scritto da Redazione Ulisseonline - 12 Febbraio 2016 08:52

Salerno, il senatore Giuseppe Esposito, Vice Presidente del COPASIR, racconta i segreti dei servizi segreti al Rotary Club

“Per tutti noi la sicurezza deve essere una cultura! Ognuno deve cominciare a pensare alla sicurezza e legare a questa una cosa che non è in contrasto con essa: la privacy. Bisogna chiedersi cosa si è disposti a cedere della propria privacy in cambio della sicurezza collettiva. La sicurezza dello Stato è la sicurezza di ogni singolo cittadino e la sicurezza delle informazioni date dai cittadini sono la sicurezza dello Stato”.

Lo ha affermato il Senatore salernitano  Giuseppe  Esposito che da ben nove anni è Vicepresidente del Copasir, il  Comitato Parlamentare per la Sicurezza della Repubblica che  è un organo del Parlamento della Repubblica Italiana di controllo dei servizi segreti di cui  fanno parte cinque deputati e cinque senatori. Il Senatore Esposito è stato  il protagonista della conviviale a lui dedicata, al Grand Hotel Salerno, dal Presidente del Club Rotary Salerno, il dottor  Vittorio Salemme:” Nel mese dedicato dal Rotary alla Pace e alla  Prevenzione/Risoluzione dei Conflitti con la collaborazione del Consigliere Segretario, Raffaele Brescia Morra, ho  voluto organizzare un incontro  intitolato:” Tra sicurezza e privacy” per  riflettere su questa tematica di grande attualità”.

Il Senatore Esposito ha ricordato l’attacco alle Torri Gemelle del 2001: “Dopo quell’attentato abbiamo ceduto un pezzo della nostra privacy. I  controlli negli aeroporti  sono aumentati e tutti noi ci sottoponiamo naturalmente ad essi  perché sappiamo che questa piccola mancanza di libertà individuale porta alla sicurezza di tutti”.

Sulla possibilità di eventuali attentati terroristici in Italia il Senatore Esposito  ha affermato: “Stiamo molto attenti. In questo momento non abbiamo delle evidenze di attacchi di  terrorismo. Ci può essere  però sempre una testa calda, un lupo solitario che può attaccare in qualsiasi momento”. La collaborazione dei cittadini, anche di quelli che navigano su internet, è fondamentale: “Ognuno di noi deve essere un piccolo hacker contro il terrorismo.  Anche le più piccole anomalie vanno segnalate alla Polizia Postale o ai Carabinieri”.

Esposito ha poi  raccontato la storia dei servizi segreti partendo dal codice utilizzato da Giulio Cesare per comunicare con gli uomini del suo esercito: ”Utilizzava un codice cifrato con il quale proteggeva la sua corrispondenza”;  passando per la Grande Guerra del 1915 :”Iniziano ad organizzarsi in maniera militare i Servizi di Sicurezza”, arrivando poi  agli anni ‘40:”  Nel 1940 i Servizi Segreti diventano una vera e propria scienza. Nelle università americane si comincia a  studiare come fare intelligence”. Ma il vero  cambiamento dei servizi segreti si attua nel 2001: “Con l’attentato alle Torri Gemelle cambia il mondo. I servizi d’intelligence cambiano il modo di operare: dalla ricerca dei dati passano all’analisi dei dati: è importante saperli leggere”.

Esposito ha raccontato di come con la legge del 24 ottobre 1977 n. 801 si giunse a una prima riforma dei servizi segreti italiani, con la creazione del SISDE e del SISMI e di come nel 2007, con la legge 124,  si cambia radicalmente il modo di vedere i servizi segreti: “Si rafforzano i poteri del Presidente del Consiglio dei Ministri. I  Ministri della Difesa e dell’Interno perdono il controllo sulle due strutture di Intelligence le quali sono  tenute ad informare il Ministro dell’Interno, il Ministro degli Affari Esteri e il Ministro della difesa per i profili di rispettiva competenza, ma dipendono completamente dal Capo del Governo”.

Il Senatore Esposito, nel 2007, è stato uno dei fautori della Legge 124:”Ha fatto storia. E’ diventata una legge guida per tutta l’Europa”.  Esposito ha spiegato che tutto il materiale raccolto dagli apparati di sicurezza è conservato su supporti telematici:” Nel 2015 abbiamo riversato su supporto telematico 92mila  documenti di Segreti di Stato che sono conservati nell’Archivio Storico dello Stato: 4600 faldoni che erano nei nostri archivi sono ora disponibili per tutti coloro che hanno bisogno di studiarli”.

Esposito ha raccontato che  i Segreti di Stato oggi sono solo sei:” Quando sono arrivato al Copasir , nel 2008, erano dodici: ne abbiamo resi pubblici sei.”. Tra i Segreti di Stato c’è ancora quello sul delitto Moro: “Solo due fogli su 137mila erano secretati perché vi comparivano quattro persone ancora in vita che potevano essere coinvolte o avere dei danni dalla loro pubblicazione. Oggi tre di quelle persone sono morte, ma quei documenti non possono essere resi pubblici perché una è viva”.

Con orgoglio Esposito ha affermato: “In  questo momento in Italia abbiamo i migliori servizi segreti del mondo che fanno trattative a tutti i livelli senza mai “sgarrare”. Per noi una vita valle mille vite. Abbiamo l’obbligo di portare a casa tutti i nostri cittadini e soldati. Ringraziando i servizi segreti, e Dio, in Italia, nonostante siano stati organizzati  l’Expo e il Giubileo,  non ci sono stati ancora attentati”.

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