Salerno, il disagio familiare spiegato al Rotary da Maurizio Mastantuoni
“E’ nell’ambiente familiare che uomini e donne sviluppano la propria personalità ed il compito educativo dei genitori ha un’importanza radicale. Non di rado, la relazione educativa genitori-figli va in crisi quando i ragazzi raggiungono l’adolescenza. E’ importante per i genitori saper aiutare i figli proprio allora. Noi ci troviamo a essere genitori senza avere alcuna preparazione: siamo proiettati in una vita familiare uscendo fuori dalla famiglia di origine e ci troviamo ad affrontare delle problematiche rispetto alle quali siamo spesso disorientati. Per cercare di sostenere questi genitori nel loro percorso di vita, per cercare di metterli in condizione di comprendere le dinamiche familiari e le problematiche che nascono nelle varie età dei figli, c’è l’orientamento familiare”.
A spiegare che è necessario aiutare e sostenere i coniugi nel loro percorso di vita, quando i figli pian piano crescono, attraverso l’aiuto dell’orientamento familiare è stato il dottor Maurizio Mastantuono, orientatore familiare e socio del Club Rotary Salerno Est che, durante una tavola rotariana organizzata al Grand Hotel Salerno dal Presidente Pierluigi Carraro, ha tenuto una interessante conversazione sul tema “L’orientamento familiare: come riconoscere i segnali di disagio nella relazione coniugale e in quella con i figli, e come porvi rimedio”.
Il dottor Mastantuono che è uno dei fondatori dell’associazione “Famiglia in Forma”, che si occupa di orientamento familiare, ha spiegato che l’orientamento familiare è una proposta formativa che non è indirizzata ai coniugi di famiglie problematiche, ma a quelle che desiderano migliorare la propria relazione coniugale e la propria relazione con i figli:” Questo ci distingue da quella che è la mediazione familiare che è una prassi di conciliazione dei conflitti in famiglie che hanno dei problemi da gestire come ad esempio una separazione”.
Il dottor Mastantuono ha illustrato i vari programmi trattati nei corsi di orientamento dedicati ai genitori e ai figli e parlato della comunicazione coniugale: “La prospettiva maschile e femminile della relazione è profondamente diversa: le donne sono orientate all’ambito dei sentimenti, gli uomini all’ambito dell’azione. Queste due prospettive che appaiono opposte hanno necessità di trovare un punto di conciliazione per riuscire a comprendersi appieno, altrimenti si generano dei problemi. La comunicazione è un mezzo attraverso il quale si genera la concordia o la discordia tra i coniugi. La lamentela più ricorrente di una donna e di un uomo rivolte ai loro partner sono: per la donna “Non mi ascolti mai!”; per l’uomo “Tu mi vuoi cambiare!”. Questo ci fa comprendere che la donna trae soddisfazione e sicurezza, nell’ambito della relazione coniugale, dalla possibilità di esprimere i sentimenti, mentre l’uomo trae la propria sicurezza e autostima dalla capacità di risolvere dei problemi. L’atto di richiedere un aiuto al compagno, il più delle volte sottende un bisogno di attenzione, di essere gratificata anche solo con l’ascolto. L’uomo non riesce a intravedere quest’aspetto. Anche il significato del silenzio è diverso per l’uomo e per la donna: quando una donna sta in silenzio è perché quello che ha da dire rischia di ferire il suo interlocutore. L’uomo sta in silenzio perché sta pensando a come risolvere il problema”.
Il dottor Mastantuono ha anche spiegato quelli che sono i segnali che indicano che una coppia sta andando in crisi:” Quando si comincia a criticare il partner è perché c’è un senso di frustrazione nella relazione. Se non si pone subito rimedio a questo segnale, subentra il disprezzo che è una critica portata agli estremi e che ha lo scopo di offendere il proprio interlocutore. S’innesca quindi una spirale perversa della comunicazione coniugale che può portare alla separazione. Questo sta succedendo sempre di più nella nostra società contemporanea. Riconoscere i segnali di disagio significa riuscire a capire quali sono i campanelli d’allarme e cominciare a porvi rimedio. Uno dei rimedi possibili è quello di dedicarsi del tempo: molte relazioni coniugali falliscono perché i coniugi non si dedicano più del tempo”.
Mastantuono ha anche parlato delle minacce che sta subendo la famiglia che rischia di non essere più la cellula fondamentale della società: “Si parla di genitore 1 e genitore 2 per evitare di suscitare malumori nei confronti di famiglie “cosiddette” non tradizionali. Esistono delle lobby che si organizzano per far valere i propri interessi desensibilizzando le masse, cercando di condizionare le nostre scelte, ponendo sullo stesso piano i diversi comportamenti sessuali. Stiamo rinunciando alla nostra identità per dare spazio a tutti. In gioco c’è il mondo che lasciamo ai nostri figli”.