Salerno, la denuncia della CISL: “Esauriti i fondi per il pagamento delle prestazioni sanitarie presso le strutture convenzionate”
Anche quest’anno si sono esauriti i fondi per il pagamento delle prestazioni sanitarie presso le strutture private convenzionate per cui non saranno rimborsate ai centri di analisi, gli esami genetici e di biologia molecolare, per di più retroattivamente dalla metà del mese di settembre nel territorio salernitano.
E’ quanto denuncia la Cisl salernitana in una nota stampa.
«Pensavamo che il periodo più difficile per la sanità nella nostra Regione fosse ormai alle spalle e invece, anche quest’anno come in passato, si sono esauriti i fondi per l’assistenza specialistica ambulatoriale presso le strutture sanitarie private convenzionate», è il commento di Giovanni Dell’Isola, segretario generale della federazione pensionati della Fnp Cisl.
«Ripetiamo sempre le stesse cose. Dunque i cittadini e soprattutto gli anziani e pensionati si sono trovati presto davanti al non esaltante bivio che si ripropone da anni: sostenere a proprie spese gli esami diagnostici o rinunciarvi, in quanto spesso i tempi di prenotazione presso le Asl sono eccessivamente lunghi», ha spiegato Dell’Isola. Il sindacato pertanto riporta nuovamente all’attenzione dell’opinione pubblica ed in particolar modo del presidente della regione Campania Vincenzo De Luca, di cui apprezziamo la sensibilità e l’impegno, la questione dell’assistenza presso i centri convenzionati con l’Azienda sanitaria locale.
«E’ fondamentale un suo rapido e decisivo intervento per garantire l’erogazione delle prestazioni sanitarie alle fasce più deboli, come i malati cronici, i pensionati e i non autosufficienti. Diversamente gli anziani dovranno continuare a decidere se fare la spesa o curarsi. Siamo perciò fiduciosi in un decisivo intervento del presidente De Luca per reperire le risorse necessarie in grado di garantire i livelli essenziali dell’assistenza sanitaria in Campania,evitando che a farne le spese siano ancora una volta i più deboli e soprattutto gli anziani e i non autosufficienti, che da tempo sono protagonisti di un vero e proprio processo di emarginazione».