Salerno, Rifondazione Comunista chiede l’attivazione delle vaccinazioni nelle farmacie comunali
“Il Partito della Rifondazione Comunista di Salerno, sulla scorta del c.d. Decreto Sostegni (D.L n. 41 del 22 marzo 2021) a proposito del coinvolgimento anche delle farmacie comunali nella campagna vaccinale anti-Covid, chiede ai Consorzi farmaceutici l’attivazione di questo fondamentale servizio al più presto possibile”.
L’obiettivo è che “la Campagna di vaccinazioni abbia un deciso incremento della sua capacità somministrativa, anche per ridurre quanto prima il numero dei morti per Covid che ancora oggi, 29 marzo 2021, ammonta a più di 415 persone.”
Già in molti Paesi dell’Unione Europea le farmacie svolgono questo compito, rappresentando “l’estrinsecazione della fondamentale funzione di prossimità della farmacia, soprattutto di quella comunale.”
Il riconoscimento della figura del farmacista (comunale) vaccinatore risulta essere di fondamentale importanza per “l’interesse pubblico e per il rispetto della Carta Costituzionale che, giova ribadirlo ancora una volta, all’art. 32 riconosce la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività.”
Il Partito della Rifondazione Comunista di Salerno, quindi, a più riprese ha chiesto che i Consorzi farmaceutici si attivino affinché alle farmacie comunali venga affidato il compito di somministrare il vaccino anti Covid per non sprecare ulteriore tempo.
“E ciò soprattutto per contrastare con ogni mezzo possibile questa pandemia, che come per tutti i fenomeni deleteri, colpisce vieppiù i poveri, gli emarginati, i deboli. Se infatti questo acceleratore di diseguaglianza che è diventato il Covid-19 ha colpito ormai irrimediabilmente la sfera sociale, economica di tutti, il Partito della Rifondazione Comunista di Salerno auspica che, almeno dal punto di vista medico-sanitario, la figura del farmacista (comunale) vaccinatore possa contribuire a ridurre al minimo il gap tra i cittadini abbienti e quelli indigenti.”