“La cultura è mangiare! Perché la cultura è la vita e, soprattutto, è passato, presente e futuro di tutti noi”. Con questo inno alla cultura ha concluso il suo interessante intervento il professor Michele Mirabella, regista teatrale, attore e conduttore televisivo di “Elisir” che, invitato a Salerno dal professor Francesco Orio, socio del Club Rotary Salerno Est, in occasione della nona edizione della “Borsa Orio”, ha partecipato alla conviviale rotariana, a lui dedicata, organizzata dal Presidente del Club Rotary Salerno Est, Pierluigi Carraro, che ha scelto di intitolare l’incontro “Con la cultura non si mangia?”, richiamando la famosa frase detta dall’ex Ministro dell’Economia Tremonti.
“Noi abbiamo aggiunto un punto interrogativo proprio per evidenziare che, come accade in tanti altri Paesi, ad esempio in Francia, che investono una buona quota del loro Prodotto Interno Lordo in cultura avendone un ritorno economico pari quasi al doppio della quota investita, una società più colta è sicuramente una società più competitiva e quindi che con la cultura si può e si deve mangiare”, ha precisato il Presidente Carraro.
Il professor Mirabella che insegna “Sociologia della comunicazione: teoria e tecniche dei mezzi di comunicazione di massa”, presso l’Università di Bari, ha spiegato, con grande ironia e simpatia che “con la cultura non si mangerà, ma sicuramente si digiunerà di più se continueremo ad essere ignoranti. Certo, studiare Petrarca non fa crescere immediatamente il fatturato di un Paese: il lavoro umano, la fatica, fanno mangiare. Dante Alighieri non si è mai domandato se con la cultura si mangia. Senza la cultura non può esistere un Paese, non cresce una Patria. La comunità si regge su quel patto storico che è la narrazione di se stessi. La cultura è il giacimento naturale dei saperi condivisi da una comunità”.
Mirabella ha richiamato il pensiero di alcuni filosofi greci e tedeschi e sottolineato la scadente qualità e preparazione di alcuni politici del nostro Parlamento, “Un politico non può non conoscere l’uso del congiuntivo”, ed esaltato la qualità delle nostre scuole, ”La scuola italiana è una delle migliori del mondo, nonostante tutte le riforme fatte a suo danno. Quando i nostri ragazzi sono costretti all’infamia dell’espatrio, perché qui non possono fare i ricercatori, ricevono encomi in tutte le Università degli altri Paesi”.
Mirabella ha anche ricordato che tutto ciò che oggi è civiltà nel mondo è nato nel bacino del Mediterraneo:” Con tutto il rispetto per le altre culture e civiltà, ma una buona parte delle conquiste della cultura e della scienza sono nate in quest’ambito. Noi ne siamo i tenutari, purtroppo, e non i depositari”.
Il professore pugliese ha anche spiegato che non crede nella società multiculturale:” Credo che ognuno debba tenersi la sua di cultura e debba scambiarsi con l’altro l’esperienza meravigliosa della propria visione del mondo. E’ bello essere diversi per potersi misurare, scambiarsi la lingua, l’esperienza, l’arte”.