Salerno, il commediografo e scrittore Franco Pastore ricorda la figura di Arechi II
“Arechi II, grande uomo e statista, personaggio quasi mitico, di bell’aspetto, fiero, coraggioso, saggio, nobile nello spirito, estremamente colto e profondamente devoto; proclamatosi nel 774 erede legittimo di re Desiderio, del quale aveva sposato la figlia Adelperga, aveva a cuore il suo Principato e in particolare la città di Salerno che ingrandì, rafforzandone la difesa. Egli ridiede vita alla “Longobardia Minor” che stava scomparendo soffocata dalle mire papali e di altri piccoli stati italiani”.
A raccontare le gesta del principe Arechi è stato il professor Franco Pastore, commediografo, scrittore, poeta, studioso delle tematiche sociali e direttore della nota rivista on – line di lettere e arti “Antropos in the World”, che ha presentato, nella sede dell”Associazione Lucana “Giustino Fortunato” di Via Cantarella, presieduta dal professor Rocco Risolia, la videoproiezione dell’Arechi II, tratto dalla “Saga dei Longobardi”, un libro che raccoglie cinque drammi storici, nel quale sono raccontati trecento anni di storia salernitana.
“E’ presente in tutte le biblioteche universitarie italiane ed è scaricabile su Google Play”, ha precisato il professor Pastore che ritiene fondamentale ricordare il passato: “Il libro è un recupero della memoria, un insegnamento. Diventerebbe pleonastico pensare ad un futuro senza il ricordo del passato”.
Il professor Pastore, ha raccontato ai numerosi soci presenti, il grande successo ottenuto, cinque anni fa, dagli attori, diretti da Gaetano Stella, che interpretarono, a Pagani sul sagrato della chiesa del Corpo di Cristo, la sua opera con la regia di Matteo Salsano: “C’erano più di duemila persone che apprezzarono la rappresentazione teatrale dell’Arechi II” ha ricordato con orgoglio il professor Pastore che nel video, registrato in occasione della rappresentazione di Pagani, racconta le gesta di Arechi II.
“E’ ambientato nelle atmosfere del 770 dopo Cristo e racconta la storia di Arechi II, che spera di diventare un giorno re di una sola grande Longobardia, comprendente la Longobardia maior ed il ducato di Benevento. E’ lo stato della Chiesa a dividere in due tronconi i possedimenti longobardi, ostacolandone l’unificazione. Carlo Magno chiamato dal papa, dopo aver conquistato la Longobardia maior, nel 787 scende al Sud per completare l’opera di eliminazione dei Longobardi. Arechi II, subito invia al cospetto del re Carlo, alcuni ambasciatori e i suoi stessi figli come ostaggi. Carlo Magno accetta la sottomissione, gli lascia il ducato e torna in Francia. Il principe capisce di essere più sicuro a Salerno e la fortifica. Ancora oggi di quelle fortificazioni resta il castello. Arechi II fa edificare la città di forma rettangolare, con poche strade che calano dal monte e altre parallele alla costa. Sul mare colloca la sua reggia, alla quale è annessa anche la cappella palatina che prenderà il nome di San Pietro a Corte. Nel 787 morirà nella sua reggia, dopo aver sofferto la perdita del primogenito Romualdo”.
Soddisfatto il professor Rocco Risolia, che, con le iniziative organizzate con la sua associazione lucana cerca di coltivare la cultura e la memoria e di mantenere saldo il legame dei soci con le proprie radici, esaltando i valori della terra lucana.” Ci proponiamo di organizzare altri incontri culturali dedicati al professor Pastore che ci farà conoscere le altre sue video – liriche, le sue favole e novelle che inducono ad una riflessione profonda e all’estasi”.