Salerno, seminario regionale della formazione dei quadri del terzo settore con Stefano Rodotà

Nel mentre il Parlamento era impegnato, venerdì pomeriggio 30 gennaio, nella terza votazione per l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica, il prof. Stefano Rodotà, “papabile” per tale carica, era impegnato a Salerno per la presentazione della sua pubblicazione dal titolo “Solidarietà: un’utopia necessaria” inaugurando, così, presso l’Hotel Salerno di Salerno, il Seminario finale regionale della formazione dei quadri del terzo settore 2014, che si è protratto fino a ieri domenica 1 febbraio.

Venendo sempre più a mancare il sostegno pubblico al “welfare”, sempre più assume valore l’attività di volontariato svolta da gruppi e associazioni che, singolarmente o in gruppo, si sostituiscono al “pubblico” per sopperirne le deficienze, anche in applicazione dell’art. 118 della Carta costituzionale nel quale è prevista  “l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà”.

L’attività di “Formazione Quadri Terzo Settore” tende, appunto, alla formazione di dirigenti che, fortemente motivati, pongono il loro tempo e le loro risorse a disposizione del volontariato per organizzare quelle Associazioni che intendono dedicarsi alle attività di solidarietà.

In Italia una “macroarea” raggruppa le sei regioni meridionali, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna  e Sicilia, in ciascuna delle quali operano centri di formazione che, annualmente, organizzano corsi teorici e pratici anche con laboratori formativi che, guidati da formatori esperti, producono non solo idee e progetti, ma anche supporti divulgativi delle attività concluse e di quelle in cantiere.

Particolarmente interessanti i filmati che ciascuna Regione produce, e che, in Campania, per due anni consecutivi, hanno affrontato il problema del recupero della Reggia di Carditello, un sito artistico-storico-culturale per anni abbandonato e che  è stato sottratto al rischio di divenire proprietà privata, e, quest’anno, una lezione didascalica sulla “terra dei fuochi” spiegata dai/ai bambini.

Né vanno sottaciuti gli ottimi filmati prodotti, quest’anno, dalle altre Regioni meridionali, tutti fondati sull’impegno in favore della integrazione di tutte le “minoranze”, non solo quelle costituite da uomini di diverse etnie, ma anche quelle derivanti da disabilità (Regione Puglia), ma anche sull’impegno per la salvaguardia del territorio: come quello della Calabria in difesa del territorio di Saline Ioniche dalla installazione di una centrale elettrica a carbone in uno dei golfi più splendidi del meridione nel quale, già negli anni scorsi, la mano di insipienti amministratori locali, consentì l’installazione della ex Liquichimica, mega-industria chimica ora dismessa, le cui strutture sono oggi in balia degli agenti atmosferici e deturpano ancora quel litorale: un episodio analogo a quello di Bagnoli in Campania, che ha deturpato uno dei più bei golfi d’Italia che Napoli vanta.

Tante attività coordinate da un gruppo di formatori, nazionali, regionali e locali, del quale fanno parte docenti universitari, studiosi, ricercatori, supportati da enti quali la “Fondazione con il Sud” presieduta da Carlo Borgomeo il quale, pure presente all’inizio dei lavori, ha interloquito con Stefano Rodotà nel corso di questo seminario che ha visto la partecipazione di circa trecento persone, in prevalenza giovani (ma non solo) provenienti dalle sei Regioni, tutte fortemente motivate al volontariato.

Sono da ricordare anche i 221 beni culturali del Meridione che partecipano all’iniziativa della “Fondazione con il Sud” che intende recuperare e valorizzare, con l’aiuto del “Terzo settore”, il patrimonio storico-artistico inutilizzato, come ha già fatto proprio per la Reggia di Carditello.

Un impegno, quindi, a 360 gradi in tutti i settori che hanno necessità di ottenere solidarietà e aiuti, e che va oltre la abusata e oramai anacronistica e negativa “filantropia”, come è stato ricordato più volte.

Nel corso del partecipato seminario sono intervenute tante personalità del mondo accademico, dei “media”, e di tutti gli operatori del sociale che hanno presentato i loro lavori già realizzati e  i progetti per il futuro.