scritto da Redazione Ulisseonline - 04 Maggio 2016 09:57

Salerno, l’Eneide dei giovani rotariani al Teatro delle Arti

Grazie alla loro passione per il teatro e alla loro voglia di aiutare gli altri, i giovani rotariani salernitani del Club Interact, presieduto da Francesca Laudisio, e del Club Rotaract, presieduto da Giovanni Licciardi, sono riusciti a raccogliere, organizzando uno spettacolo teatrale,  circa  tremila euro, che sono stati donati all’associazione “Ambra Angela Tortoriello” di Salerno che da anni è impegnata a sostenere i bambini e i ragazzi autistici.

Venti ragazzi dei due sodalizi, guidati dal regista Antonello Ronga, si sono messi in gioco, divertendosi, per realizzare una finalità importante, mettendo in  scena, al Teatro delle Arti diretto da Claudio Tortora, la parodia dell’Eneide di Virgilio. Alla  serata, patrocinata dal Comune di Salerno, ha  partecipato anche il Sindaco Vincenzo Napoli, che ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa:” Apprezziamo il lavoro fatto da questi ragazzi per aiutare un’ associazione che assiste i bambini autistici. L’Amministrazione Comunale dedica sempre particolare attenzione a queste tematiche. Questi sodalizi rappresentano veramente l’anima altruista della nostra città”.  Anche il presidente dell’associazione Ambra, Guglielmo Conforti, e  la Vice Presidente Emanuela Crucito hanno ringraziato i giovani rotariani ricordando che i fondi raccolti saranno utilizzati per l’acquisto di materiali e strumenti a supporto delle attività dei bambini autistici.

Il Presidente del Rotary Club Salerno, il dottor Vittorio Salemme, ha lodato l’impegno che i ragazzi del Rotary profondono nel realizzare obiettivi a favore della comunità salernitana. Lo spettacolo è iniziato con la celebrazione delle nozze tra Teti, la dea del mare, con un uomo bellissimo, Peleo, (Federico D’Alessio), festeggiati da Giove (Luca Brando), Giunone (Gabriella Iannuzzi), Minerva (Francesca Laudisio), Venere (Ludovica Ferraro), Mercurio (Alessandro Sprocati) e da tutti gli atri dei tranne che dalla dea Discordia (Gloria Marino) che pur non invitata, perché causa di litigi, all’improvviso arriva e, furiosa, prima di andare via sorridendo malignamente, fa  rotolare sulla tavola imbandita un pomo  d’oro sul quale è scritto: ”Alla più bella”.

Le dee presenti pur di afferrare la mela d’oro e quindi fregiarsi del titolo di più bella, si azzuffano tra loro, gridando e dandosi gomitate e spintoni. Giove, per porre fine ai litigi, diplomaticamente, decide di far assegnare il pomo doro a un umano: Paride (Vincenzo Nobile) che vive in una capanna sul monte Ida, in Asia Minore, dove porta al pascolo capre e buoi. Paride sceglie Venere, dea  della bellezza e dell’amore, che gli aveva promesso, nel caso avesse scelto lei,  di dargli in moglie  la più bella donna del mondo: Elena di Sparta, (Lorenza D’Amato) moglie di Menelao (Federico Pascucci).  Tra divertenti battute la parodia dell’Eneide è proseguita con il racconto della leggendaria storia di Enea, (Vincenzo Nobile), eroe troiano figlio di Anchise (Alfonso Zito), fuggito dopo la caduta della città di Troia, che viaggiò per il Mediterraneo fino ad approdare nel Lazio, diventando il progenitore del popolo romano. La storia, narrata da Sofia Pavese e Carla Santocchio, è proseguita con l’arrivo dei troiani in Tracia, dove conoscono la sorte di Polidoro (Gabriele Piluso), ultimo figlio di Priamo, ucciso dal re Polimestore e trasformato in cespuglio.  Dopo essere approdati a Delo e poi a Creta, i troiani giungono a Butroto in Epiro dove incontrano Eleno (Luca Brando) che indica loro  la strada per raggiungere l’Italia, consigliando però di: ”Non prendere mai e poi mai la Salerno – Reggio Calabria”.

Arrivati in Sicilia sfuggono il pericolo di Scilla e Cariddi e di Polifemo, e una volta salpati dall’isola li assale una tempesta che li fa naufragare (tra i naufraghi Carolina Pascucci) a Cartagine dove la regina Didone (Federico D’Alessio), s’innamora follemente  di Enea e lo confida alla sorella Anna (Alessandro Pinto). Giove invia Mercurio, che richiama Enea alla sua missione. Giunto a Cuma Enea è guidato dal fedelissimo Acate (Vincenzo Piluso) all’antro della Sibilla Cumana, dalla Sibilla nell’Averno (Gloria Marino). Passato il fiume Stige sulla barca di Caronte (Giovanni Battista Ludisio), Enea s’inoltra nel regno dei morti dove incontra anche Dante (Gianluca Marino). Giunto nel Lazio, il re Latino (Marino Narducci) volendo sancire un’alleanza con Enea, gli dà in sposa la figlia Lavinia, (Federico Pascucci) peraltro già promessa a Turno (Luca Brando) che, per rappresaglia, decide di dichiarare guerra ai troiani.

Il regista Antonello Ronga, che nella rivisitazione dell’Eneide ha voluto inserire delle parti nelle quali si parla di viaggi lungo il mare ed anche di profughi, ha ricordato che da otto anni dirige il gruppo dei ragazzi dell’Interact e del Rotaract: ”Al di la dell’aspetto prettamente professionale la cosa più bella è lo stare insieme e divertirsi”. I costumi sono stati realizzati dal laboratorio “Animazione 90” mentre la scenografia è stata realizzata dal compianto Peppe Natella.

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