerno, intervenuto al Consiglio generale della Fnp provinciale.
«Diventa tragico rappresentare chi perde il lavoro e chi non riesce a percepire la pensione dopo anni di fatica», ha detto. «Tante sono le cose che non vengono dette in materia di politiche sociali. Basti pensare che il Piano di Zona S8, quello che vede Salerno come Comune capofila, non ha speso qualcosa 800mila euro ed entro il 30 giugno 2018 deve erogare servizi per un totale di 2.200.000 euro. Noi come sindacato saremo vigili da questo punto di vista».
Ma il Consiglio generale della Fnp Salerno è servito anche per premiare tre storici iscritti della Cisl che hanno festeggiato il traguardo degli 80 anni, di cui quasi la metà trascorsa al servizio del sindacato. Rosmina Viscusi, Mimmo Cavallone e Gerardo Fortino, infatti, sono stati premiati con una targa consegnata dai massimi dirigenti della Cisl salernitana, per riconoscere la loro abnegazione alla causa dei lavoratori.