“Dalla Tv al web: violenza e realtà virtuale”, è il tema scelto dal Presidente del Rotary Club Salerno Est, Pierluigi Carraro, che è stato trattato con competenza, in modo approfondito, dal giornalista salernitano José Elia, durante la conviviale rotariana, a lui dedicata, che si è tenuta giovedì sera al Grand Hotel Salerno.
Elia si è soffermato a parlare della nascita della televisione: “Che a differenza del web è un mezzo adulto”, della tendenza a demonizzare il web e della questione di Umberto Eco e dei suoi “imbecilli del web” ossia di coloro che, quando non esisteva il web, comunicavano le loro farneticazioni agli intimi o agli amici del bar.
“Le loro opinioni rimanevano limitate a una cerchia ristretta. Ora – sempre secondo Eco – una consistente quantità di queste persone ha la possibilità di esprimere le proprie opinioni sui social network. Pertanto queste opinioni raggiungono udienze altissime, e si confondono con tante altre espresse da persone ragionevoli. Quanto detto da Eco conferma che l’uso del web può essere percepito come negativo”- ha spiegato José Elia – ”Tutti possono dire la loro, minacciare qualcuno, mettere foto compromettenti. E’ anche vero però che la violenza c’è sempre stata, come c’è sempre stata la gogna e la diffamazione. Il web non genera violenza, ma amplifica in modo esagerato certe situazioni. E’ lo specchio della realtà”.
Elia ha evidenziato, inoltre, che “Il web dà condivisione. E’ democrazia. E’ anche un veicolo di sentimenti: basti pensare a quelle persone che sono lontane, e che riescono a parlarsi tutti i giorni tramite skype. E’ un incontro, anche se solo virtuale. Le modalità sono cambiate, ma i sentimenti restano quelli”.
Elia che ha iniziato a scrivere nel 1975 sulla “Gazzetta di Salerno” e che ogni giorno racconta la cronaca quotidiana su “Lira Tv”, ha ricordato alcune notizie divertenti e curiose, lette in rete, ma anche quelle drammatiche, e parlato di cyberbullismo: “E’ una forma di violenza nei confronti di ragazzini che spesso non reggono all’insulto, all’attacco continuo sul web e si suicidano. I nativi digitali non si rendono conto della pericolosità delle loro azioni. Vanno controllati maggiormente dai genitori”.
Il Presidente Carraro ha ricordato il ricco curriculum di José Elia:” E’ stato anche Direttore di “Telecolore Tv”, dall’89 al 1999. Ha scritto lavori teatrali e girato documentari negli Stati Uniti, ispirati alla tradizione degli italoamericani, e collaborato con la Cattedra di Teoria e Tecnica del Linguaggio Radiotelevisivo presso la Facoltà di Scienze della Comunicazione all’Università di Salerno.
E’ stato anche tra gli autori di programmi televisivi, in onda sulle reti Rai e Mediaset, tra i quali “Il Grande Fratello”.
Il giornalista Pino Blasi ha, inoltre, ricordato che José Elia ama stare dietro le quinte e che ha lavorato con Angelo Guglielmi che rappresenta la storia della RAI: “José fa un giornalismo che graffia. Con eleganza”.