Salerno, l’uso corretto degli antibiotici spiegato dal dottor Pasquale Perna all’AMMI
“L’Italia, insieme alla Romania e alla Grecia è ai primi posti tra i Paesi Europei per l’abuso degli antibiotici. Quest’abuso può portare nel tempo alla selezione di ceppi batterici resistenti per i quali, in un futuro non lontano, non vi potrebbero essere disponibilità di farmaci attivi in tal senso. Gli antibiotici sono delle molecole estremamente importanti che hanno permesso di debellare infezioni altamente significative, ma negli ultimi tempi vengono usati non a ragione e soprattutto per malattie di natura virale, soprattutto in questo periodo in cui vi sono molti virus influenzali. Sicuramente l’utilizzazione degli antibiotici nelle sovrapposizioni batteriche, anche nelle forme influenzali, è doverosamente necessario, ma in molte occasioni, soprattutto da parte delle mamme un po’ timorose, vengono utilizzati anche in soggetti in età pediatrica, nei primi tre anni di vita, per banali fenomeni virali, determinando una depauperazione della flora batterica intestinale ed esponendo i bambini, secondo quanto espresso da ricerche scientifiche internazionali del 2015, ad andare incontro a fenomeni di sovrappeso, di obesità, soprattutto quando raggiungono i sette anni di vita, per delle interferenze che si determinano con il sistema immunitario che nei soggetti in età pediatrica non è ancora completo”.
A parlare dell’uso corretto degli antibiotici nel Salone di Rappresentanza dell’Ordine dei Medici di Salerno durante un convegno organizzato dalla Presidente dell’AMMI, l’Associazione Mogli Medici Italiani di Salerno, Nietta Carucci Penta, è stato il dottor Pasquale Perna, Direttore dell’Unità Operativa di Medicina Interna dell’Azienda Ospedaliera Ruggi d’Aragona di Salerno secondo il quale l’uso corretto degli antibiotici deve essere rivolto soprattutto a quelle che sono le malattie sostenute da microrganismi batterici: “Gli antibiotici non hanno alcun potere su alcuni sintomi di cui si preoccupano i genitori come un banale raffreddore che non passa. L’utilizzazione degli antibiotici è opportuna quando ci sono sovrapposizioni ai fatti virali”.
Il dottor Perna ha spiegato che in realtà l’osservazione dell’abuso degli antibiotici fu notata già immediatamente dopo la scoperta della penicillina da parte di Fleming: “I fenomeni di resistenza batterica in un primo momento vennero “trascurati” perché l’industria farmaceutica era interessata notevolmente alla produzione di quei farmaci. Successivamente si è determinata un’esasperazione della resistenza agli antibiotici da parte dei batteri, selezionando non solo dei ceppi che oggi indichiamo come “super batteri”, ma anche germi comuni come l’Escherichia coli che fa parte della nostra flora batterica intestinale, che sta cominciando a diventare resistente ai comuni trattamenti con antibiotici, selezionando dei ceppi particolarmente resistenti”.
Il dottor Perna ha anche spiegato che da anni non sono nati nuovi antibiotici. “ Da circa un ventennio non disponiamo più di antibiotici validi per cui il rischio, proiettato nel futuro, è di consumare delle cifre astronomiche con delle serie ripercussioni in profilassi come può accadere nel corso dei partii cesarei o di banali infezioni, nella utilizzazione di antibiotici che non potrebbero più servire. Si parla di scenari apocalittici nel 2050 in cui in alcuni paesi come l’india, il Pakistan, l’Africa, si giungerà ad una percentuale di mortalità superiore quasi dell’8,5 % rispetto al tasso di mortalità attuale per neoplasia”. Perna ha annunciato che: ” Il futuro degli antibiotici sarà quello di creare degli antibiotici selettivi che abbiano come loro bersaglio specifico un determinato agente microbico che risponde effettivamente a quel tipo di antibiotico in modo tale da ridurre il pericolo delle resistenze batteriche”.
Soddisfatta la Presidente Nietta Carucci Penta che, proseguendo in quello che è il corposo programma di attività di interesse sociale messe in campo, ha voluto fortemente che si parlasse di antibiotici:” Siamo rimasti alla mentalità della penicillina. Le cose si sono trasformate ed anche le malattie sono cambiate. Le persone devono cominciare ad essere un po’ più attente a questi problemi perché gli sprechi li paghiamo tutti”. A moderare il dibattito è stato il dottor Mario Colucci, Consigliere dell’Ordine dei Medici.