scritto da Redazione Ulisseonline - 03 Ottobre 2016 09:02

Salerno, “In principio era Ippolito”, un libero adattamento dell’Ippolito Incoronato di Euripide presentato dagli allievi del “De Sanctis”

25 allievi del Liceo Classico Francesco De Sanctis, guidati dalle professoresse Anna Rotunno e Amelia Imparato, hanno interpretato magistralmente, all’interno della corte quattrocentesca dell’Arco Catalano di Via dei Mercanti “In principio era Ippolito”, un libero adattamento dell’Ippolito Incoronato di Euripide.

Al centro della tragedia euripidea è stato posto il motivo della purezza che connota Ippolito, come ha spiegato la professoressa Anna Rotunno:” Euripide aveva a cuore  il tema della purezza, dell’innocenza. Il sentimento che domina Ippolito è il sentire il contatto con il mondo come fonte di contaminazione. Per lui l’innocenza, la purezza, erano un’ossessione. Ippolito, devoto ad Artemide, trascura Afrodite che, per questa ragione, si vendica facendo innamorare Fedra del figliastro Ippolito, figlio del marito Teseo”. Veramente alto il livello di recitazione dei ragazzi dell’Officina del Dramma Antico del Liceo De Sanctis che hanno proposto, con successo, lo spettacolo anche a Siracusa. Suggestivi i brani, scelti dalla professoressa Rotunno tratti dall’album “Elements” di Ludovico Einaudi, che hanno riportato il numeroso pubblico presente a ritrovare il rapporto con la natura, fondamentale per Ippolito.

L’evento è stato ideato e organizzato dalla professoressa Clotilde Baccari Cioffi, Presidente del “Parco Storico Sichelgaita”, nell’ambito degli “Incontri d’Autunno”: ” Incontri che valorizzano il lavoro  di  coloro che tanto fanno per la nostra città”.  Sottotitolo della manifestazione era :”La calunnia e il diritto di difesa  negato” e, prima della rappresentazione teatrale,  l’avvocato Michele Bartolo, del Foro di Salerno, prendendo spunto dalla calunnia perpetrata  da Fedra nei confronti del figliastro Ippolito che, davanti al marito Teseo,  accusa, falsamente , di aver abusato di lei, umiliata dal rifiuto e dalla reazione di Ippolito davanti alla sua dichiarazione d’amore,  ha spiegato il concetto giuridico di calunnia in rapporto al diritto di difesa:” La calunnia, che deve essere distinta dall’ingiuria e dalla diffamazione, è una falsa incolpazione di un soggetto nella certezza della sua innocenza. E’ un reato di forte disvalore sociale che è punito con la reclusione da due a sei anni nella fattispecie semplice, ma può arrivare fino a 20 anni in casi più gravi”.

L’avvocato Bartolo ha approfondito il concetto di diritto di difesa negato:” Nel caso di Ippolito il suo diritto di difesa viene “negato” per una scelta morale, per non tradire un giuramento che ha fatto non si difende dalla calunnia. Oggi abbiamo invece un diritto di difesa compresso rispetto al potere che ha una falsa accusa di ledere la reputazione di un soggetto e di minare la sua libertà personale. Una falsa accusa oggi può diventare verità grazie al potere dei mezzi di comunicazione, dei mass media, di internet, dei social. Sono tanti gli esempi: dal caso Tortora a Tangentopoli fino ad arrivare ai giorni nostri.  Si sbatte il mostro in prima pagina e  poi si viene a sapere che le accuse erano false e lo si rende noto con un trafiletto sui giornali dopo aver distrutto una persona”.

Il professor Luigi Torraca, grecista,  ha messo in luce l’operazione culturale e teatrale compiuta dalla professoressa Rotunno: ”Ha preso lo spunto dalla tragedia euripidea, trasfigurando e rimodulando i personaggi della tragedia. Nel testo sono stati inseriti alcuni brani di altri autori antichi, come Seneca, che ripropongono il mito in una versione diversa.  Siamo in presenza di un nuovo Ippolito: un Ippolito ideale, sublime”. L’architetto Ruggero Bignardi, che ha curato il restauro dell’Arco Catalano,  ha portato i saluti del Presidente della Provincia, Giuseppe Canfora,  e spiegato che:” La fruizione di un luogo restaurato non è altro che il completamento del restauro stesso. E’ proprio nel concetto di bene culturale la fruizione”.

L’avvocato Americo Montera, Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Salerno, che ha dato il patrocinio alla manifestazione, ha lodato l’interpretazione dei giovani attori e  ricordato i tempi del liceo:” Anche noi recitavamo, però  nei soggiorni delle nostre case. Ho ritrovato una foto del liceo ingiallita dal tempo dove sorridevamo. La vita, se si sorride,  riesce meglio”

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