“La Broncopatia Cronica Ostruttiva (BPCO ) è la terza causa di morte nel mondo. In un anno, muoiono circa 2,74 milioni di persone per BPCO. Oggi le Malattie Respiratorie rappresentano una vera e propria emergenza sanitaria e soprattutto sociale. Il tumore del polmone è ormai da tempo la prima causa di morte, per neoplasia, negli uomini e recentemente anche nella donna. Secondo l’OMS, ci sono nel mondo 100 – 150 milioni di persone che soffrono di asma e le morti associate a questa patologia sono circa 180 mila ogni anno. Purtroppo l’accesso alle cure di questi pazienti avviene, in una significativa percentuale di casi, quando la funzione polmonare è già notevolmente ridotta”.
Sono questi i dati preoccupanti ricordati dal dottor Natalino Barbato, Direttore dell’UOC di Pneumologia dell’Ospedale Da Procida dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Salerno e del Centro per la Disassuefazione dal Fumo e Cura delle Patologie Respiratorie Correlate che nelle giornate di venerdì e sabato ha organizzato, al Grand Hotel Salerno, coadiuvato dai dottori Sergio Farina, Domenico Giella e Antonio Visco, e dai componenti del Comitato Scientifico, la quarta edizione di “Pneumo Salerno”: un simposio di aggiornamento sulle Malattie Respiratorie, al quale hanno partecipato i maggiori esperti italiani di pneumologia che hanno discusso sulle ultime novità, sulla cura e la gestione delle malattie respiratorie aggiornando le numerose figure professionali ( oltre 140 ) che hanno partecipato al convegno: medici, farmacisti, tecnici della riabilitazione ed infermieri.
Il dottor Barbato ha anche evidenziato che vi è una nuova recrudescenza della Tubercolosi: “Anche a causa dei flussi migratori incontrollati” e spiegato che la Pneumologia si sta spostando dall’ambito prevalentemente clinico a quello diagnostico:” Dopo essere passati da una terapia sulla malattia alla terapia del malato, si sta passando oggi ad una terapia sulla cellula perché ogni malato, pur avendo la stessa malattia, ha una diversità. Si sta andando verso la genomica”.
Il dottor Barbato ha parlato anche dell’aderenza alla terapia:” E’ importante prescrivere un farmaco, ma è altrettanto importante assicurarsi che questo farmaco venga assunto. Se si da al paziente una istruzione maggiore sulla terapia, questi aderisce maggiormente alla terapia”.
Il professor Francesco Blasi (nella foto), uno dei massimi esperti della pneumologia italiana, Direttore del Dipartimento di Fisiopatologia e Trapianti dell’Università di Milano, ha spiegato quali sono oggi, alla luce delle recenti evidenze, le prospettive della BPCO che comunemente chiamiamo bronchite cronica o enfisema polmonare: “La BPCO colpisce circa il 10% della popolazione. Il fattore di rischio fondamentale è il fumo di sigaretta. Nei pazienti sopra i sessant’anni dal 30 al 40% della popolazione ha la BPCO. E’ importante la corretta diagnosi per definire il corretto approccio terapeutico. Stanno uscendo diversi nuovi farmaci per il trattamento della BPCO tra i quali quelli biologici che agiscono direttamente sui fattori infiammatori”.
Il professor Gennaro D’Amato, Coordinatore della Commissione Salute e Ambiente Respiratoria al Ministero della Salute, ha spiegato la correlazione esistente tra le patologie ostruttive polmonari, le variazioni climatiche e l’ambiente:” L’inquinamento esterno è caratterizzato, nelle città, dall’intenso traffico veicolare. Salerno ha una componente di vento che tende a ridurre la presenza dell’inquinamento. Il problema è quando si concentrano gli inquinanti per le alte pressioni atmosferiche, com’è accaduto quest’anno. Ciò comporta delle alterazioni a livello respiratorio perché determina un aumento di polveri e di gas lesivi per l’apparato respiratorio”.
Per quanto concerne l’inquinamento interno, bisogna stare attenti al fumo attivo, ma anche a quello passivo che aggredisce molto i bambini:” Nell’infanzia c’è una frequenza altissima di mucosità, di tosse e di patologie respiratorie. Quando i bambini cominciano ad avere asma e patologie respiratorie si crea la premessa per una cronicizzazione anche nell’età adulta”. Importante è la prevenzione ambientale: “Bisogna controllare che negli ambienti interni non ci siano agenti di inquinamento: anche il profumo o il dopobarba possono esserlo”.