Salerno, in Pinacoteca inaugurata una nuova mostra sul barocco meridionale
Si è tenuta venerdì una “doppia” inaugurazione a Palazzo Pinto. Per ill passaggio in zona arancione l’accesso risulta sospeso
Nella giornata di venerdì scorso si è tenuta presso lo storico Palazzo Pinto, sede che ospita la pinacoteca provinciale di Salerno, una “doppia inaugurazione”: il nuovo lotto di opere artistiche tanto atteso e la mostra pittorica “A Sud del Barocco, geografia di un tempo dell’arte” a cura di Don Gianni Citro.
Quest’ultima, grazie alla collaborazione di collezionisti privati, permetterà ai visitatori di poter godere della vista di trenta dipinti di stile barocco, quindi del Seicento, aventi come soggetto temi e raffigurazioni dell’Italia meridionale. Pertanto, l’iniziativa mira a promuovere e valorizzare le bellezze artistiche e paesaggistiche del Sud, ed in particolare i siti museali tristemente scarsamente frequentati.
All’evento hanno partecipato, oltre al presidente della Provincia Michele Strianese, il sindaco di Salerno Enzo Napoli, l’onorevole Piero De Luca, la consigliera provinciale alla cultura Paki Memoli e il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca.
Preziosa, è stata la collaborazione con la Scabec spa, l’azienda regionale della promozione dei beni culturali, frutto di un accordo tra l’ente Provincia, la Regione Campania, l’Università degli Studi di Salerno e gli enti locali.
“Un momento storico per tutta la comunità salernitana, infatti consegniamo alla città il secondo lotto della nostra pinacoteca, una cornice ideale per eventi culturali come in questo caso la mostra A Sud del Barocco. Apriamo al pubblico sei nuove sale che ci permettono di rimodulare, mediante una nuova rilettura museale e museografica, l’impianto espositivo sia delle preziose opere presenti e sia delle ultime acquisizioni” ha commentato il presidente Strianese.
La mostra resterà aperta al pubblico, con ingresso libero, fino al 9 maggio. Tuttavia, a causa del passaggio nelle ultime ore della Regione in “zona arancione”, fino a nuovi aggiornamenti l’accesso a musei e siti archeologici risultaprecluso.