“Il Mar Mediterraneo si sta tropicalizzando. Sta cambiando il suo ecosistema. Siamo in una fase di Global Warming, cioè di riscaldamento globale. L’energia che abbiamo inserito noi con i gas serra, quindi con gli inquinanti, costituisce un’estremizzazione dei fenomeni. Rientrare nei limiti dei cicli naturali è praticamente impossibile Dobbiamo piano piano adeguare il nostro modo di vivere l’ambiente sulla base di queste condizioni”.
Lo ha affermato il professor Giancarlo Spezie, che insegna Oceanografia Fisica all’Università Parthenope di Napoli e che dal 1989 fa parte di un contesto di programmazione scientifica italiana sulla oceanografia dell’Antartide, dove ha guidato dieci spedizioni, in un ambiente estremo.
Il professor Spezie è stato il protagonista di una conviviale rotariana a lui dedicata, al Grand Hotel Salerno, durante la quale è stato trattato il tema: ”Oceanografia del Mediterraneo”, organizzata dal Presidente del Club Rotary Salerno Duomo, il dottor Pacifico Marinato, in interclub con il Rotary Club Picentia, presieduto dal dottor Giuseppe Pizzuti, e con il Rotary Salerno Nord dei Due Principati, presieduto dal dottor Michele Galderisi.
Il professor Spezie, che lo scorso anno è stato anche Governatore del Distretto Rotary 2100, ha auspicato una maggiore attenzione degli amministratori pubblici per il territorio:” Bisogna cambiare le strategie d’intervento sul territorio. Fare molta più attenzione alla gestione delle coste, delle strutture idrogeologiche, altrimenti si va incontro a disastri significativi in termini economici e di perdita di vite umane. Avere sotto controllo il sistema oceano e quello dell’ atmosfera è fondamentale”.
Il noto oceanografo ha spiegato che i cambiamenti climatici non sono molto veloci e che abbiamo quindi il tempo di adeguarci: ” Siamo in presenza di anomalie climatiche più che di cambiamenti climatici per il verificarsi dei quali c è bisogno di tempi molto lunghi”.
Spezie ha spiegato perché in questi ultimi anni si si verificano sempre più spesso eventi meteorologici che hanno una violenza inaspettata:” Il problema è che abbiamo un mare molto caldo. Il Mediterraneo, che sostanzialmente è un grande lago, ha una piccola apertura: lo Stretto di Gibilterra, dal quale entra un flusso di acqua atlantica che va a compensare gli eccessi di evaporazione che si manifestano in alcune zone del nostro mare. Però questo non basta. L’acqua non riesce a raffreddarsi e quindi diventa un serbatoio di energia che alla prima occasione, con un cambiamento nei venti, si sprigiona con conseguenze rilevanti soprattutto sulle fasce costiere”.
Anche la presenza di alcune nuove specie di pesci conferma che il nostro mare si sta tropicalizzando: “Ci sono il pesce palla e il piccolo e aggressivo barracuda del Mar Rosso che sono entrati dal Canale di Suez che adesso è stato anche raddoppiato. Anche le vongole veraci del Mediterraneo sono sempre di meno, mentre si stanno diffondendo le vongole filippine”. L’enorme traffico marittimo da il suo contributo:” Ogni anno, nel Mediterraneo, transitano circa 200mila navi”.
Durante la serata i presidenti dei tre Club Rotary, hanno ricordato i grandi risultati ottenuti sul territorio lavorando in rete per realizzare alcuni progetti: tra questi quello del “Banco Alimentare”, coordinato dal Past President, Francesco Dente , con la collaborazione di tutti i soci e in particolare dei rotariani Daniela Grimaldi, Michele Galderisi e Giuseppe Pizzuti ai quali il Past Governatore Spezie ha donato una riggiola ricordo. Il Past President del Club Salerno Duomo, Walter Iannizzaro ha donato al Presidente del Banco Alimentare, il dottor Roberto Tuorto un buono di 500 kg. di farina dei “Molini Pizzuti”.
Il Past President Canio Noce ha consegnato una Paul Harris al Past President Matteo De Roberto e un omaggio al Past President Giovanni Langone. Presente il Past Governatore Marcello Fasano.