Salerno, “Le giovani marmotte” di Paolo Cirino Pomicino al Circolo Canottieri Irno: “Qui Quo Qua governano il Paese”
“Da ciò che ascoltiamo nei talk show di questi giorni sembra che i ricchi di questo Paese siano solo i pensionati, mentre invece il 10% degli italiani controlla il 45% della ricchezza nazionale ossia 4500 – 5000 miliardi di euro in termini di ricchezza patrimoniale e finanziaria. Possiamo continuare ad andare avanti alimentando queste diseguaglianze? L’economia di mercato sta rischiando di essere sfinita dal capitalismo finanziario che è la peste del terzo millennio”.
Lo ha affermato con piglio autorevole e con determinazione l’onorevole Paolo Cirino Pomicino, protagonista della prima repubblica , già Ministro del bilancio, dal 1989 al 1992, che ha presentato il suo libro “La repubblica delle giovani marmotte. L’Italia e il mondo visti da un democristiano di lungo corso”, edito da Utet, con la prefazione di Giuliano Ferrara, durante un interessante incontro organizzato ieri mattina al Circolo Canottieri Irno, dall’associazione culturale ”I Navigatori del Sapere”, presieduta dal dottor Renato Cascone, che da circa sette anni organizza incontri di riflessione con personalità di spicco del mondo della cultura e della filosofia. Il dottor Cascone ha presentato l’onorevole Pomicino ai tanti presenti:” Nel suo percorso esistenziale ha dimostrato una tenacia e la convinzione che la politica è un’arte eccezionale, se si mette a disposizione della collettività, e che l’impegno e la passione non finiscono con il ruolo”.
Dopo i saluti del Presidente del Circolo Canottieri Irno, Alberto Gulletta, il dottor Bruno Ravera, amico di vecchia data dell’onorevole Pomicino, ha introdotto il dibattito, moderato dal giornalista Mariano Ragusa, ricordando i tempi dell’Università “ Pomicino è un medico. Specialista in neuropsichiatria. Credo che questa specialità lo abbia aiutato nella politica. E’ una persona coerente, un combattente che non ha mai rinunciato alle sue idee per le quali ha pagato in prima persona. Il suo libro fa riflettere”. L’avvocato Cecchino Cacciatore, ha analizzato la trattativa Stato – mafia, trattata nel libro, e spiegato che ” Pomicino che è uno storico umano, un uomo di Stato, un politico, uomo tra uomini, per il quale non si può fare politica con rancore, con vendetta, con odio politico o civile e per il quale la politica è amore di presenza. Il suo è un libro di analisi politica, di economica e di storia”.
La dottoressa Paola Adinolfi, Professore Ordinario di Organizzazione Aziendale all’Università di Salerno, ha parlato di leadership e calato l’analisi fatta da Pomicino nel suo libro nella realtà delle pubbliche amministrazioni e delle imprese:” Intravedo nella sua analisi una speranza, la voglia di combattere e di tracciare una via. Quella di dare spazio a degli organi intermedi che bilancino il potere monocratico con il potere collegiale”.
Il professor Pino Acocella, Ordinario di Filosofia del Diritto all’Università di Napoli, ha analizzato il tema della “deriva autoritaria” di cui si parla nel libro:” Deriva che viene un po’ invocata genericamente dai nemici dell’attuale governo e un po’ esorcizzata con delle considerazioni superficiali”. Acocella ha parlato anche di etica e politica, di neocentrismo, dei partiti “progetto” e dei partiti personali:” Sono “ partiti specchio”, raccolgono i consensi e si adattano alle contingenze”.
Il dottor Giovanni D’Angelo, vicepresidente dell’Ordine dei Medici, ha sottolineato il disagio che stanno vivendo i giovani nel nostro Paese:” Il 40% dei giovani del Meridione è fuori dall’Italia e per la maggior parte rimane fuori perché la speranza del futuro è fuori dal nostro territorio. Dobbiamo assicurare loro un futuro correggendo il presente”. Il libro di Pomicino ripercorre con ironia, con leggerezza, ma anche con preoccupazione, le vicende politiche ed economiche degli ultimi vent’anni, in Italia e all’estero. “Ho tentato di riproporre all’attenzione di tutti le grandi questioni che il Paese ha di fronte, prima fra tutte la grande egemonia della finanza che sta impoverendo il ceto medio, alimentando diseguaglianze sociali intollerabili e che sta affannando l’economia reale, cioè il ciclo produttivo: l’uso finanziario del capitale sta ammazzando l’uso produttivo del capitale. Siccome il benessere delle popolazioni si raggiunge attraverso la diffusione dei beni e dei servizi, quando mancano le risorse si diffondono i prodotti finanziari che alimentano soltanto ricchezze elitarie provocando povertà di massa”. Secondo l’onorevole Pomicino le riforme più importanti da fare, sono quelle dei mercati finanziari :” Sono questi mercati che determinano l’aumento delle materie prime e l’andamento delle borse e che non attengono ai bisogni fondamentali delle imprese e delle famiglie. Su tutto questo voglio attivare un dibattito nel Paese che sta percorrendo una strada che ci porterà alla deriva”.
L’onorevole Pomicino ha anche raccontato gli errori fatti da Napolitano:” La nomina a Senatore di Mario Monti e l’aver guidato il processo involutivo che ha fatto diventare una minoranza maggioranza del Paese ”, spiegato che i partiti sono i peggiori, ma gli unici protagonisti della politica”, e svelato chi sono le “giovani marmotte” che governano il Paese:” Sono Qui , Quo , Qua: il Presidente del Consiglio, lo scout Matteo Renzi; il Ministro Maria Elena Boschi e il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Luca Lotti. Il titolo del libro sembra irriverente, ma in fondo chi non vuole bene a Qui, Quo, Qua?”.
Tra i presenti il senatore Alfonso Andria; l’avvocato Guglielmo Scarlato; l’onorevole Paolo Del Mese; l’onorevole Gaspare Russo; l’avvocato Paolo Carbone; il Consigliere Regionale Luca Cascone; il professor Aniello Salzano; l’avvocato Salvatore Memoli; il professor Francesco Fasolino, il professor Ambrogio Ietto; il dottor Vittorio Salemme e il giornalista Pino Blasi.